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Monteverde: scuola al gelo, la caldaia è rotta e andrà sostituita

Pronte le denunce dei genitori per il mancato controllo dell'impianto

MONTEVERDE – Sono gli esponenti leghisti Fabrizio Santori e Giovanni Picone a rendere nota questa vicenda attraverso una nota stampa che da voce agli indignati genitori della scuola elementare Rio De Janeiro nel quartiere di Monteverde. Sono 150 i bambini che da circa 10 giorni sono costretti a stare in classe con il cappotto dato che l’impianto di riscaldamento dell’istituto non funziona.

LA DENUNCIA – “L’impianto di riscaldamento non è mai entrato in funzione e solo da pochi giorni è stata certificata l’impossibilità di far partire la caldaia, che dovrà essere totalmente sostituita – hanno commentato Santori e Picone – Dal Municipio XII e dal Comune di Roma chiedono tempo mentre però si contano già i danni: tra giorni di scuola saltati che hanno costretto i genitori a prendere dei giorni di ferie e bambini con febbri e raffreddori. Le famiglie dunque sono pronte a denunciare l’amministrazione per via di un inesistente monitoraggio preventivo delle caldaie e dei successivi ritardi nell’intervento di riparazione dei mezzi caloriferi”.

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I CONTROLLI – Al momento, oltre a voler far ripartire al più presto il riscaldamento, si cerca anche di capire quale siano i motivi che hanno portato ad un intervento in emergenza, soprattutto quando l’autunno è stato particolarmente lungo e mite: “Ci chiediamo i motivi per cui nonostante le segnalazioni della scuola anche nei mesi scorsi, non si sia presa coscienza in tempo utile che la caldaia presentava problematiche molto gravi – domandano gli esponenti leghisti – Grida vendetta il fatto che forse già dall’ultimo intervento di maggio si era attestato un serio malfunzionamento ma poi, complice anche l’affidamento del nuovo appalto di gestione, nulla era stato programmato. Su questo andremo a fondo per capire le responsabilità perché l’inverno ha tardato e c’era tutto il tempo per fare le opportune verifiche degli impianti mentre si atteso solo ed esclusivamente l’intervento in emergenza che di solito comporta delle problematiche che stanno pagando i bambini sulla loro pelle – concludono Santori e Picone – Ora si faccia l’impossibile per garantire una rapida sostituzione per rendere finalmente vivibile questa scuola”.

Red