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Densificazioni urbanistiche: “no” all’unanimità dai Municipi

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In seguito alla proposta di delibera per l’ampliamento dei Piani di Zona di Massimina, Muratella e Monte Stallonara il parere negativo dei Municipi XI e XII

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

MUNICIPIO XI-XII – Ritorniamo a parlare di urbanizzazioni e di Piano Casa. I lettori più attenti ricorderanno una proposta di delibera di cui avevamo avuto modo di parlare circa un anno fa in merito all’adozione di varianti al Piano Regolatore per l’ampliamento di dieci Piani di Zona sul territorio di Roma Capitale. Il mese scorso la proposta è stata ripresentata all’attenzione dei Municipi di competenza per l’espressione di un parere dall’attuale Assessorato all’Urbanistica. All’interno del documento n. 22/2014 si parla dell’ampliamento di dieci PdZ tra i quali figurano il B50 (Monte Stallonara), il B38 (Muratella) e il B25 (Massimina).
La proposta prevede l’utilizzo dello strumento Piano Casa per effettuare nuove costruzioni in questi siti, una parte delle quali destinate ad housing sociale, appartamenti a prezzo calmierato per fronteggiare – si legge nel documento – la grave situazione di emergenza abitativa nel Comune di Roma. La proposta è stata sottoposta all’attenzione dei Municipi competenti (l’XI per i primi due e il XII per il terzo): entrambi hanno espresso parere negativo all’unanimità. In particolare per quanto riguarda Muratella e Monte Stallonara, due Piani di Zona con non poche problematiche, le densificazioni permetterebbero agli operatori di realizzare abitazioni che – sostiene Emanuela Mino (Lista Marino), Presidente del Consiglio del Municipio XI – “andrebbero a gravare pesantemente sulle già critiche e congestionate situazioni locali”. A Muratella infatti, il PdZ non ancora completato, già “subirà gli effetti del Piano Casa della Polverini, per i quali l’ex Centro Direzionale Alitalia beneficerà di un cambio di destinazione d’uso permettendo la realizzazione di nuove abitazioni”. In merito a Monte Stallonara, dove a stento sono iniziati circa un anno fa i lavori per le opere di urbanizzazione primaria (ndr), la Mino seguita: “Le nuove unità abitative sarebbero previste in un’area in cui sono stati abusivamente sotterrati rifiuti e che, come emerso durante la Commissione Urbanistica capitolina del 4 marzo, non si è nelle condizioni di bonificare. Mi auguro – conclude la Mino – che il Campidoglio e l’Assessore Caudo ritornino sui propri passi e su questi temi si impegnino a completare quanto già previsto dai Piani di Zona”. In linea con quanto dichiarato dalla Mino è il parere del Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, che lancia un appello alle istituzioni: “Siamo contrari a questa proposta di costruire nuove abitazioni in un contesto già fortemente edificato e chiederemo all’Assessore Caudo e all’Assemblea capitolina di stralciare questi interventi inseriti nella delibera di Roma Capitale”.
“Era giusto dare parere negativo ad una simile proposta” dice anche Alessio Marini, Consigliere M5S del Municipio XI, che però pone con rammarico l’accento sulla debolezza di uno strumento come l’espressione di parere, atto, sostiene il Consigliere, non vincolante e di nessuna rilevanza nella pratica.
“Portare nuove cubature in questi quadranti sarebbe un errore. È un bene che la proposta sia stata bocciata: a Monte Stallonara ci sono ancora persone che aspettano la propria casa e gravi problemi con le opere di urbanizzazione caratterizzano anche Muratella”, aggiunge Marco Campitelli, esponente di DifendiAmo Roma.
Altro Piano di Zona interessato poi è Massimina: anche il Municipio XII ha espresso compatto parere negativo in merito alla proposta 22/2014. Le motivazioni sono simili a quelle che hanno condotto al “no” del Municipio XI per le aree di sua competenza. La variante prevista per il PdZ B25 infatti, si legge nell’atto municipale, “è calata in un contesto che vede diverse problematiche non risolte attinenti alla realizzazione del Piano originario e delle sue successive varianti approvate”; a parlarne è Raffaele Scamardì, Assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica municipale: “Non siamo ostili all’housing sociale, la nostra contrarietà è stata determinata dalla situazione del PdZ Massimina dove è in forte ritardo la conclusione delle opere di urbanizzazione. In più nel luogo dove dovrebbero sorgere queste urbanizzazioni è stato posto un vincolo archeologico”. Anche i Consiglieri del M5S al Municipio XII Daniele Diaco e Silvia Crescimanno hanno espresso parere negativo nei confronti della proposta denominata B25, in quanto contrari a qualsiasi forma di speculazione edilizia e cementificazione. Inoltre gli esponenti del movimento pongono l’accento sulla necessità di salvaguardare il verde pubblico quale bene primario per i cittadini.
A rinforzare la tesi infine è anche Marco Giudici, Presidente della Commissione Trasparenza municipale, che sostiene: “Le urbanizzazioni devono essere fatte tenendo conto delle necessità di ogni territorio e le infrastrutture che consentano ai cittadini di fruire quest’ultimo devono essere realizzate prima. Se le strutture non sono adeguate, non si può continuare ad incrementare e urbanizzare i quartieri”.

Anna Paola Tortora