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RIPRENDONO LE CONTESTAZIONI SULL’IPAB SAN MICHELE

Nuovi elementi sulle problematiche relative all’Istituto.
In relazione alla nostra inchiesta sull’Ipab San Michele, siamo stati contattati del Prof. Nico, ex Medico Responsabile della Residenza Sanitaria Assistenziale, per alcune precisazioni.
“È stato affermato – spiega il Prof. Nico – che le contestazioni alla nomina del Medico Responsabile sono state fatte facendo riferimento ad una vecchia norma ormai superata: allora perché nel bando di concorso, che si è concluso con la vittoria del dott. Grotti, si fa riferimento proprio a quella vecchia norma per definire i criteri indispensabili per essere ammessi al concorso stesso? Va comunque fatto notare che la norma in questione è stata ribadita nella delibera Regionale n° 424 del 14 – 07 – 2006, l’ultima a quanto sembra che si è pronunciata sull’argomento”.

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La contestazione a cui si riferisce il Prof. Nico è una nota da parte del Dipartimento Sociale della Regione Lazio in cui si sottolinea che “il regolamento regionale n 1/94 – Personale – art 10 punto a) contempla che le RSA devono essere in possesso del seguente personale: medico specialista […] “geriatra, psichiatra, fisiatra o altra specializzazione” […] A tale proposito, mentre si rileva che la specializzazione in Audiologia non risulta affine o equipollente  con le specializzazioni richieste nell’ambito della struttura socio – sanitaria di che trattasi, si rammenta che il R.R. n 1/94 – art 17 – Obblighi del titolare dell’autorizzazione – dispone che eventuali variazioni della titolarità dell’RSA […] degli operatori responsabili devono essere comunicate alla Regione Lazio – Assessorato Sanità – e all’organo di gestione competente e successivamente autorizzate. Alla luce di quanto supposto, la Scrivente Direzione non può ritenere accettabili i requisiti posseduti dal Dott. Vincenzo Grotti in quanto non attinenti alla normativa regionale che disciplina la dotazione organica del personale operante nelle RSA”. Come già pubblicato nel n° 65 di Urlo.
“È interessante osservare – continua Nico – che nell’istituire il progetto di un centro specializzato per i malati di Alzheimer non si è tenuto conto che il sottoscritto è ritenuto uno dei maggiori esperti di questa patologia al punto che l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, quando diede inizio al Protocollo Terapeutico per i malati di Alzheimer mi affidò due Unità Valutative, unico caso in tutto il Lazio”.
Non è stato possibile ottenere una dichiarazione da parte dell’Ipab vista la recentissima nomina del nuovo Commissario, ma per quanto ci è dato sapere, la situazione resta invariata, cioè l’Istituto è in attesa di comunicazioni da parte della Regione Lazio.

Andrea Falaschi
Urloweb.com