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Canili comunali: quali novita’?

Nuova proroga di affidamento delle strutture alle associazioni animaliste. Ma sono necessarie nuove forme di gestione e maggiori risorse

Numerosi, negli ultimi mesi, i botta e risposta tra le Associazioni animaliste e il Comune di Roma in merito alla situazione dei canili della città. Per questo abbiamo voluto chiedere ad Andrea De Priamo, Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma, e a Simonetta Novi, Presidente dell’AVCPP (Associazione Volontari Canile Porta Portese) che gestisce il canile di Muratella, di aggiornarci sulla non facile situazione dei canili romani.
“Al momento non c’è nulla di nuovo – dichiara De Priamo – C’è stata un’ennesima proroga per cui gli affidamenti sono di nuovo all’Associazione AVCPP per quanto riguarda Muratella, all’Associazione L’impronta e in parte anche ad AVCPP per quanto riguarda il Cinodromo e ad Associazioni diverse per le altre strutture”. Proroga, prosegue De Priamo, che si è resa necessaria per verificare fondamentalmente se nel Bilancio di Previsione di fine gennaio 2011 ci potranno essere le risorse necessarie per provvedere ai cani e gatti romani, dal momento che proprio per quest’anno era stato previsto un grosso taglio. De Priamo ritiene che sia assolutamente necessario rivedere tutte le convenzioni dal momento che la situazione ereditata, afferma, è decisamente una situazione incongrua in particolare per il fatto che l’Associazione AVCPP non ha ottenuto l’affidamento tramite gara. “Mi preme ricordare più di ogni altra cosa – prosegue De Priamo – che il grosso problema di questa situazione sono i 120 lavoratori assunti a tempo indeterminato e i 700 cani di Muratella e che entrambi rappresentano un grosso onere per l’attuale Amministrazione. Fondamentale, dunque, è ridiscutere le convenzioni, trovare nuove forme di gestione e sperare di poter avere risorse maggiori”.
La Novi, in relazione alla stoccata da parte dell’Assessore De Lillo sul sequestro dei gatti di Muratella dice di aver avuto modo “di chiarire al magistrato competente tutte le ragioni dell’Associazione e la totale, assoluta estraneità in merito alla situazione di sovraffollamento. Stiamo andando verso l’archiviazione. Eravamo a testa alta prima e a testa alta usciremo da questa vicenda. Per quanto riguarda la situazione canili dal canto nostro siamo davvero contenti di come si siano messe le cose – prosegue la Novi. L’avanzo di gestione di 2 milioni di euro è stato spostato al 2011; le convenzioni con tutte le Associazioni animaliste sono state prorogate di due mesi alle stesse condizioni economiche e dunque senza tagli e l’obiettivo finale è l’espletamento di una gara per la quale l’Amministrazione ha dichiarato che continuerà a lavorare. Quindi, il progetto di passare la gestione dei canili in mano alla ASL è tramontato”. Da fonti sindacali è emerso, inoltre, che l’Assessorato all’Ambiente aveva preso contatti anche con AMA per verificare la possibilità di offrirle in gestione i canili, ma che AMA ha declinato l’offerta perché ha già, di suo, problemi di stabilizzazione di 700 precari e certamente non avrebbe la possibilità di prendersi in carico altri 100 e passa lavoratori. Come poter giustificare il fatto che l’Amministrazione abbia accettato le proposte dell’Associazione, inizialmente considerate totalmente fuori luogo? “Beh, la motivazione è fondamentalmente tecnica – dice la Novi – Il Ragioniere Generale del Comune di Roma ha spiegato all’Assessore De Lillo che tecnicamente l’avanzo di gestione del 2010 non poteva essere spostato al 2011, ma alla luce delle pressioni sia da parte della nostra Associazione, che da parte dei sindacati e dei lavoratori l’Assessore ha chiesto al Ragioniere Generale, visto che alcune bozze di gara erano state previste e dunque c’era la volontà politica di realizzare questa gara, di accordare uno spostamento di budget. E il Ragioniere Generale l’ha accordato”. “È fuori discussione che vadano ridimensionati i costi relativi alla gestione dei nostri canili – conclude De Priamo – e che si cerchi di aprire sempre più a politiche di adozione e a campagne contro gli abbandoni. Ci auguriamo, dunque, che più che tagli vengano razionalizzate le spese. Questo è l’obiettivo e questo è quello su cui si sta lavorando. Ovviamente la parte esecutiva spetta poi all’Assessorato e al Dipartimento. Io, in qualità di Presidente della Commissione Ambiente, ho un ruolo di controllo e di indirizzo e questo cerco  e cercherò sempre di esercitare”.

Marica Di Santo

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