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Sgombero in corso per l’edificio di via Castiglione

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L’occupazione era avvenuta il 7 aprile scorso durante lo Tsunami Tour dei movimenti di lotta per la casa

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SU VIA BALDASSARRE CASTIGLIONE – questa mattina l’aria era piana di petali rosa caduti dagli alberi e sospinti via dal vento. Seguendoli con lo sguardo però lo scenario che si palesa è il grosso schieramento di forze dell’ordine che, da questa mattina, hanno militarizzato l’intero quadrante a ridosso della sede del Municipio VIII. Il palazzo di via Castiglione in cui al momento è in corso lo sgombero, è stato occupato durante la giornata del 7 aprile in occasione del terzo Tsunami Tour dei Movimenti di lotta per la casa.

UN CENTINAIO DI AGENTI – in assetto anti sommossa fronteggiano da diverse ore un presidio di cittadini e militanti che manifestano contro lo sgombero dei circa 200 nuclei familiari che hanno occupato lo stabile di proprietà dell’Inarcassa vuoto da quattro anni e già teatro di una breve occupazione. A seguito della carica effettuata dalle forze dell’ordine ci sono stati alcuni feriti, si parla di una commozione e di una gamba fratturata, soccorsi dai paramedici e trasportati immediatamente in ospedale. Successivamente i manifestanti hanno formato una catena umana difronte allo schieramento delle Forze dell’ordine, chiedendo a gran voce di rientrare nello stabile occupato e di vedere rispettato il diritto all’abitare.

ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO – si sono asserragliati molti occupanti che, saliti sul tetto, hanno srotolato uno striscione in netta polemica nei confronti del Piano Casa proposto dal Governo: “Il nostro Piano Casa: occupare tutto”. In molti tra i manifestanti hanno lamentato la scarsa presenza delle istituzioni: “Abbiamo occupato il 7 aprile – ci dice una signora – nessuno è venuto a parlare con noi o a sentire quello che volevamo, poi questa mattina arrivano e ci portano via”. Altri parlano di tensioni sempre maggiori nella gestione dell’ordine pubblico, con una politica romana completamente all’oscuro delle azioni del Prefetto. In queste ore gli agenti stanno in ogni caso sgomberando il palazzo, identificando gli occupanti tra i quali sono presenti anche alcuni bambini.

DALLA POLITICA – poche risposte. Ci sarebbe dovuta essere una riunione sulla vicenda di Montagnola proprio questo pomeriggio, alla quale avrebbero dovuto partecipare Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio, Francesco D’Ausilio, capogruppo del Pd in Campidoglio, un rappresentante del Gabinetto del Sindaco di Roma, una delegazione dei movimenti per il diritto all’abitare e il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catari presente assieme a molti esponenti della politica municipale sul luogo della manifestazione: “Una gestione indecente dell’ordine pubblico – ha spiegato Catarci – a conferma dei problemi palesati già nella manifestazione di sabato con comportamenti violenti. Una carica ingiustificata perché la politica avrebbe trovato una soluzione. Qualcuno vuole fare salire la temperatura sulla disperazione sociale. È tutto incomprensibile”. In una nota il Capogruppo D’Ausilio chiede un tavolo immediato per risolvere la situazione, nonostante questo fosse già stato organizzato per le 14.00 di oggi: “È necessario aprire immediatamente un tavolo con i movimenti per la casa in merito all’edificio occupato alla Montagnola. C’è lo spazio per concordare una soluzione attraverso il dialogo. È per questo che con alcuni colleghi dell’Assemblea Capitolina abbiamo in programma per oggi di recarci in VIII Municipio per incontrare gli occupanti e i rappresentanti del movimento e definire un percorso partecipato, condiviso e pacifico”. Da Sel è il Capogruppo Peciola a ribadire la necessità di fermare lo sgombero: “Le questioni sociali non possono essere risolte con gli sgomberi di spazi occupati. È necessario riaprire il dialogo e la mediazione con i movimenti. Gli ultimi mesi hanno visto un forte aumento della conflittualità sociale nella nostra città. Il tema dell’emergenza abitativa sta assumendo tratti sempre più drammatici. Bisogna definire un programma straordinario per l’emergenza abitativa di Roma Capitale attraverso un tavolo di confronto permanente tra le Istituzioni e le associazioni, i sindacati e i movimenti”

DALL’OPPOSIZIONE – arriva invece la solidarietà nei confronti degli abitanti della zona: “Il disagio abitativo non può essere utilizzato per creare disordine sociale – affermano in una nota i consiglieri di Fi al Municipio VIII, Simone Foglio e Maurizio Buonincontro – La Montagnola sta vivendo momenti di estremo disordine a causa della resistenza alle forze dell’ordine da parte degli occupanti abusivi e da numerosi sostenitori accorsi. Molti negozi hanno chiuso le serrande e molte mamme hanno preferito prendere anticipatamente i propri bambini dalle scuole limitrofe. Raccogliamo lo sgomento degli abitanti e i commercianti del quartiere preoccupati per la situazione. È giunto il momento – seguitano i consiglieri forzisti – che il Municipio VIII smetta di essere il luogo privilegiato della Città per le occupazioni abusive organizzate. La legalità deve tornare ad essere una regola inviolabile, a tutela di tutti gli onesti cittadini”.

NESSUNA MEDIAZIONE – può essere consentita secondo il Consigliere di Ncd, Andrea Baccarelli: “La degenerazione violenta dell’occupazione che ha visto scontri con le forze dell’ordine, alle quali va la nostra solidarietà, conferma la necessità di porre fine al dilagare di queste occupazioni abusive ormai diffuse in diversi quadranti del Municipio VIII e che hanno portato all’esasperazione i residenti. Non si può tollerare – aggiunge – come già accaduto, che queste occupazioni diventino di fatto permanenti ed è davvero paradossale l’atteggiamento di Sel e del Pd che continuano a spalleggiare movimenti che si arrogano il diritto prendere possesso di edifici trasformando di fatto le occupazioni abusive in strumenti privilegiati per avere un alloggio. Il vero scandalo – seguita Baccarelli – non è lo sgombero, legittimo, di uno stabile occupato con la forza, ma il silenzio del sindaco Marino su questi fenomeni diffusi di illegalità e l’inerzia sull’emergenza casa. Chiediamo quindi al Prefetto di Roma ed alle forze dell’ordine – conclude – di non fare passi indietro sullo sgombero di Via Baldassare Castiglione e, anzi, di avviare una nuova stagione della legalità sgomberando anche le altre occupazioni illegali che hanno creato allarme sociale e gettato nel panico migliaia di residenti nel Municipio VIII e di tutta la città di Roma”.

Leonardo Mancini

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