Home Municipi Municipio VIII

Trasporto Pubblico Locale: nel Municipio VIII si studieranno le affluenze

busnuovi

Approvata una mozione per l’ottimizzazione delle linee, ma da SEL arriva l’altolà sui costi

Ads

 LA MOZIONE – era già stata presentata dal Movimento 5 Stelle nel consiglio municipale del 19 luglio scorso, assieme ad altre nove mozioni alle linee programmatiche del Presidente Catarci. L’oggetto dell’atto in questione riguarda un ‘Progetto di raccolta dati degli spostamenti nel Municipio – aggiornamento TPL’ (Trasporto Pubblico Locale). La mozione, parte dalla considerazione che le le linee di trasporto pubblico siano “organizzate senza una aggiornata e informatizzata consultazione dei cittadini, con il risultato che spesso alcuni autobus sono sovraffollati mentre, contemporaneamente, altri risultano sostanzialmente vuoti”. Partendo da questa affermazione i proponenti della mozione si pongono l’obiettivo di affrontare questo problema di ottimizzazione dei percorsi in maniera analitica, esaminando le reali esigenze di spostamento “con il risultato di rendere il servizio più efficiente per la cittadinanza”.

L’IMPEGNO PER IL MUNICIPIO – riguarda proprio la promozione e la realizzazione di un progetto per la raccolta dati sugli spostamenti dei cittadini residenti: “sia a mezzo Internet che con punti dedicati al data-entry, al fine di individuare le reali esigenze di mobilità del Municipio e a portare all’attenzione di ATAC i risultati elaborati per gli aggiustamenti e le implementazioni necessarie sui tracciati delle linee di superficie e relative frequenze ed orari”.

LA VOTAZIONE – nel consiglio del 29 luglio ha dato esito favorevole, con l’opposizione compatta nell’appoggiare la mozione. Dal Gruppo consiliare di SEL è arrivato invece un voto negativo, motivato in aula dalla Capogruppo Gabriella Magnano: “Una iniziativa lodevole nella finalità, ma pensiamo che questo tema andasse trattato in commissione. Sarebbe una iniziativa troppo onerosa per il Municipio, andrebbe portata avanti di concerto con il Comune di Roma”. Anche dal PdL municipale è arrivata la proposta di ripresentare l’atto in commissione, qualora questo non fosse stato votato favorevolmente: “Siamo molto incuriositi da queste affermazioni – ha dichiarato in aula Andrea Baccarelli, capogruppo PdL al Municipio VIII – volevamo sapere come siano stati quantificati i costi di questo progetto. In ogni caso, che venga approvata o meno, questa proposta deve aprire un confronto. Sempre più spesso parliamo di decentramento, e ora vogliamo rimandare questa tematica al centro: al Comune – conclude Baccarelli – Propongo che, qualora non venga approvata, questa mozione sia ripresentata come risoluzione, magari per avviare uno studio in via sperimentale”. Anche i proponenti hanno voluto ribattere in difesa della mozione, con Valentina Vivarelli, consigliere 5 Stelle al Municipio VIII: “Se ci sara modo di risparmiare attraverso la compartecipazione del Comune questo è nell’interesse di tutti ma, nel caso non fosse possibile attuare questa iniziativa, potremmo effettuare una valutazione dei costi per mettere in atto lo studio in via sperimentale”.

IL VOTO NEGATIVO – da parte del Gruppo di SEL è sembrato, ad un primo sguardo, in controtendenza con i risultati delle ‘Primarie delle idee’ che, come spiegato dal Presidente Catarci in una recente intervista a RomaToday, hanno visto al secondo posto nelle richieste dei cittadini proprio le tematiche del trasporto pubblico, con l’11,64% di preferenze. Abbiamo quindi contattato la Capogruppo di SEL, Gabriella Magnano, per chiarire la posizione del Gruppo in questa votazione: “Le mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle sono condivisibili e fanno parte del programma di SEL. A non essere adeguata è la forma, non i temi o i contenuti – sottolinea Magnano – Normalmente questo tipo di proposte vengono portate in commissione e li si prendono tutte le iniziative per studiare le vicende e portare avanti le dovute azioni. Sulla mozione riguaradante il Trasporto Pubblico Locale c’è da dire che vincolare il Municipio a farsi carico da solo della fase di indagine potrebbe risultare alquanto oneroso – conclude la Capogruppo – discutendo questo problema in commissione si potrebbero trovare delle soluzione per raggiungere lo stesso scopo a costi minori, magari in collaborazione con il Comune di Roma e con gli altri Municipi”.

Leonardo Mancini