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Veicoli Abbandonati: più di 50 segnalazioni in pochi giorni

autoabbandonata

L’iniziativa è stata lanciata da una consigliera municipale, ma restano le lentezze del sistema

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L’INIZIATIVA – Macchine in stato d’abbandono e motorini a pezzi agli angoli delle strade. Questa situazione è comune a molte zone del Municipio VIII. Qualunque cittadino, con poca fatica, può nominare almeno un veicolo fermo da tempo che potrebbe risultare rubato oppure in stato d’abbandono. È proprio su questa capacità dei cittadini di osservare il territorio che li circonda che si basa l’iniziativa promossa dalla consigliera municipale del gruppo misto, Alessandra Bonaccorsi

50 SEGNALAZIONI IN POCHI GIORNI – “Ho chiesto ai cittadini del Municipio di segnalare direttamente a me i veicoli abbandonati, fornendo la via, un civico di riferimento e, se possibile, fotografia e dati del mezzo – ci spiega la consigliera – in questo modo potremo stilare una lista divisa per zone utile a facilitare ed economizzare il lavoro della Polizia Locale”. La consigliera ci racconta di aver ricevuto più di cinquanta segnalazioni in pochissimi giorni: “I cittadini sono stati felici di questa iniziativa perché sono tantissimi a scriverci per macchine abbandonate che limitano i parcheggi o motorini lasciati ai bordi delle strade – seguita Alessandra Bonaccorsi – Mi ha stupito quante persone hanno segnalato e condiviso il lancio di questa iniziativa. Spero che venga allargata, perché le situazioni critiche sono tante. Con l’occasione voglio ricordare che tutte le segnalazioni possono essere inviate per mail (alessandrabonaccorsiw@gmail.com) in qualsiasi momento”. 

UN VEICOLO ABBANDONATO – Un’iniziativa sicuramente lodevole che con il coinvolgimento della cittadinanza facilita il lavoro di mappatura della Polizia Locale. Allo stesso tempo bisogna tenere conto di quali siano le difficoltà oggettive alla rimozione di questi mezzi. Analizzando la normativa (Decreto Ministeriale 460/99) si nota che un veicolo, per considerarsi ‘abbandonato su area pubblica’, deve innanzitutto ‘mancare di parti essenziali’, poi ‘essere in uno stato di degrado’ ed essere ‘privo di elementi identificativi’. Questo per evitare che vengano rimossi veicoli ridotti male ma non abbandonati.

L’ITER PER LA RIMOZIONE – Dopo questi primi accertamenti la Polizia Locale verifica se il mezzo risulti rubato o se presenta elementi identificativi. In assenza di questi sarà la Demolizioni Industriali, ditta che si occupa del servizio di rimozione, a portare il veicolo in un centro di raccolta. L’iter è diverso se sono presenti elementi identificativi. In quel caso si notifica al proprietario la necessità di rimozione entro 5 giorni, passati i quali il veicolo viene portato in un deposito giudiziario e tenuto a disposizione per 60 giorni. “Dopodiché – si legge sul sito di Roma Capitale – il mezzo sarà radiato e demolito e a suo carico verrà redatto un verbale di accertamento di violazione per illecito abbandono del mezzo”.

TEMPI LUNGHI – Fin qui tutto bene, se non fosse che è la stessa Amministrazione a spiegare che “La durata della procedura di notifica del presunto stato di abbandono può, tuttavia, essere molto variabile e dilatata nel tempo per la difficoltà di reperimento del proprietario: irreperibilità, residenza all’estero, ricoveri ospedalieri prolungati nel tempo, stranieri rientrati nel loro paese di origine o impossibilità di notifica per decesso e assenza di eredi rintracciabili”. In tutto questo tempo il veicolo rimane su strada. Questo perché qualora non si trovasse il proprietario il veicolo andrebbe comunque demolito. Nel caso fosse già stato rimosso i 60 giorni nel deposito giudiziario potrebbero non bastare allo svolgimento delle ricerche. Inoltre, cosa più importante, l’autore del reato non verrebbe identificato e la multa (comprensiva del costo del deposito) non potrebbe essere comminata a nessuno. L’iniziativa promossa sul territorio municipale certamente migliora l’afflusso di informazioni verso il gruppo territoriale di Polizia Locale, diminuendo, seppur di poco, i tempi utili alla rimozione.

Leonardo Mancini