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Municipio XI: AAA – PD cerca M5S, disperatamente

contatto torelli

Veloccia: “Abbiamo chiesto un confronto al candidato del M5S ma non abbiamo avuto risposta”

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NESSUN CONTATTO – In una nota, Maurizio Veloccia, minisindaco uscente in Municipio XI e ricandidato alla Presidenza con il PD, ha reso noto le difficoltà incontrate dal suo staff nel contattare il Candidato del M5S, Mario Torelli, con il quale si scontrerà nel ballottaggio del 19 giugno. I motivi della ricerca di un contatto con l’esponente del Movimento sono presto detti: “Due giorni fa abbiamo contattato il candidato – scrive Veloccia – perché volevamo proporgli un confronto pubblico in vista del ballottaggio del prossimo 19 giugno: non abbiamo ancora ricevuto risposta”. A quanto si apprende lo staff di Veloccia ha avuto non pochi problemi nell’ottenere un contatto diretto con Torelli: “Non avendo dei riferimenti precisi abbiamo scritto, in forma privata per evitare qualsiasi accusa di speculazione e per correttezza, via Twitter al M5S Roma XI Mun e via Facebook al profilo dello stesso Torelli chiedendo un contatto per inoltrare il nostro invito e definire i dettagli ma non abbiamo avuto alcun riscontro”.

IL CANDIDATO INAFFERRABILE – Resta difficile comprendere quale sia la strategia alla base di questa ‘irreperibilità’ del candidato penta-stellato: “Ora, a parte l’educazione che obbligherebbe ad una risposta, positiva o negativa che sia, resto allibito dall’inafferrabilità del Dott. Torelli e dalla sua continua assenza fisica (ma anche virtuale a questo punto) – continua Veloccia – Il mio avversario già rappresenta una anomalia per lo stesso Movimento cinque stelle: è stato candidato solo due anni fa, infatti, con un altro partito ed ha taciuto i suoi trascorsi perché la sua candidatura sarebbe stata incompatibile secondo le loro stesse regole, situazione questa che ha già provocato una spaccatura nel M5S. Come se ciò non bastasse è stato totalmente assente in tutto questo periodo di campagna elettorale”.

LE DOMANDE DI VELOCCIA – Allontanandosi l’eventualità di un confronto pubblico, il minisindaco uscente pone, retoricamente, qualche domanda precisa al suo competitor: “Con quale credibilità potrebbe diventare Presidente? Cosa accadrebbe dopo la sua elezione? Si dimetterebbe, vista l’incongruenza della sua candidatura con lo statuto del Movimento a cui appartiene, il giorno dopo come alcuni chiedono, lasciando il Municipio senza guida? Oppure sparirebbe sottraendosi a qualsiasi tipo di confronto con cittadini e altri interlocutori politici? Si dice che i politici si fanno vedere solo sotto campagna elettorale – conclude Maurizio Veloccia – ma in questo caso andiamo oltre. Credo che il nostro Municipio non meriti tutto questo. Da parte nostra continuiamo la campagna tra le persone convinti che il lavoro paghi e che i cittadini siano molto più intelligenti e consapevoli di quel che qualcuno pensa”.

LeMa

(Nella foto la richiesta di contatto inviata dallo Staff di Maurizio Veloccia)