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Viale Newton: l’insediamento abusivo desta preoccupazione

Necessario un intervento: al vaglio del Municipio XI le soluzioni. Intanto da Fdi arriva l’esposto

Tratto da Urlo n.151 novembre 2017

PORTUENSE – Si torna a parlare dell’accampamento abusivo di viale Newton, dove lo scorso marzo, in seguito a un incendio che si era originato tra le baracche, un uomo aveva perso la vita. Nonostante questo il campo è ancora lì. A chiedere delle risposte, oltre ai cittadini, è oggi il Consigliere regionale Fabrizio Santori (Fdi), che ha presentato un esposto perché “si possa intervenire in maniera definitiva su questa situazione non più tollerabile”.

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L’ESPOSTO – “Transitando sulle complanari della via Portuense che portano a viale Newton il campo è ben visibile. In quel punto transitano migliaia di persone, in macchina e a piedi, ogni giorno e sono molte le segnalazioni che riceviamo in merito. L’accampamento è presente da molto tempo e, seppur lentamente, cresce: non è un bel biglietto da visita”, commenta Santori. Chi vi abita, seguita il Consigliere, vive in condizioni ai limiti della sopravvivenza, in mezzo alla polvere, e i rischi diventeranno maggiori con l’arrivo della stagione invernale, “quando i nomadi che ci vivono inizieranno a far uso di bombole per scaldarsi. Tutto questo, oltre che insicuro, è incivile e degradante”. La questione deve essere presa di petto, per questo Santori ha deciso di presentare l’esposto al Prefetto e al Sindaco, per denunciare la questione, e informare chi “non vuole prendere in mano la situazione, o che fa finta che la responsabilità non sia sua, giocando a scarica barile. Abbiamo scritto anche a entrambi i Municipi (XI e XII, l’accampamento infatti si trova al confine tra i due, ndr) e ad ambedue i comandi di Polizia”. Al momento in cui scriviamo nessuna risposta ufficiale al documento è arrivata. “Ci aspettiamo risposte in tempi brevi e che non siano le solite rassicurazioni di interventi, che poi non si avverano, o di azioni in seguito alle quali, dopo poco tempo, la criticità si viene a ricreare. Va fatto un intervento strutturale, con sgomberi continui o anche recintando la zona, pensando a una destinazione legale dell’area, sfruttandola per iniziative utili al territorio, per evitare rioccupazioni”, afferma Santori, il quale solleva poi un’altra tematica strettamente correlata con la presenza del campo: “Come si sostengono i suoi abitanti? Sicuramente anche facendo accattonaggio, in particolare su via Portuense, viale dei Colli Portuensi e viale Newton. La situazione è diventata insostenibile”.

Il MUNICIPIO XII – Silvia Crescimanno ha precisato che il campo si trova interamente all’interno del territorio del Municipio XI, e quindi per questo la sua gestione non sarebbe di competenza della sua Giunta: “Il campo abusivo di viale Newton è una problematica nota, sotto gli occhi di tutti, che è stata già segnalata. L’area è afferente e di competenza del Municipio XI e questo è stato appurato in molte occasioni e con certezza. Per questo non è possibile intervenire, né sarebbe corretto. So che la Giunta competente sta lavorando sulla situazione”.

IL MUNICIPIO XI – Le informazioni fornite dalla Presidente Crescimanno sono state confermate da Giacomo Giujusa, Assessore all’Ambiente del Municipio XI: “L’accampamento si trova all’interno di uno svincolo stradale di grande viabilità. È un’area verde di competenza comunale, in ogni caso insiste all’interno del territorio del Municipio XI”. L’Assessore ha poi assicurato che la questione è già sul tavolo del Municipio: “Ce ne stiamo occupando da diversi mesi, abbiamo preso in carico la problematica con tutta la complessità che contraddistingue il caso”. Uno o più sgomberi fini a sé stessi, però, non aiuterebbero a risolvere il problema, secondo Giujusa: “In passato sono stati usati tanti soldi pubblici per la pulizia delle aree, il problema è che queste, dopo poco tempo, vengono rioccupate. È necessario piuttosto dare una destinazione ai luoghi colpiti da questo problema per preservarli da nuove occupazioni”. Così è stato fatto a Corviale, ad esempio, ci racconta l’Assessore, vicino al centro commerciale. “Abbiamo inoltre già fatto liberare delle zone nell’area limitrofa al Cimitero della Parrocchietta (dall’altro versante di viale Newton, vicino al McDonald’s, ndr); per queste è prevista una riprogettazione del verde – ha aggiunto l’Assessore – Su viale Newton, invece, stiamo ancora lavorando e a breve si vedranno gli effetti”, conclude Giujusa, che assicura il massimo impegno del Municipio nell’affrontare la situazione per trovare una soluzione per una futura destinazione dell’area in tempi rapidi.

LE ACCUSE – Molto dure le parole dell’ex Presidente del Municipio, Cristina Maltese (Pd), che ha parlato di come la situazione era gestita e affrontata durante la passata Giunta: “Ogni settimana si teneva un briefing con il comandante dei Vigili e i PICS (unità dei Vigili Urbani in coordinamento con Ama) e la pulizia di quell’area era pianificata e avveniva ogni 20 giorni. Se non si agisce in questo modo, essendo quella una situazione che favorisce la nascita di quel genere di accampamento, il campo si ricrea”. La Consigliera dem ha poi ricordato l’operato della precedente Giunta a contrasto di questo genere di fenomeni, con interventi “a viale Newton, nella Valle dei Casali e a Villa Pamphilj. Erano questi i punti nevralgici che periodicamente venivano sgomberati”. In merito alla posizione assunta dalla Crescimanno, la Maltese ha parlato di scarica barile: “I PICS sono delle squadre comunali e la pianificazione dell’intervento avviene su richiesta di chi si prende carico della situazione. Si interviene al livello cittadino perché la Polizia Municipale fa capo al comando capitolino. Non si deve parlare di competenze, vanno risolti i problemi. C’è un rimpallo di responsabilità: questa è comunque del Comune di Roma, i Municipi ne fanno parte e quindi possono chiedere l’intervento delle sue squadre. Noi lo facevamo e queste ultime, coordinate dal Comando dei Vigili Urbani, del Municipio XI e XII, intervenivano. Se il Municipio XII e la Presidente Crescimanno non si fanno cura della situazione, chi ne fa le spese sono i cittadini. La verità è che quella della competenza è una scusa, il M5S non è capace di intervenire, coordinare e richiedere gli interventi”.

Anna Paola Tortora