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Zone a luci rosse: in Municipio VIII si apre il dibattito

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Catarci: “Se le cose andranno bene, saremo tra i primi a mettersi in gioco”

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VALUTARE INSIEME – Non si placa il dibattito sulla proposta del Municipio IX per l’istituzione di ‘Zone a luci rosse’. Anche nel vicino VIII Municipio il dibattito incalza, soprattutto dopo le affermazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Presidente Catarci al quotidiano Repubblica sull’eventuale sperimentazione. C’è da sottolineare che il Presidente questa sua volontà non la esprime direttamente, ma comunque la lascia trapelare: “Se tutto ciò avviene poi faremo le valutazioni insieme e se vedremo che le cose andranno bene, che l’idea riduce i danni e aumenta la sicurezza, noi saremo tra i primi che ci metteremo di nuovo in gioco”. “I dubbi di tanti sono legittimi – ha seguitato Catarci – perchè i risultati dello Zoning non sono garantiti e quelli ottenuti in altre esperienze sono stati contraddittori. L’alternativa, però, per l’amministrazione comunale è continuare a far finta di niente lasciando interi quartieri al loro destino”.

DAL MUNICIPIO VIII – Non è la prima volta che il minisindaco parla di Zoning. Già nel luglio del 2012 si era dichiarato favorevole a questa iniziativa: “È un elemento che va sperimentato: mi auguro venga calendarizzata la proposta in Comune al più presto: in tal modo si ridurrebbe l’impatto in quelle zone colpite in maniera indiscriminata dal fenomeno, e si favorirebbe l’uscita dal giro di chi non fa il mestiere per propria libera scelta”. In ogni caso dopo la progettazione messa in campo in Municipio IX, Catarci è tornato a dichiarare che l’idea è “un tentativo coraggioso, che io sostengo con tutte le mie forze, e che tenta di intraprendere una strada diversa, su un tema controverso come quello della prostituzione, rispetto alle solite, rappresentate dall’aumento dei controlli o dall’introduzione di nuove tipologie di reato. Fermo restando che i reati più gravi devono essere davvero contrastati, e penso al racket e al traffico di carne umana – ha spiegato Catarci – credo che regolamentare il fenomeno può ridurre il danno e l’impatto sulla popolazione residente”.

UNA PROPOSTA DATATA – Catarci ha poi ricordato che non è la prima volta che si parla di Zoning nella Capitale: “In passato anche noi abbiamo accarezzato questa idea ma poi abbiamo desistito quando abbiamo verificato la non convinzione del Campidoglio, parlo dei tempi prima di Marino. Un dibattito si aprì con Veltroni ma si fermò lì, e poi è arrivato Alemanno – seguita – Dunque il progetto del IX Municipio va sostenuto e soprattutto condiviso dal sindaco Ignazio Marino. Sarebbe stupido dividersi su una questione come questa ora serve l’aiuto di tutti, come anche il controllo da parte della polizia locale e quello delle forze dell’ordine, la pulizia quotidiana del quartiere e un sostegno alle ragazze”, ha dichiarato Catarci. Che aggiunge: “Tra chi si oppone a priori, oltre ai vescovi ed a tanta parte di quel mondo cattolico per cui Roma è prima Sede del Papato e solo in seconda istanza Capitale di una Repubblica laica, c’è la solita destra ciarlatana, da Salvini al surreale ex Sindaco Alemanno. Non mancano di spendere subito una parola contraria né il Prefetto né alcuni pezzi del mondo della polizia, cioè proprio quelli che in prima battuta dovrebbero impedire il costante aumento degli affari dei racket che trafficano in carne umana ed il proliferare delle schiave bambine, con risultati sconfortanti, viste le crescenti dimensioni di tali mondi”. 

LA REPLICA – Non sono mancati i commenti di molti cittadini alle affermazioni del Presidente Catarci. Da chi parla di ‘idea fuori da ogni logica’, fino a chi propone di ‘fare della strada dove abita il presidente la prima Zona a luci rosse del Municipio VIII’. Ma ci sono state reazioni anche dalla politica municipale, con il Capogruppo di FI, Simone Foglio, che si è detto molto preoccupato dalle affermazioni del presidente: “Non dimentichiamo che già in passato Catarci provò ad avanzare questa scellerata ipotesi. Fortunatamente, come lui stesso afferma, fu la scorsa consiliatura a bloccare questa ipotesi. Ci stupiamo che proprio Catarci, sempre così attento ad ogni sfaccettatura dei fenomeni, non si renda conto della pericolosità di costituire delle ‘zone franche’ nella Capitale – aggiunge Foglio – Siamo preoccupati per quanto potrebbe accadere in territori così vicini al nostro, ma anche della sola ipotesi di esportare questo modello in Municipio VIII. Dove pensa di realizzare questa strada a luci rosse il presidente Catarci? Nell’assenza di servizi ai cittadini e nella movida selvaggia dell’Ostiense? Tra i palazzi da ristrutturare con spregiudicati interventi di street art a Tor Marancia? Nel popolatissimo quartiere di San Paolo? Oppure alla Garbatella? Sappiamo benissimo che ad ospitare la sperimentazione sarebbero quei quartieri lasciati soli dalla giunta municipale – conclude – Ci viene da pensare che questa volta il presidente Catarci si sia sentito messo da parte, lui sempre il primo ad uscirsene con affermazioni e proposte fuori dall’ordinario, questa volta è stato superato dai vicini di casa del PD”. 

LM