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Riapre lungotevere Gassman, per Ponte della Scienza ancora ritardi

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Quali gli interventi necessari per far sì che il Ponte della Scienza non divenga un’opera inutile?

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MARCONI-OSTIENSE – Il quadrante Marconi e quello Ostiense hanno molto in comune. Un tempo erano le due rive del fiume Tevere, rappresentavano il cuore pulsante della Capitale. Lo erano da un punto di vista meramente produttivo. Oggi, la loro centralità, va ricercata più sulla contemporanea presenza di luoghi destinati alla produzione di cultura. Spesso all’interno delle stesse strutture che, in un tempo non lontano, avevano dato lavoro a migliaia di romani.

Sappiamo che gli unici due collegamenti tra Marconi ed Ostiense sono rappresentati dallo storico Ponte di Ferro e dal monumentale Ponte Marconi. Se il secondo ha la funzione di collegare due aree particolarmente popolose, il primo assolveva al ruolo di congiungere le due rive del Tevere. Compito che, recentemente, è stato deputato al Ponte della Scienza, con una serie di peculiarità di cui vale la pena parlare. Intanto, a differenza delle altre due infrastrutture, il Ponte della Scienza è esclusivamente ciclopedonale. In secondo luogo, il nome stesso lo evoca, nasce con l’intento di mettere in comunicazione due quadranti sulla cui vocazione “scientifica” si era deciso di scommettere. Vanamente. Ad oggi, il Ponte della Scienza, in assenza del museo omonimo, perde gran parte della sua valenza. Inoltre, come hanno sottolineato in molti, serve davvero a poco, una volta raggiunto il quadrante Ostiense.
“Se non si incentiva la mobilità sostenibile, che comunque sull’altra riva presenta dei percorsi interessanti, il Ponte della Scienza diventa una bellissima ed inutile struttura che termina su un muro – ricorda Andrea Mocciaro, Presidente del CdQ Ostiense – Noi abbiamo proposto di fare un collegamento con la Centrale Montemartini, che ne sarebbe entusiasta. A dirla tutta, già in occasione del festival EuroCiok, si sperava che il ponte potesse essere inaugurato e fruito. Così non è stato, gettando nella disperazione i tanti operatori che nella Centrale, in quei giorni, stavano lavorando. Se si realizzasse questo collegamento poi, attraverso il ponte Spizzichino che attraversa la ferrovia, si potrebbe raggiungere la Circonvallazione Ostiense. E da lì – prosegue Mocciaro – non è distante la dorsale della Colombo. Si potrebbe creare un bel percorso ciclabile. Utilizzando i due ponti”. Ed a proposito del Ponte della Scienza, ricorda Mocciaro che “attraverso il CdQ Ostiense avevamo avanzato la richiesta ai due Municipi di intitolare la struttura a Rita Levi Montalcini. Intitolazione che speravamo potesse coincidere con la sua inaugurazione e con la data di quello che sarebbe stato il suo compleanno, il 22 aprile. Non ci siamo riusciti, ma ci proveremo di nuovo”.

Sulla riva Marconi, invece, la realizzazione del Ponte per anni ha comportato un disagio per automobilisti e non solo, con la riduzione ad una carreggiata del lungotevere Gassman. La recente riapertura, avvenuta lo scorso 22 maggio, è stata infatti salutata con soddisfazione dal Consigliere Pdl al Municipio XI Marco Palma che, nell’occasione, ha ricordato il suo valore per la cittadinanza. “L’apertura del lungotevere Gassman è un grande beneficio, atteso per troppi anni dai residenti del quartiere Marconi e la situazione di stallo che ha coinvolto la costruzione del Ponte pedonale della Scienza ha condizionato pesantemente la viabilità in questo quadrante – ha ammesso il Consigliere – È stata creata una zona a velocità controllata con un limite a 30Km/h e verrà creata un’area verde con il posizionamento di una fontanella. Abbiamo posto l’attenzione anche sulla situazione della pista ciclabile dove, anche su suggerimento di molti fruitori, abbiamo verificato l’assenza di approvvigionamento di acqua potabile”, ricorda Palma. Ed in effetti, il ritorno alla normale viabilità nel quadrante, è stata salutata da tutti come il conseguimento d’un importante risultato. Anzi, molti l’hanno vista come un’occasione di rilancio della zona. Così è stato per il Consigliere regionale de La Destra, Fabrizio Santori: “L’apertura del lungotevere Gassman potrebbe rappresentare un incentivo al rilancio del quartiere Marconi. Da tempo l’ex fabbrica Mira Lanza, che si trova proprio lì, attende di essere riqualificata. Purtroppo il progetto di trasferirvi l’Accademia di arte drammatica Silvio D’Amico non è andato in porto, per assenza di fondi pubblici. Anche per questo bisognerà provare con i capitali privati a recuperare una zona che, a seguito di varie occupazioni, è precipitata nel degrado. Il Ponte della Scienza potrebbe davvero rappresentare un trampolino di lancio per portare a compimento la riqualificazione di un’area – ha concluso Santori – che a questo deve tendere”. Anche il neo Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia (Pd), punta forte sulla riqualificazione del quadrante, che passa anche per il ripristino della viabilità e l’apertura del ponte, di cui oltre un anno fa, lo ricordiamo, c’è stata una cerimonia di inaugurazione, ma solo per il congiungimento delle due campate che lo sorreggono. “È importante aver riaperto il lungotevere per la mobilità della zona. Tuttavia il Ponte della Scienza, anche quando sarà definitivamente terminato, non collegherà nulla: la parte al di là del Tevere, infatti, deve essere ancora realizzata – ricorda Veloccia, in riferimento alla riva Ostiense ed al Museo della Scienza – Siamo in una fase di assoluto ritardo. Dopodiché va rilanciato tutto il quadrante. Il Teatro India ha una ristrutturazione ferma da quasi un anno, il parco Papareschi non è ancora stato realizzato e la pista ciclabile versa nello stato in cui si trova. Marconi era un quadrante che stava diventando un’importante cerniera tra Roma Tre, Testaccio ed Ostiense. Purtroppo, dopo le ultime esperienze di malgoverno centrale, è stato riportato ad una condizione che, sinceramente, credevamo d’aver lasciato alle spalle”. Ma così non è stato. Sembra ci sia ancora molto lavoro da svolgere nel quadrante Marconi-Ostiense.

Fabio Grilli

(tratto dal n. 106 di Urlo: la scena di Roma sud, giugno 2013)