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Roma 70: termosifoni spenti al Nido Armonia

La struttura resta chiusa in attesa degli interventi. Pd Municipio VIII: “Pare che la struttura aspetti ancora l'apertura del contatore del gas”

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ROMA 70 – Domani e probabilmente anche per i prossimi giorni, il Nido Armonia nel quartiere Roma 70 resterà chiuso. Il motivo è presto detto: i termosifoni sono spenti. A rendere noto quanto sta accadendo nella struttura sono gli ex consiglieri municipali del Pd Antonella Melito, Luca Gasperini, Roberto Falasca e Alessio Catoni: “Non solo sono giorni che i bambini, tra i 6 mesi e i 3 anni, sono costretti a stare senza i termosifoni accesi, ma pare che la struttura aspetti ancora l’apertura del contatore del gas per i termosifoni”.

LA VICENDA – La struttura scolastica è rientrata quest’anno tra quelle disponibili sul territorio, dopo alcuni anni di chiusura e dei lunghi e travagliati lavori di ristrutturazione. Già nel luglio del 2014 era stata bandita una gara per la ristrutturazione, ma purtroppo allora i tempi si allungarono. Così nel febbraio del 2015 l’allora assessora alla scuola, Paola Angelucci, annunciò la predisposizione di 500mila euro da parte della Regione, e che i lavori sarebbero terminati nell’aprile del 2016. Purtroppo anche in questo caso si tardò e lo stanziamento dei fondi si risolse soltanto durante la passata amministrazione. La palla è quindi passata al M5s che a pochi giorni dalle dimissioni dell’ex minisindaco Pace ha dato notizia dell’effettiva apertura del Nido per questo anno scolastico.

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AGIRE PER LA RIAPERTURA – Purtroppo con il passaggio di consegne e con il Municipio VIII commissariato per l’assenza della componente politica, qualcosa non deve aver funzionato e le aule del Nido Armonia rischiano di restare al freddo: “Chiediamo al Comune di Roma e al commissario dell’VIII Municipio un intervento immediato per permettere alle famiglie di poter tornare ad usufruire di questo fondamentale servizio interrotto – seguitano i consiglieri del Pd – Sulla salute dei bambini non si scherza; siamo al fianco dei genitori e ci muoveremo in tutte le sedi opportune per scongiurare questa vergogna”.

LeMa