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Raccolta differenziata: anche nel Municipio VIII arriva il nuovo sistema

amaroma

Porta a porta condominiale per il 20% del territorio mentre il restante sarà servito dalla stradale in cinque frazioni

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ARRIVA LA DIFFERENZIATA – Anche per il Municipio VIII è arrivo il momento di rivedere il sistema di raccolta differenziata. Seguendo l’esempio degli altri territori nelle prossime settimane i cittadini riceveranno una lettera firmata dall’Assessore Capitolino Estella Marino e dal Presidente del Municipio, Andrea Catarci, che spiegherà il nuovo sistema. “Differenziare è ormai una necessità dato che finalmente non esiste più Malagrotta, un buco senza limiti in cui finiva l’indifferenziato – ha spiegato Catarci – Al momento stiamo coinvolgendo delle realtà importanti come i Presidenti dei Centri Anziani o i Parroci, ai quali chiediamo aiuto nella condivisione degli obiettivi”. 

LE ZONE SERVITE DAL NUOVO SISTEMA – A partire dal 22 settembre saranno gli operatori dell’Ama a consegnare ad ogni utente un contenitore per l’umido, delle buste rigide per la raccolta, una brochure esplicativa e una fornitura per sei mesi di sacchetti compostabili. Per i cittadini che saranno serviti dal porta a porta sarà anche distribuito un calendario dei giorni di ritiro delle varie frazioni. Il 20% circa del territorio sarà coperto dal porta a porta, parliamo di tutta Roma 70, il Sogno, Rinnovamento e Cava Pace. Per il restante 80% il sistema sarà ancora una volta stradale, seppur in cinque frazioni. “Purtroppo avremo poco porta a porta – aggiunge Catarci – Fortunatamente è proprio nei quartieri che solitamente lamentano una minore attenzione che si andrà ad attuare il sistema più oneroso per l’Amministrazione”. Queste percentuali, come spiega l’Assessore all’Ambiente, Emiliano Antonetti, sono frutto di “uno studio sulle varie zone del Municipio. Si è guardato alla densità abitativa e alle caratteristiche dei quartieri. Subentra poi un terzo fattore – aggiunge – cioè cercare di investire intere zone con lo stesso sistema”. L’esempio più chiaro sono i lotti della Garbatella che, per densità e struttura si presterebbero agevolmente alla raccolta porta a porta: “Purtroppo dovendo lasciare i cassonetti stradali sulle zone adiacenti – come Circonvallazione Ostiense – si vanificherebbe il piano, costituendo un sistema duale con i costi del porta a porta ma senza i suoi benefici”. 

LA COMUNICAZIONE AI CITTADINI – Uno dei rischi da evitare per una transizione fluida dal vecchio al nuovo sistema, è quello di informare parzialmente la popolazione. “Ci stiamo preparando al passaggio – ha spiegato l’Assessore – È stato fatto tesoro dei problemi avuti negli altri municipi, per questo soprattutto nelle prime fasi ci sarà una maggiore attenzione nei dettagli”. Per i territori che saranno serviti dal porta a porta condominiale una delle criticità da affrontare sarà l’individuazione di zone accessibili nei condomini dove posizionare i cassonetti. Una decisione che gli operatori dell’Ama prenderanno assieme agli amministratori degli stabili. L’Assessore Antonetti conta anche di mettere a frutto la comunicazione indiretta che i cittadini hanno avuto dagli organi di stampa e dai residenti nei municipi dove il nuovo sistema è già stato avviato: “Sarà più facile far entrare la differenziata tra le abitudini dei cittadini. Prima solo tre cittadini su dieci differenziavano, il nostro compito è quello di sensibilizzare i restanti sette”. Gli operatori di Ama assieme al Municipio hanno già avviato i primi incontri, in attesa di organizzare delle assemblee pubbliche dopo la consegna dei Kit: “Questa fase di comunicazione durerà fino al 22 di novembre – ha aggiunto Antonetti – Poi il Municipio organizzerà nuovi incontri”. Inoltre verranno aperti dei punti informativi presidiati dai comunicatori dell’Ama nelle sedi del Municipio in via Benedetto Croce, a Sette Chiese e in via dei Lincei, oltre che nei marcati del territorio. “Rispetto ai primi Municipi – spiega l’Assessora Capitolina all’Ambiente, Estella Marino – c’è più comunicazione e formazione, quindi tutti i problemi di disagio dei cittadini che non sapevano cosa stava arrivando li supereremo facilmente. Sicuramente ci sarà un primo periodo di assestamento come in ogni altra città, perché all’inizio c’è qualcuno restio che dà vita alla migrazione dei rifiuti e all’abbandono”. 

LE PRIME CRITICHE – Critica sulla porzione di cittadinanza che sarà servita dal porta a porta è la Consigliera del M5S Valentina Vivarelli: “Queste percentuali non ci soddisfano anche se sappiamo che è un inizio. Purtroppo se i cittadini si abitueranno ai cassonetti sarà difficile farli tornare indietro. Sfortunatamente le politiche del Paese puntano in basso – seguita – Dovremmo puntare alla progettazione dei nuovi edifici con spazi adeguati alla differenziata, oppure introdurre il vuoto a rendere andando ad incidere sul packaging dei prodotti”. Altre critiche sono state mosse alla Presidenza del Municipio e all’Assessorato sulla gestione di questa transizione. In particolare è il Capogruppo di Fi, Simone Foglio, ad aver parlato di comunicazione tardiva con la cittadinanza: “Considerando le difficoltà nei municipi in cui è stato avviato il sistema apprezziamo l’impegno di Ama sulla campagna di comunicazione. C’è però da rilevare che il Municipio VIII, quello della ‘partecipazione’, non ha ancora sensibilizzato i cittadini, né li ha informati sulla situazione. Non credo che organizzare qualche assemblea sarebbe stato difficile”. 

IL FENOMENO DEL ROVISTAGGIO – Il Consigliere Foglio ha anche espresso preoccupazione per un possibile incremento del rovistaggio, soprattutto nelle zone servite dalla raccolta stradale: “Con una percentuale così alta di cassonetti e con la maggior parte del vicino Municipio IX servito dal porta a porta, visto il lassismo che la maggioranza ha dimostrato nei confronti di rovistatori, mercati e insediamenti abusivi, possiamo solo immaginare con quale facilità i quartieri tra Ostiense e Tor Marancia si trasformeranno in un ‘paradiso del cassonetto’. Noi – conclude Foglio – siamo pronti affrontare con serietà i problemi che si riscontreranno, accogliendo le segnalazioni dei cittadini”. In risposta a questa preoccupazione l’Assessore Antonetti spiega che il rovistaggio è “un fenomeno che gli enti municipali subiscono senza gli strumenti per combattere. Nei cassonetti vengono ricercati soprattutto i metalli e il problema si potrebbe risolvere andando ad incidere sui centri che ne raccolgono il ricavato”. Per il Presidente Catarci dalla differenziata passano anche i fattori che potrebbero portare ad una vera rinascita della città: “Si contrasteranno alcuni comportamenti come l’abbandono di ingombrati da parte di privati o derivanti da smaltimenti illegali di attività economiche. Il rovistaggio infatti – seguita – è solo l’ultimo anello di questa catena, da tempo abbiamo chiesto ad Ama più agenti accertatori, che sanzionino i comportamenti illeciti”. Da considerare in questo senso anche le tipologie di rifiuti ricercati: piccoli e grandi elettrodomestici, materiali risultanti dalle ristrutturazioni e fili elettrici. Tutti oggetti che, già ora, non potrebbero essere conferiti nei cassonetti oppure abbandonati agli angoli della strada. Con più attenzione da parte dei cittadini, qualche piccolo sacrificio per recarsi alle isole ecologiche oppure l’utilizzo del servizio gratuito di ritiro dei materiali ingombranti dell’Ama, il fenomeno diminuirebbe. “Il rovistaggio al di là del porta a porta è un problema che sta caratterizzando tantissime zone di Roma – seguita l’Assessora Marino – stiamo lavorando in con il Gabinetto del Sindaco cercando di affrontare il fenomeno da un punto di vista sociale. Il mio Assessorato – conclude – stiamo cercando di riportare tutte le filiere dentro i canali legali”. 

Leonardo Mancini