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Malagrotta: interrogativi sulle scorie e risposte dal Comune

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Malagrotta, Ortu: “Le scorie del gassificatore dove finiscono?” De Priamo: “Da sinistra solo critiche sterili”.

“Mentre Comune e Regione sembrano fare a gara a chi dice per primo e con più nettezza che la discarica di Malagrotta non chiuderà e che è necessario costruire nuovi inceneritori, ci chiediamo insieme ai cittadini: dove sono finite le promesse delle varie campagne elettorali sulla chiusura della discarica? Dove finiscono, a prosposito dell’ inceneritore di Malagrotta, le scorie altamente inquinanti che quel “mostro” produce? Sono forse ammassate su una collina ben visibile, interna al perimetro della discarica stessa?
Lo dichiara Massimiliano Ortu Vice Presidente del Consiglio e capogruppo di Rifondazione Comunista del Municipio Roma XVI.
“I Comitati di zona hanno notato, infatti, che in questi ultimi periodi continuano ad essere accumulati ingenti quantitativi di materiale, non si sa se inerte, che hanno, peraltro, raggiunto un volume cospicuo che non si può non notare. La preoccupazione della cittadinanza è ormai a livelli intollerabili. Siamo messi peggio dei tempi di Veltroni e Marrazzo. Alemanno è da due anni che tace, la Polverini nomina assessori che reclamano nuovi inceneritori come quello di Malagrotta: siamo caduti dalla padella alla brace”

Andrea De Priamo, presidente della commissione Ambiente del Comune di Roma, interviene sulla questione: “Ancora una volta dal centrosinistra piovono critiche, fuori tempo e fuori luogo, su un problema mai realmente affrontato dalle passate amministrazioni come quello dei rifiuti nella nostra città ma nessuna proposta concreta.
Appare complesso immaginare la soluzione di questo problema prevedendo nuove discariche nel Comune di Roma, perché l’unica zona praticabile sarebbe a ridosso della stessa Malagrotta, scelta che proverebbe nuovamente i cittadini della Valle Galeria .
È importante continuare a lavorare con valutazioni tecniche e concertate, allo scopo di ottimizzare un servizio che interessa non solo i romani ma anche tutti coloro che quotidianamente arrivano nella nostra città.
Per dare certezza ai cittadini e ai residenti della zona, poi, è necessario pensare a un crono programma certo per la definitiva chiusura di Malagrotta. È evidente, infatti, che la chiusura della discarica potrà avvenire solo in seguito dell’allestimento del nuovo sito. Una scelta fondamentale  su cui la Regione Lazio deve garantire il coinvolgimento di tutta la Provincia di Roma, vista la necessità di trattare il tema in una prospettiva di area vasta.
Personalmente ritengo importante rivedere il piano rifiuti proposto dall’ex giunta Marrazzo, individuando le reali esigenze dei territori e verificando attentamente l’impiantistica esistente, partendo dal necessario investimento su differenziata e relativi impianti di trattamento”.

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