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Ex Residence Bravetta: dopo anni, inizia la demolizione degli scheletri

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L’operazione avvia la riqualificazione dell’area e la valorizzazione del quadrante

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Tratto da Urlo n.133 marzo 2016

BRAVETTA – A febbraio qualcosa ha smosso il silenzio assordante che ha avvolto l’ex Residence Roma per anni. Il rumore è stato quello dei lavori per l’abbattimento della prima delle cinque palazzine, in previsione della riqualificazione dell’area. Ne abbiamo parlato con Barbara Mezzaroma, Amministratore Delegato e Presidente di ImpreMe, maggiore azionista del Gruppo Mezzaroma, la società proprietaria e costruttrice del nuovo complesso residenziale, denominato “Le Corti Romane”. Il Residence venne realizzato proprio dal Gruppo Mezzaroma tra gli anni ’70 e ’80. Quando la società tornò in possesso dell’immobile (all’inizio degli anni 2000, in seguito a vari passaggi di proprietà), esso versava nel degrado e gli episodi di delinquenza erano all’ordine del giorno; nel 2007 le palazzine vennero quindi sgomberate e le pareti abbattute per scongiurare altre occupazioni abusive. “Siamo rientrati nella piena gestione dell’immobile nel 2008”, dice Barbara Mezzaroma. Intanto, sempre nel 2007, il Comune di Roma aveva accordato alla proprietà un cambio di destinazione d’uso (da “non residenziale” a “residenziale”) per la realizzazione, al posto del Residence, di appartamenti destinati alla vendita. I dettagli del nuovo progetto sono stati resi noti solo alla fine del 2014 e le opere di demolizione sono iniziate all’inizio del mese di febbraio di quest’anno. La Mezzaroma, nel commentare, ha definito l’iter burocratico, seguito alla delibera del 2007, “un percorso ad ostacoli: la chiusura del processo con l’ultima autorizzazione che ci ha permesso di iniziare la demolizione è arrivata a dicembre 2015. Gli anni sono trascorsi senza che potessimo iniziare i lavori e ciò ha portato un danno enorme alla società”.

Abbiamo dunque chiesto alla proprietà quali siano, oggi, le tempistiche previste: “Entro un mese e mezzo il primo edificio verrà smantellato. Serviranno poi dai 6 ai 9 mesi per le altre palazzine. Avremmo potuto farlo in tempi più brevi ma avrebbe avuto effetti non sostenibili dal territorio”. In merito alla ricostruzione, la Mezzaroma ha aggiunto: “Per l’edificio B (il primo) abbiamo le autorizzazioni paesaggistiche, abbiamo richiesto il permesso a costruire che contiamo di avere in tempi brevi. Spero che i lavori possano iniziare tra un paio di mesi. Dureranno dai 24 ai 28 mesi. Si procederà nel frattempo con l’abbattimento degli altri edifici e, ottenute le autorizzazioni, con le ricostruzioni, che avverranno contestualmente alle demolizioni. Spero si possa iniziare le altre palazzine tra 14 mesi”. Il cronoprogramma, quindi, “prevede il completamento del complesso edilizio nell’arco di 4 anni”. Per l’intervento urbanistico sono stati versati “oneri per circa 4,3 mln di euro di contributo straordinario, ai quali si sommeranno altri 2,4 mln a breve. A questi vanno aggiunti circa 9 mln di opere di urbanizzazione”. Tra questi ultimi sono inserite le opere a scomputo (un asilo, una scuola per l’infanzia e la piazza belvedere). Opere che, ci dice la Mezzaroma, verranno effettuate di pari passo con le edificazioni e il rilascio dei permessi a costruire: “Realizzata una parte di cubatura, che ci permetterà di organizzare il cantiere, si partirà con le opere secondarie, tra cui quelle a scomputo, previo il rilascio dei permessi e la conclusione delle opere di urbanizzazione primaria”, per le quali i lavori sono iniziati alla fine dello scorso anno. Le due scuole saranno costruite al bordo della Valle dei Casali e non nei piani piloty delle palazzine. A chiedere questa modifica al progetto era stato il Municipio e le indicazioni sono state accolte in fase di approvazione del Piano d’Assetto della Valle dei Casali.

Sono molti gli interventi sul quadrante previsti dal Municipio XII, collegati alla riqualificazione dell’ex Residence: “Un’ampia porzione della Valle – dice la Presidente Cristina Maltese – sarà resa fruibile con la creazione di un parco attrezzato che nascerà grazie all’unione di 8 ettari di terreno di proprietà della Città Metropolitana (con la quale stiamo discutendo in un tavolo), di una porzione di terreno ceduta dall’Hotel e un’altra area di territorio verde concessa dal Residence. Un miraggio per la cittadinanza che fino ad ora non ha potuto usufruire di un bene verde così importante. Tutti gli oneri derivanti dall’intervento urbanistico verranno investiti sul quadrante”, ci dice la Maltese, che seguita: “Dentro il Buon Pastore verrà riportata la scuola media e al suo interno nascerà anche una biblioteca”. Tre gli ingressi alla Valle previsti, ci dice l’Assessore ai Lavori Pubblici municipale, Raffaele Scamardì: “Uno da piazza Biagio Pace, (via Zoega); l’altro dalla strada ‘delle due colonne’ a largo Daga, per la quale sono previsti la riqualificazione del portale e della strada e l’abbattimento del muro che la divide dal Ministero”. Terzo punto d’accesso, ci dice Scamardì, sarà tra l’ex Residence e il Buon Pastore (entrata supermercato, ndr): “Lì, in dialogo con la Città Metropolitana, proprietaria dell’area, si dovrà creare uno slargo, abbattendo il muro che separa la via dal complesso, per mettere in dialogo Bravetta con la nuova piazza belvedere e con i servizi pubblici che verranno predisposti (scuole e biblioteca)”. Non solo: “Su via di Bravetta verrà migliorata la viabilità. Per quanto riguarda l’incrocio via di Bravetta/via Silvestri/via della Consolata, stiamo studiando, in collaborazione dell’Assessore alla Mobilità Munini, le soluzioni migliori mettendo a punto degli studi di fattibilità per verificare se sia possibile sostituire il semaforo con una rotatoria”.

“Sono anni che l’ex Residence attende una riqualificazione”, ha detto Daniele Diaco, Consigliere municipale per il M5S: “Ma non vorremmo che dietro la promessa di un progetto di recupero si nasconda una speculazione edilizia. Il quadrante ha urgente bisogno di servizi ma non di altro cemento che continuerà a soffocare la Valle dei Casali, già provata da interventi urbanistici altamente impattanti (come l’albergo) e da una viabilità già congestionata”.

Sulla questione si è espresso anche Fabrizio Santori, Consigliere regionale per Fratelli d’Italia: “Bene per l’inizio del processo di riqualificazione sul quale vigileremo. La Valle è un patrimonio che deve essere reso fruibile, a prescindere dagli interventi urbanistici. Ci preoccupa lo spostamento dei servizi (asilo e scuola) all’esterno delle strutture che, per quanto comprensibile, aumenta le cubature esterne, prima non previste. In merito ai tre accessi, l’unico collegato al Residence è quello su via di Bravetta, gli altri due sono collegati all’albergo”. Importante vigilare sui mutamenti ai quali andrà incontro il quartiere in questa delicata fase, sostiene Marco Giudici, Consigliere municipale per Fratelli d’Italia, che ha detto: “Bisogna garantire la partecipazione della popolazione ai cambiamenti del territorio. La riqualificazione dell’ex Residence infatti porterà sicuramente dei benefici, ma richiederà anche sacrifici perché aumenterà il carico urbanistico sul quadrante”.

Anna Paola Tortora