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Viaggio nel Municipio XI alla ricerca del “green”

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Mentre a Marconi nasce un parco, al Trullo si demolisce un bocciofilo per farne un’area verde. Ma si attendono ancora novità per il Parco Papareschi

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Tratto da Urlo n.123 marzo 2015

MARCONI-TRULLO – Nel Municipio XI nascono, e nasceranno, nuove aree verdi. Punti di aggregazione importanti per i quartieri, giardini, parchi e spazi attrezzati per i bambini sono una risorsa molto importante per il territorio. Una priorità, secondo il Presidente del Municipio XI, Maurizio Veloccia. E un’area verde è sorta qualche settimana fa nel quartiere Marconi, una zona che manca di spazi di aggregazione e che, come si sa, subirà in futuro moltissime variazioni urbanistiche. Si tratta di un parco giochi attrezzato di fronte al Ponte della Scienza, su Lungotevere Gassman, comprensivo di giochi per bambini. Un bel risultato per Veloccia: “L’apertura del parco antistante il Ponte della Scienza fa parte del piano di interventi sollecitati dal Municipio nel quartiere Marconi, per migliorare la qualità degli spazi e della vita di questo territorio. Il giardino è recintato, ha un’area giochi, è dotato di illuminazione e impianto di irrigazione. Il quartiere Marconi è strutturalmente carente di aree verdi, malgrado presenti una densità abitativa tra le più alte di Roma: per questo motivo riteniamo importantissimo ripristinare e recuperare gli spazi esistenti e restituirli alla comunità. Come fatto, ad esempio, con il giardino di via Blaserna, che abbiamo completato ed aperto lo scorso anno e che oggi è un punto di ritrovo per gli abitanti del quartiere”. Sicuramente opere importanti, boccate d’ossigeno per un quartiere ingrigitosi nel tempo. Anche Marco Palma, Consigliere Fi al Municipio XI, è concorde, anche se ritiene che potrebbe essere fatto decisamente di più: “Il nuovo giardino su Lungotevere Gassman è un’opera importante per il quadrante, ma è roba da minimo sindacale. Il quartiere attende con grande trepidazione la definizione dell’ex area industriale Papareschi, oggetto di occupazione sistematica, di degrado, con una inevitabile ricaduta negativa sul quadrante, sia in termini di ricettività alberghiera che residenziale, oltre che di una diminuzione delle realtà commerciali e culturali”. Il Parco Papareschi, previsto sull’omonimo tratto di Tevere, è un’area dove erano inizialmente previsti due ettari di verde, che avrebbe dovuto ospitare uno studentato da 600 posti, e l’Accademia teatrale della Silvio D’Amico nell’area dell’ex Miralanza, che nel tempo ha subito incendi, occupazioni e degrado. La zona attende di essere riqualificata e in essere c’è un progetto fatto di piccoli appezzamenti di terreno, aranceti, roseti, laghi e fontane, che sarebbero molto difficili da mantenere. I cittadini hanno così chiesto un processo partecipativo per variarne alcuni tratti, ma per il momento ancora tutto resta fermo. “La parte partecipativa per la realizzazione del Parco Papareschi – ha continuato Palma – è strettamente connessa con l’edificazione della Casa dello studente (in base a come e dove verrà fatto lo studentato, infatti, il parco prenderà una forma precisa, ndr). Altro discorso è quello per l’utilizzo dei plessi esistenti, che tra un affidamento e una mancata gestione, oggi palesano diverse situazioni e rischio di crolli, per non parlare degli incendi avvenuti in passato”. Secondo il Consigliere di Fi l’unico modo per agire efficacemente è che “gli spazi verdi a Marconi vedano un’interazione tra Regione e Amministrazione comunale e municipale. Sarebbe opportuno avviare un tavolo interistituzionale affinché chi oggi ha responsabilità di governo realizzi e raggiunga questo ambizioso obiettivo della gestione comunale di questi spazi, con la vocazione ad attività di pubblica utilità ed interesse”. 

Molto lavoro c’è quindi ancora da svolgere, in attesa ci godiamo un piccolo risultato raggiunto. Mentre un altro sembra profilarsi in un’altra zona del Municipio XI, al Trullo. A via Ventimiglia sussisteva un circolo bocciofilo che è attualmente in fase di demolizione per via del tetto di eternit, pericoloso per i cittadini secondo analisi. Il progetto è quello di realizzare al suo posto un’area verde. “Il capannone di via Ventimiglia, che ha ospitato per un periodo di tempo un bocciofilo – ha dichiarato Veloccia – da molti anni versava in uno stato di abbandono, pericoloso per la salute dei cittadini, così come è risultato da analisi eseguite da una ditta specializzata, che hanno confermato inequivocabilmente la presenza di amianto. La struttura, quindi, per le abitazioni limitrofe comportava, oltre che la limitazione della visuale, il rilascio di polveri sottili che si depositavano sui davanzali. La sistemazione dell’area – ha continuato il Presidente – era una promessa che avevamo fatto: il Trullo merita un futuro di riqualificazione e di spazi pubblici decorosi. E il progetto di realizzare un campo sportivo e un’area verde rientra nell’ottica di dotare questo quartiere di un luogo di aggregazione, di un giardino, una parte con i giochi per i bambini e uno spazio attrezzato per lo sport, considerando che ne è quasi privo”.
Sicuramente bisognava abbattere una struttura pericolosa, ma cosa farne dell’area? Secondo Marco Palma “il progetto è prevaricante nei confronti di alcune generazioni” perché il capannone ospitava un bocciofilo, quindi un’attività e un luogo di aggregazione soprattutto per anziani, mentre pensare solamente ad un parco significa interessarsi esclusivamente a bambini e famiglie: “L’abbattimento con bonifica dell’amianto era la cosa necessaria – prosegue Palma – ma non prevedere nel nuovo progetto un’opportunità inclusiva anche per gli amanti delle bocce, a mio parere, è un’assurdità. Peraltro l’idea di un parco giochi per bambini dovrà passare l’attività di monitoraggio di natura igienico-sanitaria per i tralicci dell’alta tensione presenti storicamente al Trullo. E su questa vicenda ho presentato una richiesta di report all’Arpa Lazio e alla Asl Rm D, poiché la salute pubblica non può essere garantita neanche dal Municipio”. Secondo Palma, poi, è importante valorizzare gli spazi già esistenti e per questo presenterà “al Dipartimento Sport, al Municipio e alla Federazione Bocce, la necessità di vedere messo in funzione l’impianto di Vigna Pia e di valorizzare quelli presenti sull’intero quadrante del Municipio, creando una rete all’interno degli stessi con iniziative aggregative”.
Intanto sulla sicurezza, per ciò che riguarda i tralicci dell’alta tensione presenti al Trullo, Veloccia rassicura: “Ovviamente tutto avverrà nel rispetto delle normative e in piena sicurezza, mentre, per quanto riguarda il gioco delle bocce, è presente un bocciofilo a poche centinaia di metri da quella struttura, che ricordiamo, era abbandonata da anni”.

Serena Savelli