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Santa Lucia: ancora proteste per le promesse disattese

Ancora proteste per dipendenti e pazienti dell’Istituto Santa Lucia.


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Non c’è pace per l’Istituto di cura di via Ardeatina che, nonostante le aspettative e le promesse della governatrice del Lazio, ha visto ancora continuare le proteste dei lavoratori, utenti, pazienti della struttura che hanno indetto alcune manifestazioni sotto la sede della Regione. Questo a causa del mancato rispetto dell’accordo del 7 aprile scorso, nel quale la Presidente Polverini si impegnava a corrispondere alla struttura 4 milioni e 200 mila euro per le prestazioni del 2010 e a rivedere l’importo degli acconti mensili dello stesso anno, oltre che a convertire 55 posti per la riabilitazione infantile al regime non residenziale. La situazione della struttura, interessata dai tagli per il piano di rientro indetto dalla Giunta regionale, si sta facendo di giorno in giorno più preoccupante e anche la Fondazione ha scelto di protestare contro l’inattuazione del verbale siglato con i sindacati l’aprile scorso: “Ad oggi ancora non ci è stato corrisposto nulla di quanto previsto e la struttura comincia a patire la situazione, nonostante finora siamo riusciti a mantenere i nostri standard” dichiarano dalla Fondazione. Il recente interessamento di altri soggetti politici alla situazione della struttura è stato interpretato da molti come un cauto segnale positivo che avrebbe a breve portato verso una soluzione, ma così ancora non è stato: “Abbiamo ricevuto anche la visita da parte del Presidente della Commissione Sanità del Campidoglio Fernando Aiuti e del Presidente dell’Ordine dei Medici Mario Falconi, che hanno entrambi espresso interessamento e parere concorde nel voler difendere questa immensa risorsa, tra le migliori come polo assistenziale, di ricerca, di formazione e di occupazione – dichiarano dal S. Lucia. È necessario fare chiarezza su che tipo di prestazioni la Regione voglia che noi eroghiamo, oppure continuare a consentirci di fornire prestazioni di alto livello specialistico come facciamo, rispettando gli impegni presi. Roma non può perdere una struttura come il Santa Lucia che è anche polo di prestigio sportivo, come ci ricordano gli ottimi e recenti risultati della nostra squadra di basket in carrozzina, campione d’Italia e reduce da ottime prestazioni nelle prime due gare del derby tricolore contro l’Elecom Lottomatica”. Il Presidente del Municipio XI Andrea Catarci, condividendo le preoccupazioni per le sorti dell’istituto ha dichiarato: “È passato un mese e mezzo dall’accordo e da allora nulla di tutto ciò è stato avviato, a conferma del completo disinteresse di quella Giunta Polverini che sigla gli accordi per lasciarli chiusi nei cassetti. Il Santa Lucia è riconosciuta universalmente come eccellenza nel campo della riabilitazione motoria, in cui si svolge anche un’intensa attività di ricerca a carattere scientifico. Dopo aver indossato la famigerata maglietta con la scritta ‘salviamo il Santa Lucia’ – conclude Catarci – oggi la Presidente Polverini svela definitivamente quali siano le sue reali intenzioni, voltando la faccia a pazienti, operatori, associazioni, sindacati e istituzioni, dimenticando gli impegni assunti e proseguendo in quel distruttivo lavoro di presunta razionalizzazione del sistema sanitario”. Simone Foglio Capogruppo Pdl al Municipio XI, anche lui concorde sulla funzionalità della struttura, ha però rassicurato: “C’è sempre stato da parte nostra un atteggiamento di grande attenzione perché rappresenta un’eccellenza nel nostro territorio che va per questo tutelata, la Presidente Polverini ha trovato una situazione deficitaria relativa al bilancio regionale che l’ha portata ad avere la massima attenzione verso quelle che sono le spese importanti che riguardano la sanità della nostra regione, che purtroppo hanno generato dei tagli che hanno interessato anche la Fondazione. Il nostro gruppo – continua Foglio – su questo tema ha intenzione di mantenere alta l’attenzione e l’impegno, per questo, se necessarie, faremo tutte le pressioni dovute nei confronti della Polverini affinché si sblocchi immediatamente la situazione e sia raggiunto un accordo che risolva la questione e permetta al Santa Lucia di vedersi corrisposti i fondi promessi, necessari per continuare a mantenere alto il livello della struttura per i pazienti, conservando i posti di lavoro dei dipendenti”. Ottimista circa l’intervento risolutivo della governatrice del Lazio, è Marco Siclari Vicepresidente della Commissione speciale Politiche Sanitarie di Roma Capitale, che a seguito della visita ha commentato: “Abbiamo constatato l’eccellenza di questa struttura che è un orgoglio per Roma e sono sicuro che la Polverini si impegnerà per garantire maggiore stabilità ai circa 2000 dipendenti dell’ospedale che si sono contraddistinti per la loro professionalità e terrà conto dei bisogni dei cittadini che hanno sempre apprezzato i servizi offerti dal S. Lucia”. Ma c’è invece chi come Giulia Rodano, Consigliere regionale Idv e Vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio, si interroga ancora sul futuro dell’Istituto e non crede alle promesse della Giunta regionale: “Per la Polverini ormai la sanità è merce di scambio per la sua campagna elettorale”, arrivando a dichiarare a ridosso delle ultime elezioni: “All’ultimo giorno utile prima di un voto cruciale per il futuro del centrodestra laziale, la governatrice sfrutta la sua nuova sanatoria sull’accreditamento e annuncia l’accordo col San Raffaele e il riconoscimento a IRCSS di una struttura di una delle città interessate dal voto, c’è però da chiedersi come debbano comportarsi tutti gli altri operatori della sanità privata che hanno una vertenza con la Regione e non sono stati coinvolti dai condoni della Polverini, e quale sia la programmazione sanitaria di questa maggioranza”. Non resta che augurarsi che la Giunta regionale prenda al più presto provvedimenti per ripristinare la situazione di normalità al Santa Lucia, una delle migliori e funzionali strutture della nostra città che di certo deve continuare a rappresentare l’eccellenza anche nella nostra regione.

Michela Romoli