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San Paolo: il Retake della concordia

Primo evento di pulizia dell’anno alla Metro San Paolo: decine gli attivisti impegnati

SAN PAOLO – Sabato 4 Gennaio c’è stato l’atteso primo Retake del 2020. Nonostante la polemica su una paventata cancellazione dei murales che l’evento aveva portato con sé, tutto è avvenuto, come era prevedibile, in maniera civile. L’appuntamento era alle ore 9 davanti alla stazione della metro Basilica San Paolo, dove si sono ritrovati, tra una pizzetta ed un caffè, volontari di vari dislocamenti territoriali di Retake Roma, ma anche scout o semplici cittadini. Ad aspettarli anche alcuni esponenti della Rete Antifascista di Roma Sud. Il loro intento era quello di evitare la ‘riqualificazione indiscriminata’ dei murales dedicati a tre ragazzi morti. I disegni, simbolo della memoria collettiva, sono stati rispettati e sono ancora lì a ricordare Renato Biagetti, Vittorio Arrigoni e Lorenzo Orsetti. Il dialogo, come già affermato, è avvenuto in un clima disteso e nonostante qualche momento animato dovuto al confronto sul valore morale dei murales stessi, tutto si è concluso mettendo ciclamini insieme. Si è anche accennato alla realizzazione di un murales in onore di Cristiano Carichino, il ragazzo disabile da poco scomparso, tanto impegnato sul territorio, a cui era stata dedicata proprio questa giornata.

LA RIQUALIFICAZIONE DELLA STAZIONE

Bambini, genitori, ragazzi, romani e stranieri, hanno così contribuito alla rimozione di manifesti, volantini ed adesivi da pali e secchioni circostanti la stazione, alla riverniciatura di muri e colonne interne ed esterne. Il blu e il giallo, tipici della stazione metro San Paolo, sono tornati alla loro tonalità d’origine. Tra una risata e l’altra, sono stati piantati, nelle aiuole di fronte alla metro, anche piccoli alberelli e fiori ornamentali. Purtroppo però c’è da annotare un’unica nota negativa: la lodevole pulizia della stazione è stata macchiata infatti da alcune scritte che sono ricomparse sui muri appena il giorno successivo.

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I FONDI BLOCCATI

A parte questa piccola parentesi, che non ha comunque scalfito la portata dell’esperienza, la giornata è stata importante anche per sensibilizzare i cittadini e l’amministrazione riguardo i fondi bloccati nell’ambito del Processo Partecipativo del Comune di Roma. La riqualificazione della zona infatti è inserita in due progetti, vinti grazie ai voti dei cittadini romani e che hanno ottenuto uno stanziamento di 315 mila euro per la messa in sicurezza della stazione metro Basilica San Paolo. I fondi dovevano essere erogati già da tempo: 150 mila euro nel 2018 e altri 165 mila euro nel 2019. Questi però sono rimasti bloccati dalle rugginosità della macchina burocratica e amministrativa. I volontari di Retake Roma hanno quindi chiesto, sfruttando questo giorno di partecipazione, l’immediato sblocco dei fondi comunali e il rispetto dell’impegno preso con i residenti che da tempo reclamano più attenzione per il più importante snodo metro-ferroviario di Roma Sud.

Giancarlo Pini