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Municipio XII: Sit-in e interrogazioni contro la tendopoli di via Ramazzini

cri ramazzini

Cresce l’attenzione sul centro di accoglienza temporanea nella sede CRI di Monteverde

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LA TENDOPOLI DI VIA RAMAZZINI – Proseguono le polemiche e le mobilitazioni contro la tendopoli per l’accoglienza temporanea dei migranti richiedenti asilo sorta all’interno degli spazi della Croce Rossa Italiana in via Ramazzini nel quartiere di Monteverde. Come già ricordato nei giorni scorsi la struttura accoglierà contemporaneamente fino ad un massimo di 150 persone, migranti provenienti direttamente dagli sbarchi in corso sulle coste italiane.

IL SIT-IN DI FDI – Il 9 luglio una delegazione di FdI ha organizzato un sit-in nei pressi della struttura per manifestare contro la realizzazione della tendopoli. A parlare in una nota sono Federico Rocca e Ugo Cassone, assieme al capogruppo del vicino Municipio XI, Valerio Garipoli: “Ad oggi non si conosco i numeri esatti delle persone ospitate così come i tempi di permanenza, ufficiosamente è stato detto che la struttura è temporanea ma a questo punto non si capisce perchè stanno allestendo altre tende in una seconda area sempre in Via Ramazzini. Evidentemente sono previsti altri arrivi e qualcuno ha deciso che la struttura della CRI diventerà un grande centro di accoglienza”. Per gli esponenti di FdI la scelta di quest’area andrebbe ad incidere pesantemente su un quadrante già vessato da altre criticità: “Nelle vicinanze ci sono gli ospedali San Camillo e Spallanzani, una clinica privata, la fondazione Villa Maraini che si occupa del recupero dei tossicodipendenti e il Forlanini abbandonato, già teatro di occupazioni e adibito a dormitorio per senza fissa dimora e sbandati vari. La tendopoli è la ciliegina sulla torta in un quartiere che già vive tanti disagi”. Intanto arriva notizia che Fabio Rampelli, capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati, ha presentato un’interrogazione al Ministro, mentre atti simili sarebbero pronti anche per i parlamentini dei municipi XI e XII.

L’INTERROGAZIONE IN REGIONE LAZIO – Anche sul fronte regionale arriva un’interrogazione, questa volta è Fabrizio Santori (FdI) ad interpellare Nicola Zingaretti: “Rischi igienico sanitari, sicurezza e controlli totalmente assenti per chi entra ed esce dalla tendopoli per gli immigrati allestita all’interno degli spazi della Croce Rossa – scrive Santori – Basta bugie e finto buonismo, anche la CRI è entrata a pieno regime nella gestione degli immigrati e nonostante le rassicurazioni iniziali già sembrerebbe pronta ad allestire una seconda tendopoli in uno spazio adiacente a quello già occupato da 150 immigrati. A pieno regime si arriveranno ad ospitare oltre 350 immigrati nel pieno centro cittadino di questo quadrante della città di Roma e tutto ciò è inaccettabile”.

DAL MUNICIPIO XII – Nei giorni scorsi la presidente del Municipio XII, Silvia Crescimanno, ha cercato di ricostruire la vicenda, in modo da dare risposte precise alle tantissime richieste di chiarimenti pervenute sulla sua scrivania: “Ricostruendo tutta la vicenda, abbiamo scoperto che tale operazione, scaturisce da un bando del giugno 2016 della Prefettura (Ufficio Territoriale del Governo di Roma) che ha lanciato la proposta di realizzare un centro per l’accoglienza temporanea per cittadini stranieri richiedenti protezione. Questo bando è stato vinto dalla Croce Rossa Italiana”. In merito alla grandezza della struttura e alle tempistiche di permanenza, la Presidente ha poi aggiunto: “Comprese le 8 grandi tende li collocate, potrà ospitare al massimo 150 persone per una prima assistenza di qualche giorno, poi verranno ricollocati in altri centri veri e propri”. Dal Municipio assicurano che per tutta la durata della vicenda si manterranno aperti canali preferenziali con i gestori del centro “anche con visite ad hoc, come osservatore per conto dei cittadini del Municipio, che hanno il diritto di sapere cosa avviene nel centro, in modo che si possa dare questa prima accoglienza senza disagi per la cittadinanza”.

LA NECESSARIA COORDINAZIONE – Silvia Crescimanno ha poi ricordato come sul territorio del Municipio XII già esistano altre esperienze di assistenza all’interno del progetto SPRAR: “Che non hanno provocato alcun problema sul territorio. Ci pare però importante sottolineare come la duplicazione non coordinata di interventi (peraltro affidati a soggetti diversi) non rappresenti una scelta valida per efficienza e buona governance che invece richiederebbe”.

LeMa

(Foto CRI)