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Lo spettro dei rifiuti su Monte Stallonara

Sembrano non finire mai i problemi per i cittadini di questo Piano di Zona

Tratto da Urlo n.148 luglio 2017

MONTE STALLONARA – I problemi per i cittadini del Piano di Zona Monte Stallonara non sembrano finire mai. Ora, a rendere ancora più difficile abitare in una zona in completa carenza di servizi e di utenze basilari, si aggiunge lo spettro dei rifiuti interrati illegalmente. È il Corriere, in una ricostruzione del 3 luglio scorso, a parlare di una direttiva emanata dalla Sindaca Raggi il 17 giugno per “predisporre una opportuna campagna di indagini geologiche volte a verificare eventuali aree interessate dalla presenza di rifiuti solidi urbani”.

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I CONTROLLI – Per accertare la situazione si parla dell’installazione di centraline per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, valutando anche la contaminazione del suolo con dei campionamenti del terreno. Questa vicenda era emersa dall’inchiesta del Pm Galanti, inerente alla vendita degli immobili a prezzi più alti del limite massimo di cessione permesso, arrivata poi a sottolineare come l’intero quartiere sorgerebbe su una ex discarica abusiva. I possibili cedimenti strutturali sarebbero stati già esclusi da un sopralluogo del Comune, ma è il Comitato di Quartiere a sottolineare che “in ogni caso, da quando la Sindaca ha fatto la direttiva, qui non si è visto nessuno. I controlli non sono iniziati – spiega la Presidente del CdQ, Monica Polidori – spero che si stia perlomeno facendo pressione sugli uffici per procedere”.

PROVE FOTOGRAFICHE – Sempre stando a quanto ricostruito dal Corriere, queste aree sarebbero state interessate sin dal 2006 da attività estrattive. Si sarebbero quindi generate delle cave poi “livellate con i rifiuti della discarica”. La conferma di quanto affermato dal quotidiano ci arriva direttamente dai residenti che raccontano, anche con materiale fotografico alla mano, come in alcuni punti basti scavare pochi metri per trovare rifiuti interrati. “Durante i lavori per la costruzione delle fogne – spiegano dal CdQ – abbiamo potuto fotografare il terreno di scavo, ed era pieno di immondizia. Speriamo nelle indagini della magistratura e nei controlli, anche per capire che tipo di rifiuti siano stati sotterrati in passato sotto delle nostre case”.

LeMa