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Sgomberato questa mattina il Casale di via Grottaperfetta

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La struttura da mesi al centro di animati scontri, è stata riconsegnata dai volontari della Comunità Giovanile

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LO SGOMBERO – Questa mattina in maniera del tutto pacifica, ci fanno sapere gli attivisti dell’Associazione Comunità Giovanile, è stato sgomberato dalle forze dell’ordine il casale di via Grotta Perfetta 610. Il provvedimento era nell’aria, infatti il 9 giugno scorso era scaduta la determina di sgombero notificata alla Comunità l’8 maggio. “Riteniamo che le operazioni di sgombero siano state portate avanti con un eccessivo dispiegamento di forze armate, dal momento che non è possibile considerare i volontari della Comunità Giovanile come un pericolo per il quartiere, in quanto – prosegue la nota della Comunità –  non solo il Casale è rimasto fino ad oggi uno spazio totalmente aperto al territorio e fruibile da parte di tutti i cittadini, e non sapremo se in futuro sarà ancora così, ma anche perché ogni attività svolta all’interno dello stabile non ha mai avuto alcuno scopo di lucro, ma solo l’interesse di offrire un servizio utile alla cittadinanza, a costo zero, riuscendo a sfruttare e a far sfruttare al massimo tutte le potenzialità che questo spazio mette a disposizione”.

LE RICHIESTE DEI VOLONTARI – portate avanti da prima della scadenza della loro Convenzione, sembra non essere state affatto ascoltate dall’Amministrazione Capitolina: “Con lo sgombero di oggi, invece, viene totalmente ignorato tutto questo e vengono messi in secondo piano i risultati ottenuti in questi tre anni di attività, ma vengono anche disattese molte altre richieste: quella di poter proseguire gratuitamente le attività e di poter svolgere i servizi senza alcun costo a carico dell’amministrazione; quella di considerare la possibilità di condividere gli spazi con altre associazioni, preferibilmente del territorio”. Non ci stanno i volontari e attaccano puntando il dito sulla scelta portata avanti dall’Amministrazione sul futuro del casale: “Tutto questo accade, per consentire l’ingresso, all’interno della struttura, di un servizio, SOS Donna h24, totalmente estraneo alle dinamiche e alle esigenze del territorio, e che ha inspiegabilmente ricevuto dall’attuale amministrazione capitolina un trattamento di favore. Il servizio, infatti – seguita la nota – non solo ha ricevuto dei finanziamenti pubblici, ma ha ottenuto un’ulteriore proroga di 3 mesi, a bando scaduto, che si aggiungono ai 18 già rinnovati al termine dei primi 18 mesi”.

IL DIBATTITO SUL CASALE – Nelle scorse settimane il dibattito sul futuro del casale aveva assunto toni forti. Con un vivace botta e risposta tra la Presidenza del Municipio VIII, che accusava gli attivisti rimasti all’interno di occupare la struttura, e il centrodestra municipale schierato a difesa del lavoro svolto nel casale. “Un fatto che riteniamo gravissimo, mentre a pochi metri da questa struttura restano indisturbate occupazioni, anche di interi palazzi, che vanno avanti da anni, il sindaco Marino decide di chiudere la Comunità Giovanile per trasferire un’associazione ‘amica’ che già eroga le sue attività in un altro municipio – dichiara oggi Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Campidoglio – Solo poco tempo fa, durante la seduta della commissione trasparenza – aggiunge – ho sottolineato che il ruolo delle istituzioni è quello di dare risposte coerenti alle esigenze dei cittadini, pertanto chiudere questo centro lasciando l’Ardeatino privo di spazi dedicati ai ragazzi e alle famiglie, significa che esiste un cortocircuito istituzionale le cui vittime sono i residenti.

UNA GESTIONE CASO PER CASO – Par il Portavoce della Costituente Romana Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Andrea De Priamo, il punto da sottolineare è la gestione delle diverse realtà da parte dell’Amministrazione Capitolina: “Oggi l’Amministrazione Marino ha dimostrato per l’ennesima volta di trattare con due pesi e due misure le diverse realtà che si occupano di fare attività in ambito sociale e culturale. Si trattano come fossero un pericolo per il quartiere dei volontari che in questi anni hanno dato vita al più grande esperimento, l’unico in tutta Roma, di Comunità Giovanile, volta a portare avanti attività di prevenzione e promozione di stili di vita sani come alternativa al disagio e alle droghe”.

L’INTERVENTO DELL’OPPOSIZIONE MUNICIPALE – È ancora una volta il centrodestra municipale a prendere le difese della Comunità Giovanile, con Glauco Rosati Capogruppo Fdi e Fabio Roscani portavoce municipale della costituente, che puntano il dito sulle molte occupazioni presenti sul territorio dell’VIII Municipio: “Nel Municipio che detiene il record del maggior numero di occupazioni su tutto il territorio romano, il Comune decide di dispiegare uno spropositato numero di Forze dell’Ordine per smantellare l’unica realtà associativa che è riuscita, in questi anni, a diventare un punto di riferimento essenziale in un quartiere residenziale come quello dell’Ardeatino-Grotta Perfetta, che necessità di spazi come quello gestito dalla Comunità Giovanile, e lo dimostra anche la vicinanza del territorio – seguitano – i cittadini si sono adoperati per raccogliere oltre 1.500 firme in calce ad una petizione con la quale si chiede che i volontari della Comunità portino avanti le loro attività, con successo, come è stato fatto fino ad oggi”.

LE FIRME DEI CITTADINI – Alcuni residenti e comitati in questi ultimi mesi si sono avvicinati alla vicenda della Comunità Giovanile, promuovendo la raccolta firme citata da Rosati e Roscani. Tra questi il Comitato Primo Carnera, che questa mattina in una nota ha parlato di ‘Giornata nera per i cittadini del Municipio VIII’: “La cittadinanza era ormai da un paio di mesi impegnata nella raccolta di firme tesa alla richiesta di un bando pubblico per l’affidamento del sito ad Associazioni del Territorio sotto la supervisione di un oggi ‘fantomatico’ Municipio da tempo impegnato nel ruolo chiave di ‘semplice osservatore’ su una questione di primaria importanza per i cittadini di un quadrante che non può certo ambire alle pretese culturali della Garbatella fiore all’occhiello dell’VIII Municipio. La cittadinanza – conclude la nota del Comitato – che si stava da tempo mobilitando ha perso una battaglia. Adesso chiede, ancora più fortemente di prima, un Bando pubblico degno di questo nome ed una Commissione Esaminatrice dei progetti super partes”.

Leonardo Mancini