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Rifiuti in strada, il Municipio VIII pensa all’esposto per attentato alla salute pubblica

La situazione della raccolta è ancora a livelli critici. Il clima caldo e lo sciopero annunciato fanno pensare al peggio

MUNICIPIO VIII – Questa mattina, viste le molte segnalazioni sullo stato in cui versano le strade di alcune zone del Municipio VIII, il Presidente Amedeo Ciaccheri, accompagnato dal nucleo Tutela Ambiente dell’VIII Gruppo di Polizia Locale, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato del ritiro. Già nella giornata di ieri il minisindaco aveva sottolineato come i vertici dell’Ama avessero disatteso l’impegno perso nella giornata di venerdì 6 luglio, quando avevano assicurato il ritorno alla normalità nel ritiro nell’arco di 48 ore.

I RIFIUTI IN STRADA – Purtroppo a quattro giorni da quell’incontro la situazione sembra non essere ancora rientrata: “Da Piazza Caduti della Montagnola a via Costantino, cumuli di rifiuti crescono ormai da giorni contribuendo a miasmi e al proliferare di topi. A via Padre Semeria, la stessa situazione – ha dichiarato Amedeo Ciaccheri – Anche se in molti luoghi del territorio la condizione è stata riportata alla normalità, grazie al prezioso lavoro degli operatori, la soluzione è ancora troppo lontana”.

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GIORNI DRAMMATICI – Inoltre l’aumento delle temperature non fa che peggiorare la situazione dei cassonetti stracolmi e dei cumuli di rifiuti che invadono i marciapiedi: “Occorre un impegno generalizzato della Municipalizzata, a partire dai suoi vertici, per un programma che elimini in modo repentino la drammaticità di questi giorni. Oggi, il territorio del Municipio VIII è in una crisi sanitaria di cui non si aveva memoria – prosegue Ciaccheri – Abbiamo bisogno di risposte a breve per una soluzione che eviti ulteriori precipitazioni nelle prossime settimane visto anche l’avvicinarsi della data dello sciopero del 14 luglio, annunciato da tempo e certamente noto ad amministrazione capitolina e Ama”.

VERSO L’ESPOSTO – Quello che secondo il minisindaco si sta configurando è un serio problema di salute pubblica, certamente aggravato dal clima caldo di questi ultimi giorni: Se le condizioni della raccolta non miglioreranno nel giro del più breve tempo possibile – conclude Ciaccheri – come Istituzione di prossimità e a tutela della salute e sicurezza dei nostri concittadini, in assenza di risposte concrete, procederemo alla presentazione di un esposto per attentato alla salute pubblica”.

LeMa