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Piazza dei Navigatori: opere pubbliche tra sorteggio e partecipazione online

Il sistema di partecipazione online varato dal Campidoglio scontenta le opposizioni: in ballo opere pubbliche per 17 milioni di euro

Tratto da Urlo n.157 Maggio 2018

PIAZZA DEI NAVIGATORI – Lo avevamo già annunciato a fine marzo, ma ora con l’incontro organizzato dalla Sindaca Raggi e dagli Assessori Montuori e Marzano il 9 maggio scorso, la “partecipazione digitale” su piazza dei Navigatori sembra essere divenuta realtà. Tra l’altro la questione urbanistica è tra le più complesse sul territorio capitolino: il 21 marzo scorso si è arrivati all’approvazione, da parte dell’Assemblea Capitolina, del rinnovo della Convenzione Urbanistica e al via libera contestuale alla costruzione del famoso terzo palazzo su Piazza dei Navigatori, che porta con sé circa 17 milioni di euro di oneri concessori. La vicenda ha origine nel 1996, mentre veniva poi formalizzata nel 2004. Nel tempo le opere pubbliche previste dalla vecchia convenzione non vedevano luce, mentre i palazzi venivano pian piano costruiti. “È un progetto che ha seguito un percorso molto lungo – ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica Montuori – crediamo di averlo abbracciato con serietà, credendo che questa fosse la soluzione migliore per non aprire nuove ferite sul territorio e non andare incontro a contenziosi”. Con la firma della nuova convenzione decisa dal Comune arrivano anche circa 17 milioni di euro (di oneri concessori) derivanti dalla costruzione del terzo palazzo, che ora faranno parte della ‘partecipazione digitale’ immaginata dal Campidoglio.

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IL SISTEMA DI PARTECIPAZIONE – Il sistema, c’è da dirlo, non è ancora stato chiarito in tutti i suoi aspetti tecnici, ma in poche ore ha catalizzato le critiche delle opposizioni e di tanta parte delle associazioni e dei comitati impegnati da anni su questa vertenza. “Abbiamo modificato lo Statuto e attivato i regolamenti per disciplinare gli istituti di partecipazione diretta – ha riferito la prima cittadina – Dopo il primo test sul Pums – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ndr – abbiamo deciso di alzare l’asticella: per piazza dei Navigatori i cittadini potranno proporre le loro idee ma saranno anche informati sul costo”. Quello che si intende fare è sperimentare le dinamiche del bilancio partecipato, partendo da una porzione di territorio circoscritta. Prima dell’estate sul sito del Comune verrà resa disponibile una pagina dove i cittadini del Municipio VIII potranno presentare le loro idee per utilizzare i circa 17milioni di euro ricavati dal rinnovo della convenzione. Successivamente questi spunti verranno selezionati in base al numero di approvazioni che hanno ricevuto dagli altri cittadini, scartando tutti quelli che ne avranno meno di 50. “La consultazione durerà due mesi – ha spiegato l’Assessore Marzano – e l’amministrazione farà poi una valutazione tecnica e finanziaria delle proposte avanzate dai cittadini per scegliere quelle migliori”. Ma a generare parecchio malcontento sul territorio è la seconda parte del progetto. Infatti contestualmente alla consultazione online si attiverà un focus group formato da 50 cittadini estratti a sorte su un campione rappresentativo, al quale verrà affidato il compito di presentare proposte al pari di quelle avanzate nella consultazione online. Elemento centrale e vero pomo della discordia è il metodo con cui questo campione verrà selezionato. I criteri infatti non sono ancora stati resi noti. Il Consigliere del M5S Angelo Sturni, già autore dell’ordine del giorno che ha introdotto questo sistema per piazza dei Navigatori, ha commentato su Facebook la decisione della Giunta: “Il bilancio partecipativo sarà applicato a tutta Roma Capitale dal 2019, con un regolamento che prevedrà anche il coinvolgimento di tutti e quindici i Municipi. Con piazza dei Navigatori cominceremo a sperimentare questi nuovi strumenti per mettere al centro i cittadini nelle decisioni che riguardano la loro vita. I cittadini potranno scegliere come spendere i loro soldi sulla base di linee guida che sono state individuate nell’ambito del programma istituzionale. All’esito di questo processo partecipativo, che coinvolgerà oltre 100.000 cittadini – conclude il Consigliere pentastellato – si voteranno online sul portale di Roma Capitale le opere pubbliche che verranno finanziate”.

CRITICHE AL SISTEMA – Quello presentato dal Campidoglio è un sistema che ha infastidito non poco le opposizioni. La Consigliera capitolina del Pd, Valeria Baglio, ha parlato di “Lotteria dell’Ottavo”, criticando aspramente l’uscita del Comune: “Due anni per rinnovare la convenzione per piazza dei Navigatori. E ora sappiamo che l’annunciata partecipazione dei cittadini sarà solo online e a sorteggio. La ‘Lotteria dell’Ottavo’ – ha proseguito Baglio – È l’ennesima presa in giro per i residenti e una trovata spot da campagna elettorale. Si svilisce il coinvolgimento diretto. Significa prendere in giro tutti e rinunciare a priori al contributo di idee e di innovazione dal basso”. Per il candidato alla Presidenza del Municipio VIII per la coalizione di centro sinistra, Amedeo Ciaccheri, si tratterebbe invece di “un’idea ridicola di democrazia che va bene per un concorso a premi ma non per una città come Roma fatta di cittadinanza attiva, storie e bisogni”. Il tutto secondo Ciaccheri “a scapito della democrazia diretta, delle competenze, della partecipazione e del ruolo dell’istituzione locale completamente estromessa”.

ASCOLTARE TUTTI – Il M5S locale ha invece salutato con favore questo sistema di partecipazione che, spiegano, è già stato testato in altre occasioni, rispedendo al mittente le critiche delle opposizioni. Il Consigliere comunale Sturni ha sottolineato che non si intende escludere nessuno, e che “abbiamo invece presentato due modalità, una legata alla presentazione online e una al focus group, utilizzata in altri luoghi e che noi sperimenteremo a Roma per la prima volta. Normalmente i processi partecipativi vengono svolti in luoghi che non possono accogliere molte persone, e inoltre, spesso, vi partecipano sempre le stesse realtà. Quello che vogliamo fare è assicurare ai cittadini il diritto alla partecipazione democratica elettronica”. In merito alle critiche sulla difficoltà di accesso alle votazioni digitali, Angelo Sturni ha ricordato la presenza dei Punti Roma Facile “pensati e istituiti dalla nostra Amministrazione proprio per ridurre il gap digitale”. Purtroppo al momento non ci sono informazioni precise sulla definizione del “campione rappresentativo di cittadini”, che ha sollevato non poche polemiche: “In breve tempo – assicura il Consigliere del M5S – ci saranno ulteriori dettagli per spiegare alla cittadinanza come si intenderà procedere”.

Leonardo Mancini