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Funivia sul Tevere: nuovo passaggio verso la modernità

Metro Magliana

Si riparla del progetto della funivia leggera che collegherebbe il quartiere Magliana alla Metro B

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

MAGLIANA – È una delle zone che più soffre dell’isolamento dovuto al traffico quotidiano. Nel quartiere Magliana, in particolare il viadotto è un vero e proprio incubo per gli automobilisti che ogni giorno lo utilizzano. Per risolvere il problema si parlava, qualche anno fa, di un avveniristico (per Roma, almeno) progetto di una funivia che avrebbe messo in collegamento il quartiere con la stazione Metro B Eur-Magliana attraversando il Tevere. Un’idea poi caduta nel dimenticatoio ma che oggi torna in auge grazie ad una nuova attenzione posta sia dal Municipio XI che da Roma Capitale. In Assemblea capitolina, infatti, è stata presentata, poi approvata, una mozione dal Capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti, sull’argomento, atto che ha seguito la proposta presentata nel Municipio XI da Emanuela Mino, Presidente del Consiglio appartenente alla stessa parte politica. La mozione comunale ha rappresentato una sorta di invito al Sindaco e alla Giunta di rimettere in cantiere il progetto, dovutamente aggiornato.
Sul sito di Roma Metropolitane si colgono tutti i dettagli di quest’opera semplice, ma dalle grandi potenzialità: “Un sistema a fune sospesa che, sorvolando il Tevere, collegherà la stazione Eur Magliana della linea B e della Ferrovia Concessa Roma-Lido al quartiere Magliana, con stazione di arrivo in corrispondenza della scuola “8 marzo”. L’opera consentirà quindi agli abitanti del quartiere di accedere alla rete metropolitana esistente, in attesa della realizzazione della prevista linea D, e renderà possibile un collegamento diretto tra i quartieri Eur e Magliana”. Questo particolare sistema di trasporto pubblico, già messo a punto in molte città del mondo tra cui, ad esempio, New York, ha numerosi vantaggi: una netta riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico grazie all’uso di motori elettrici, un ridotto uso del suolo, velocità di traslazione di 8 metri al secondo, ovvero una maggiore velocità rispetto ai bus e ai tram, minori costi di realizzazione rispetto ad altre infrastrutture di trasporto pubblico e la reversibilità del sistema, ovvero la possibilità di smontaggio e riutilizzo in un’altra sede. Il tipo di funivia che dovrebbe essere messa in cantiere per Magliana è bifune, con due cabine ognuna delle quali scorre su due funi. Il tracciato previsto è di 700 metri e il tempo di percorrenza stimato è di 215 secondi, corrispondenti a 16-17 viaggi all’ora, con una portata di 2200 passeggeri l’ora per senso di marcia. I tempi della funivia, inoltre, dovrebbero poi essere sincronizzati con quelli della linea B. Il valore dell’investimento ammonta a circa 22 milioni di euro e sono stati stimati 14 mesi per la realizzazione dell’opera.
“I vantaggi sono evidenti – si legge in una nota di Giansanti – poiché si consentirebbe ai 40.000 abitanti di Magliana di accedere, in maniera celere, economica ed ecologica, alla rete metropolitana, si collegherebbero in maniera diretta i quartieri Eur e Magliana, si decongestionerebbe dal traffico una parte importante del Municipio XI, si rigenererebbe l’area ex scuola “8 marzo”, da anni abbandonata ed illegalmente occupata. Inoltre, una volta realizzata, la funivia costituirebbe non solo un valido esempio di riqualificazione del Tevere, ma diverrebbe essa stessa un nuovo, moderno, riconoscibile elemento del paesaggio urbano tanto da attrarre i turisti in un nuovo circuito cittadino che prevede l’affaccio sospeso sul Tevere, il panorama dell’Eur, il Colosseo Quadrato, la Nuvola e l’Acquario”. Dello stesso parere è Emanuela Mino, che vede nella funivia “una soluzione ecologica, rapida e di facile implementazione che in 14 mesi, da progetto, potrebbe essere realizzata, ed integrata nel sistema di trasporto esistente”.
C’è da dire che, per quanto il progetto di questo sistema ‘diverso’ di trasporto pubblico possa essere interessante, i cittadini potrebbero essere più che scettici sulla necessitò di realizzare un’opera così funzionale (almeno su carta) quando il servizio complessivo di metropolitane e bus non si fregia di essere uno dei più efficienti. Su questo punto si è soffermato Federico Rocca, responsabile enti locali Fdi: “Sarebbe opportuno che Roma Metropolitane, che non risulta essere una nota azienda del Trentino Alto Adige, destinasse quei soldi per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini romani. Magari potrebbero spenderli per evitare la chiusura di alcune fermate della metro quando piove, potrebbero aumentare i sistemi di controllo delle linee per evitare che la gente non paghi il biglietto o rendere più sicure le banchine per l’attesa. Insomma, con quei soldi si potrebbero fare cose molto più utili. Comprendo che l’idea sia affascinante e che solo il rendering faccia sognare, ma se non hanno neanche i soldi per mettere la benzina negli autobus come possono pensare di buttarli per una funivia vista insediamenti nomadi sulla Magliana?”. E della stessa opinione è anche Marco Campitelli, esponente di DifendiAmo Roma: “L’idea della Funivia sul Tevere mi fa un po’ sorridere perché esistono tanti progetti primari, tra cui ad esempio il Ponte dei Congressi che aspettiamo da 15 anni (un ponte carrabile e pedonale che dovrebbe connettere Eur, via del Mare e via Ostiense con la Roma Fiumicino all’altezza di Magliana, ndr), che non sono stati mai realizzati. Inoltre la zona dove dovrebbe sorgere la funivia è immersa nel degrado, tra traffico, sosta selvaggia e rom. I cittadini sempre più spesso manifestano il loro disagio e pare che il quartiere stia nuovamente tornando ai suoi tempi più bui. Quindi, prima, si dovrebbe pensare a ciò che è prioritario per il quadrante”.
Effettivamente, per quanto questo progetto porterebbe Roma e la sua mobilità a fare un piccolo passo verso una modernizzazione che, spesso e volentieri, non sembra conformarsi con il suo futuro, sono tante le problematiche da risolvere, indubbiamente preminenti per i cittadini. È comunque vero che la funivia potrebbe avere delle grandi potenzialità, se innestata in un contesto di rinnovata funzionalità complessiva. “Un’opera del genere sarebbe veramente straordinaria per il quartiere Magliana – ha dichiarato Alessio Marini, Consigliere del M5S al Municipio XI – Noi siamo a favore del mezzo pubblico in tutte le sue forme. Siamo dell’idea che dobbiamo far muovere pochi mezzi con molte persone, e non il contrario. Il costo della funivia, tra l’altro, non è nemmeno astronomico se rapportato alla sua utilità. Il progetto, quindi, è molto bello ma bisogna pensare che la stazione verrebbe realizzata in una scuola attualmente occupata, la “8 marzo”, e che il quadrante è abbandonato a se stesso. È una strada difficile, insomma, ma mi auguro che quest’opera, per quanto complicata, venga realizzata in breve tempo”. Staremo a vedere. Il progetto già una volta è caduto nel dimenticatoio e, come si sa, a Roma succede spesso. Ora la domanda più importante è: perché, oltre a nuove opere, non si pensa a consolidare ciò che è già esistente?

Serena Savelli