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Sgomberi ROM: Da Tor de Cenci all’ex Fiera di Roma

Dopo lo sgombero del Campo Nomadi di Tor de Cenci, oltre 150 persone sono state alloggiate all’interno dei locali dell’Ex Fiera di Roma in attesa di essere trasportati nel campo di Castel Romano. Quest’ultima struttura, già considerata in condizioni precarie e di sovrappopolazione dovrà, entro una settimana, ospitare anche questi ulteriori sfollati. “Tutto il clamore mediatico e l’entusiasmo di Sindaco e Pdl capitolino per l’azione a Tor de Cenci – dichiara il Presidente del Municipio XI, Andrea Catarci – si risolve nell’ammasso che peggiora tanto La Barbuta che Castel Romano, con forzosi passaggi intermedi”. Intanto i nomadi alloggiati nella ex Fiera hanno annunciato l’inizio dello sciopero della fame, denunciando contestualmente le condizioni in cui sono tenuti. Tra di loro molti bambini e adulti con necessità mediche specifiche, che non possono, come riferito “vivere di panini”.

Lo sgombero del campo di Tor de Cenci era stato annunciato e poi commentato come una grande vittoria dell’Amministrazione Capitolina e locale: “La chiusura del Campo nomadi Tor de Cenci – ha dichiarato in una nota il Presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Andrea De Priamo – a seguito della sentenza del Tar, conferma la validità del Piano Nomadi e l’impegno di questa Amministrazione volto a coniugare decoro e legalità. Ovviamente anche in questo caso ci sono dichiarazioni che non aggiungono nulla al dibattito. Anzi, appare paradossale accettare lezioni da chi, per anni, non è stato in grado di affrontare con concretezza, a parte il buonismo di comodo, questa tematica. Non è possibile tollerare realtà, come nel caso di Tor de Cenci, dove non sussistevano le più elementari condizioni igienico-sanitarie. Perciò si evitino polemiche strumentali e faziose”.

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Ma di tutt’altro avviso è il Presidente Catarci, che di fronte alle condizioni in cui sono alloggiati, seppur temporaneamente, i nomadi afferma: “Belviso e Alemanno dovrebbero rispondere di deportazione ,sequestro di persona e sperpero del denaro pubblico, altro che le loro vuote parole su sicurezza, politiche sociali e piano rom!”.

La situazione che potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni con il trasferimento degli sfollati presso il campo della Barbuta, è però considerata una gravissima mancanza di organizzazione e di sensibilità da parte dell’Amministrazione Capitolina: “150 rom, di cui 80 minori, sono stati trasferiti provvisoriamente dal campo di Tor de Cenci presso il centro di accoglienza dell’ex Fiera di Roma in pessime condizioni igienico sanitarie – dichiara Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra ecologia e libertà – A dimostrazione che l’operazione di sgombero è avvenuta, come è già accaduto in altri casi, senza che l’amministrazione si sia preoccupata di fornire una soluzione di alloggio dignitosa per tutte le famiglie rom. E’ evidente che la fretta di realizzare questo sgombero, all’indomani della sentenza del Tar del Lazio, è da imputare a ragioni propagandistiche ed elettorali – conclude Peciola – Ribadisco ancora una volta che il campo di Tor de Cenci, oltretutto, non andava sgomberato e distrutto, bastava riqualificarlo. Tor dè Cenci era uno dei villaggi attrezzati costruiti dalla precedente amministrazione, su cui sono stati spesi ingenti fondi pubblici. Questa giunta dimostra di non avere un progetto complessivo sulla questione rom. Il Piano nomadi va bloccato e ridiscusso insieme alle associazioni e agli stessi rom”.

 

Leonardo Mancini