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Street Art Tormarancia: completato il ‘museo a cielo aperto’

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Si conclude con 20 ‘grandi’ opere il progetto Big City Life

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LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO – “Le case popolari di Tor Marancia diventano museo a cielo aperto”, così il Sindaco Marino annuncia su tramite Twitter la conclusione del progetto ‘Big city life Tor Marancia’. 20 facciate su 11 palazzi di Tor Marancia, decorati con opere di artisti internazionali. Il progetto ‘Big city life Tor Marancia’ è stato ideato da 999Contemporary, finanziato da Fondazione Roma e dal Campidoglio, con il patrocinio del Municipio VIII ed un protocollo firmato con l’Ater. Fanno impressione i numeri del progetto: 70 giorni di lavoro, 756 litri di vernice, 974 bombolette spray e 2610 metri quadrati totali di opere.

LA VISITA DEL PRIMO CITTADINO – “Oggi è una bellissima giornata, sono molto felice di vedere queste 20 opere realizzate in poche settimane che rendono il quartiere un vero e proprio museo a cielo aperto”, ha commentato il sindaco Marino. A pochi giorni dal lancio dal lancio del Piano per le periferie, il primo cittadino ha poi ribadito l’impegno e l’interesse dell’amministrazione per queste aree: “Per noi un marciapiede di Tor Marancia è importante come la passeggiata dei Fori Imperiali. Questa è l’idea di città che abbiamo”.

DAL MUNICIPIO VIII – È poi il Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, che oltre a manifestare il suo apprezzamento per quanto fatto all’interno del lotto di Tor Marancia, ha ribadito l’importanza di una maggiore attenzione nei confronti di questa tipologia di strutture abitative: “Abbiamo concluso la realizzazione del villaggio artistico di Street Art tra viale Tormarancia e via Annio Felice. Con l’occasione tanti cittadini hanno mostrato, direttamente al Sindaco ed all’Ater, le tante questioni irrisolte dei palazzi, del parchetto della Torre e degli spazi pubblici in generale – aggiunge Catarci – Perché Tormarancia merita più attenzioni e cure, ed aver acceso le luci con la Street Art può risultare decisivo per guadagnare una migliore qualità della vita”.

DIVERSIFICARE L’OFFERTA TURISTICA – Per l’Assessorato capitolino alla Cultura, quanto fatto a Tor Marancia, come a San Basilio, è un modo per creare dei percorsi culturali e turistici nella Capitale che non ricalchino i normali itinerari: “Abbiamo messo in moto diversi percorsi di street art, da Ostiense a San Basilio, nel tentativo che anche Roma come tante altre città europee abbia un percorso turistico nelle aree meno frequentate dai visitatori, così che si venga nella Capitale anche per delle testimonianze di arte contemporanea, e non solo per lo straordinario patrimonio archeologico e monumentale che abbiamo – conclude l’assessore Giovanna Marinelli – L’arte urbana è decisiva per la riqualificazione, il nostro compito è di contribuire al rafforzamento del tessuto sociale e culturale raccogliendo tutte le energie della città”.

LM