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Monteverde: la Scuola Crispi resta chiusa in attesa della rimozione dell’amianto

Il rifiuto speciale doveva essere rimosso entro il 25 settembre, intanto i genitori chiedono spiegazioni

MONTEVERDE – È rimasta chiusa questa mattina la Scuola Crispi nel quartiere di Monteverde. Molti i disagi per studenti e genitori che non erano stati tempestivamente avvisati della decisione. Il motivo della chiusura è la presenza di amianto incapsulato (proveniente da vecchi cassoni per l’acqua ormai dismessi) che è stato posizionato nel cortile dell’istituto. Già dallo scorso 11 settembre gli uffici tecnici del Municipio XII avevano interdetto l’utilizzo del cortile agli studenti, proprio a causa del materiale stoccato.

L’AMIANTO – “Lo scorso 20 settembre la giunta municipale si è resa conto del conto del problema e, come spesso accade da quando la città è governata dal M5S, è partito lo scaricabarile accusando la Regione Lazio della mancata erogazione dei contributi previsti della DGR 42/2015, relativa al recupero e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici, in favore di Roma Capitale”, ha spiegato il consigliere Pd Lorenzo Marinone, in relazione alla comunicazione della Presidente Silvia Crescimanno. La minisindaca infatti, il 20 settembre scorso, parlava della vicenda attraverso il suo profilo Facebook: “Il Municipio è in attesa dello sblocco dei finanziamenti regionali per poter procedere alla rimozione dello stesso – scriveva – Fintanto che la Regione Lazio, già da noi sollecitata più volte, non provvederà a sbloccare i suddetti fondi, la fruizione del cortile non sarà consentita al fine di garantire la sicurezza degli alunni”. Una situazione che sembra essere stata smentita, così come ricordato dal consigliere Marinone: “Immediata la smentita dell’assessore al bilancio della Regione Lazio Alessandra Sartore che con la nota con prot. 0475668 ha declinato ogni responsabilità sulla liquidazione dei fondi nei tempi previsti”.

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LA CHIUSURA – Nella giornata di sabato la ditta incaricata di rimuovere l’amianto non ha potuto effettuare questo lavoro, in quanto si è recata presso l’istituto con un mezzo troppo grande rispetto al cancello d’ingresso. Per questo motivo il materiale è stato provvisoriamente spostato sul tetto. A quanto apprendiamo la decisione della chiusura sarebbe arrivata nella serata di ieri, quando l’assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XII, Valerio Andronico, avrebbe inviato alla scuola una direttiva urgente di sospensione dell’attività didattica. L’opposizione ha avuto al notizia nella mattinata di oggi, durante la seduta della Commissione Trasparenza: “La decisione – prosegue Marinone – è sopraggiunta perché la Asl aveva già intimato alla ditta che aveva compiuto i lavori all’interno della scuola di rimuovere il materiale che, ricordiamolo, è un “rifiuto speciale potenzialmente cancerogeno” entro e non oltre il 25 settembre”.

LeMa