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Un “buco nero” nel cuore di Roma. Nuove idee per l’ex Fiera di Roma

Dopo anni di abbandono il Municipio XI, con il supporto dei cittadini, fissa le linee guida.

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“Un incerto urbanistico non più tollerabile, uno spazio vuoto ed abbandonato al centro della città”. Queste sono solo due delle definizioni date all’area dell’ex Fiera di Roma nella delibera sottoposta al Consiglio del Municipio XI da parte della Giunta.
L’area in questione, abbandonata per anni, è stata rimessa al centro dell’attenzione nel 2008 quando si è cominciato a pensare ad un suo riutilizzo. Destinata per un periodo, tra le proteste di molti cittadini, come base per un campo nomadi, ad oggi l’ex Fiera di Roma, superficie di oltre 7 ettari, risulta vuota ed abbandonata. Il Municipio XI dopo una fase di consultazione con i comitati e con tecnici esperti, si legge nella delibera, ha, in data 18 maggio, dato parere favorevole sulle “Linee guida per la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area della ex Fiera di Roma”. I punti cardine sono stati concertati con un coordinamento di comitati che a sua volta aveva presentato al Municipio un documento con le sue proposte per la riqualificazione.
Riduzione della cubatura precedentemente proposta ai fini di una reale sostenibilità urbanistica. Ripartizione del mix funzionale con maggiore forza allo spazio pubblico. Distribuzione delle destinazioni d’uso coerente rispetto ai caratteri del contesto urbano. Minimizzare l’impatto dei flussi veicolari indotti dalle nuove funzioni. Massima continuità allo spazio pubblico per una fruizione sicura e diversificata.
Questi i punti inseriti nella delibera su cui il Municipio ed i cittadini sono concordi e che, si auspicano, verranno considerati nel momento della progettazione. Inoltre all’interno della delibera si è indicato un paniere delle possibili costruzioni suddiviso in: abitative, commerciali, servizi privati, servizi pubblici, turistico-ricettive e parcheggi non pertinenziali.
Il Consiglio ha quindi deliberato in tre punti: il dimensionamento più corretto da applicare nel piano di riqualificazione per l’ex Fiera per una cubatura di mc 121.209; un mix funzionale adatto a minimizzare gli impatti sul territorio con la suddivisione in direzionale pubblico 50%, residenziale 40% e commerciale 10%; realizzazione, a spese degli investitori, di spazi da destinare alle attività pubbliche di natura sociale, culturale ed educativa.
“Siamo molto contenti – dichiara Francesca Barelli del comitato RomaFieramente – che il Municipio abbia portato avanti l’impegno preso nei nostri confronti a seguito del grande lavoro da noi svolto su questa proposta. La preoccupazione ora è relativa alle tempistiche. Se il Municipio non dovesse agire tempestivamente nella trasmissione della documentazione al Comune, tutti gli sforzi da noi fatti e la delibera stessa risulterebbero inutili”.
“Questa proposta, condivisa con i cittadini ed i comitati, spero possa essere presa come linea guida per il programma di riqualificazione della Fiera da parte dell’Amministrazione comunale, colpevolmente assente in questi mesi”. E’ quanto dichiara Alberto Attanasio, Vicepresidente del Municipio XI. 
Critico è, invece, Andrea Baccarelli (Pdl), Consigliere Municipio XI: “Questa è l’ennesima mossa strumentale da parte del Municipio che continua a distinguersi più per l’opposizione nei confronti di Alemanno e della sua Giunta piuttosto che per l’attenzione nei confronti delle problematiche dei cittadini. La maggioranza si è presentata in Consiglio con una delibera che contiene numeri lontani dalla realtà. Il Pdl aveva presentato un documento in cui chiedeva un’assemblea pubblica con l’Assessore Corsini, i tecnici dell’assessorato ed i cittadini. Questo documento – conclude Baccarelli – è stato ignorato dal Municipio a riprova che non c’è la reale intenzione di fare il bene degli abitanti”.
Sulla delibera interviene anche Claudio Mannarino, Consigliere Pd, sottolineando l’importante questione degli uffici regionali. “La delibera è una dimostrazione di come il Municipio sia attento ai problemi dei cittadini. La stessa, assume un valore maggiore, in quanto è stata condivisa con i comitati della zona. Il 50% dell’area dovrà essere destinata alla realizzazione degli uffici della Regione Lazio, con conseguente notevole risparmio pubblico poiché, ad oggi, gran parte degli uffici prevedono un oneroso affitto. Ora spetta al Comune, quindi alla Giunta Alemanno, dare seguito alle richieste dei cittadini ed al grande lavoro svolto dal Municipio”.

Simone Brengola