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Sottopasso Colombo: necessaria una nuova bonifica

bonifica sottopasso costantino 6

Rimossi 10 quintali di rifiuti. Ora si proceda ad utilizzare lo spazio

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IL SOTTOPASSO – L’ultima volta che abbiamo parlato di questo sottopasso era il Febbraio del 2014, quando alcune segnalazioni ci hanno portato a riaccendere i riflettori sulla vicenda. Allora si scoprì una nuova occupazione di questo spazio che attraversa via Cristoforo Colombo da via Costantino a via dei Georgofili. Si procedette in fretta ad una bonifica e alla saldatura dei due cancelli d’accesso. A quanto pare tutto vano dato che in questi giorni, dopo che l’area è tornata agli onori della cronaca con l’incidente mortale del costruttore Salini avvenuto nelle vicinanze, si è scoperto un nuovo insediamento sorto nell’oscurità del sottopasso

LA STORIA – Il passaggio pedonale venne costruito negli anni Settanta per collegare i capannoni della Fiera di Roma ai quartieri circostanti, ma venne chiuso quasi subito a causa di un episodio di violenza sessuale. Solo nel 2000 il passaggio è stato riaperto, per essere immediatamente occupato da alcuni senza tetto. Il primo intervento di sgombero, nel 2008, non ebbe l’esito sperato, infatti gli occupanti tornarono nella galleria in pochi mesi. Gli ingressi sono stati infine sbarrati nel mese di novembre del 2009 a seguito di un nuovo sgombero. Da quel momento il sottopasso è stato occupato più volte, facilitando l’accumulo di immondizia agli ingressi, spesso utilizzati anche come luogo di prostituzione.

L’ULTIMA BONIFICA – A dare notizia della bonifica avvenuta oggi è stato il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, che fa anche il bilancio dell’intervento: “Portati via oltre 10 quintali di rifiuti, pulite e disinfettate le quattro scale di accesso, nessuna presenza umana malgrado chiari, recenti e pericolosi segnali di vita all’interno, fuochi e fornelli su tutto”. Una situazione molto pericolosa, vista la presenza di un’arteria importante come la Cristoforo Colombo. Dal Municipio viene rilevato che queste bonifiche e le messe in sicurezza delle cancellate non possono assolutamente risolvere il problema: “Serve dare una funzione ad un luogo che oggi non ce l’ha, dopo il fallimento negli anni del bando commerciale, del tentativo di adibire ad uso sociale e di restituire la struttura a passaggio pedonale. Ma puntualmente si è sempre riproposto abbandono e degrado”.

IL BANDO – Come ricordato dal minisindaco Catarci infatti, durante la scorsa amministrazione capitolina, il sottopasso è stato oggetto di un bando per la locazione a fini commerciali che, nonostante il basso canone di affitto (5 euro al mq), è rimasto deserto, probabilmente per la chiusura della Fiera di Roma che ha reso meno vantaggioso l’impiego commerciale della galleria. Per questo il minisindaco punta al riutilizzo della struttura, ma puntando ad un utilizzo che non sia commerciale: “Dopo la pulizia odierna e mentre si chiude di nuovo, la questione si ripropone: la proposta è di farne un deposito o un magazzino per organizzazioni di protezione civile o aziende pubbliche, incaricando immediatamente qualche soggetto di chiusura e vigilanza per assicurare il necessario presidio e rendere un servizio – conclude -Altrimenti si rischia di nuovo di vanificare tutto in poco tempo”.

Leonardo Mancini