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Piano Casa Fermi: i lavori procedono ma i cittadini chiedono verde e decoro

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La strada necessita di manutenzione, di punti di aggregazione e del presidio ASL

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Tratto da Urlo n.134 aprile 2016

MARCONI – Torniamo a parlare del Piano Casa di via Enrico Fermi, nel quartiere Marconi. Un’area che ha visto, per tanti anni, paventarsi l’incubo del tanto odiato Pup, ad oggi bloccato, e che ora continua ad essere protagonista di nuove edificazioni. Al posto del complesso che un tempo ospitava la Città del Gusto, un supermercato, un presidio della ASL RmD e il cinema Uci (che andrà via a maggio), sorgeranno tre palazzine di cinque piani ciascuna e una galleria commerciale. Le preoccupazioni dei cittadini sono varie, in primis riguardano la mancanza di luoghi di aggregazione. La zona, infatti, non ha molte aree verdi e quelle che ci sono mancano di illuminazione, decoro e sicurezza. E le attività commerciali che hanno animato via Fermi in questi anni hanno favorito la riduzione dell’isolamento della strada e dunque lo scoraggiamento di atti delinquenziali. I residenti temono, in questo senso, un’inversione di tendenza e, inoltre, fanno notare come la strada abbia urgente necessità di manutenzione. Quindi, dato che l’intervento del Piano Casa ha prodotto 1 mln e 800mila euro di oneri concessori, di cui 1 mln già messo a bilancio per la riqualificazione del mercato di via Cardano, sempre nel quadrante Marconi, gli altri 800mila euro, secondo Riccardo Micheli del Comitato NoPup Fermi, andrebbero investiti proprio sull’area dove si farà l’intervento, spendendoli in “manutenzione di strade, marciapiedi e verde. Con questi fondi, inoltre, si potrebbero creare anche nuove aree di aggregazione, di cui la zona scarseggia”.

Ma la preoccupazione maggiore, ora come ora, è la mancanza del presidio ASL: “Attualmente la sede più vicina è a Magliana – ha continuato Micheli – Sappiamo che è stata fatta richiesta di avere 500 mq di locali nei nuovi edifici in costruzione, ma ancora non è stata fatta alcuna variante di progetto. Forse, se il supermercato rinunciasse ai suoi spazi, potrebbe avere sede lì e non ci sarebbe bisogno di alcuna variante a quel punto”.

Il Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, ha voluto rassicurare i residenti: “La ASL è chiusa da un anno ma, grazie alla pressione del Municipio con l’operatore privato e con la stessa ASL, è stato fatto un nuovo accordo per far tornare il presidio negli stessi spazi, anzi con un incremento di superficie per aumentare i servizi socio-sanitari offerti al territorio”. E per quanto riguarda gli oneri concessori “il Municipio ha fatto in modo, primo caso a Roma, che gli oneri versati per il Piano Casa non andassero nelle casse comunali ma rimanessero nel territorio per risolvere una delle più grandi criticità che ha il quadrante Marconi. Dobbiamo ragionare, infatti, in termini di quadrante e non solo di abitazione o di numeri civici. Marconi ha il grande problema del Mercato di via Cardano che è, ancora oggi, su sede impropria con evidenti problemi igienico-sanitari e di decoro. La gara è già stata fatta e tra poche settimane inizieranno i lavori”.

Ma gli interventi relativi al Piano Casa Fermi non sembrano ben voluti nel quartiere. Marco Palma, Consigliere Fi al Municipio XI, evidenzia, infatti, come gli abitanti di questa zona vivano ormai da troppo tempo con interventi invasivi contro cui sono costretti a “lottare”: “I cittadini di via Enrico Fermi stanno vivendo il Piano Casa come una beffa” e in riferimento alla battaglia contro il Pup Fermi “pare che questa strada sia condannata alla lotta e alla sottrazione di attenzioni da parte di chi amministra il territorio. Con il Piano Casa – ha continuato Palma – si torna alla vocazione naturale del quartiere, ovvero il residenziale, ma non ci saranno più il cinema, la Città del Gusto e altre attività. Per quanto riguarda gli oneri abbiamo recentemente presentato un esposto per verificarne la legittimità e le modalità di impegno”.

Mentre i lavori continuano spediti, i cittadini auspicano che sulla loro bella strada, oltre a colare nuovo cemento, vengano fatti al più presto gli interventi necessari. Magari in tempi brevi.

Serena Savelli