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Municipio XII, tra rifiuti a vista e cassonetti bruciati

Mentre tutta Roma è in emergenza rifiuti, i piromani colpiscono ancora

Tratto da Urlo n.164 Gennaio 2019

MONTEVERDE – Finite le feste natalizie, torniamo a parlare di rifiuti con uno sguardo particolare al Municipio XII. La presenza di cassonetti che strabordano di sacchetti della spazzatura è evidente a tutti. In più nell’ultimo periodo sembrerebbe esserci stata una recrudescenza di atti vandalici ai danni di contenitori di rifiuti dati alle fiamme. Sebbene una nota dell’Ama non annoveri il Municipio XII tra i più colpiti di Roma, Monteverde (in particolare la zona di viale dei Colli Portuensi) nell’ultimo anno è stato teatro di moltissimi episodi di questo genere. Recentemente sono stati dati alle fiamme i cassonetti in via F. Palasciano. Sono bruciati anche i secchioni all’angolo tra viale dei Colli Portuensi e via R. Alessandri (nel rogo è stata coinvolta una macchina). Questi ultimi erano già stati sostituiti dopo un incendio avvenuto nei mesi scorsi. In contemporanea la stessa notte sono stati incendiati i cassonetti dall’altro lato della strada. Un altro episodio a fine dicembre ha interessato via di Monreale; anche in questo caso una macchina è stata bruciata.

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GLI INCENDI NELLA CAPITALE – Quello degli incendi ai danni dei cassonetti è un problema che riguarda tutta Roma e ne ha parlato il Consigliere comunale Daniele Diaco (M5S): “Anche nei giorni di festa c’è stato chi ha deciso di dare alle fiamme i cassonetti, arrecando un grave danno economico e logistico alla città”. Diaco ha poi parlato di numeri: “A Roma tra il 2016 e il 2018 i cassonetti andati a fuoco sono stati 590, pari a 295 all’anno, quasi lo stesso numero di quelli incendiati negli otto anni precedenti”. Solo la notte di Capodanno sono stati 50 i contenitori stradali dati alle fiamme, riporta una nota di Ama, che seguita: “Squadre dedicate provvederanno al più presto a sostituire i cassonetti bruciati. In attesa del posizionamento di contenitori nuovi, il personale delle zone coinvolte è allertato e Ama programmerà servizi mirati per evitare disagi ai cittadini”. “Gli incendi ai danni di strutture e attrezzature al servizio della raccolta dei rifiuti – ha detto nell’occasione il Presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani – costituiscono un fenomeno estremamente grave e dannoso per l’intera collettività, che stiamo cercando di contrastare in tutti i modi, d’intesa con l’amministrazione di Roma Capitale”. Sono “atti di vandalismo, gratuiti e irresponsabili, che oltre a mettere a rischio la sicurezza del personale Ama, arrecano un danno economico e logistico ai romani, per cui assicuriamo la nostra più totale collaborazione alle Autorità di vigilanza e controllo”.

I RIFIUTI – Ma il degrado per le strade è dato anche dall’enorme quantità di rifiuti non ritirati che spesso invadono i marciapiedi. Ne abbiamo parlato con Valeria Allegro, Assessore all’Ambiente del Municipio XII: “L’incendio del TMB Salario, un atto doloso per cui oggi il sito è sotto sequestro, ha comportato delle enormi difficoltà in tutta Roma dove sono in funzione oggi tre impianti su quattro”. Preso atto di questo però, quali sono le strategie che verranno messe in campo per affrontare la situazione? “La gestione del ciclo integrato di rifiuti non spetta ai Municipi. Nonostante questo svolgiamo costantemente sopralluoghi e inviamo segnalazioni”. Per poter gestire la situazione “si devono fare siti di trasferenza nei vari quadranti dei Municipi, come è avvenuto a Ponte Malnome, dove i rifiuti vengono depositati per poi essere raccolti e trasportati fuori dalla Regione”. Il problema però è ampio: “Il ciclo di gestione dei rifiuti, romano e laziale, non è chiuso, ci sono delle criticità. Nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe verificato l’incendio del TMB Salario. Per cercare di affrontare il problema sono al lavoro cabine di regia che coinvolgono Comune, Regione e Ministero, indipendentemente dal colore politico si deve affrontare la situazione”. In merito alla recrudescenza degli atti vandalici, con particolare riferimento a via F. Palasciano, l’Assessore ha detto: “Si tratta di una strada a noi tristemente nota. Il luogo dove si trovano i cassonetti che hanno preso fuoco è spesso utilizzato per abbandonare rifiuti ingombranti. Gli incendi creano disagi perché più cassonetti vengono bruciati più avremo difficoltà a richiederne di nuovi. Si tratta di un costo che si ripercuote poi sull’intera comunità. Abbiamo chiesto controlli più adeguati alle Forze dell’Ordine. Il tema è delicato: gli incendi possono mettere a repentaglio la sicurezza e l’incolumità dei cittadini”.

LE POLEMICHE – “Riteniamo inaccettabile una situazione del genere, in cui i requisiti igienico-sanitari vengono totalmente a mancare”, commenta il Consigliere municipale Lorenzo Marinone (Pd): “I cassonetti straboccano e alimentano atti vandalici e di piromani”. Per scongiurare il fenomeno serve “un coordinamento tra le Forze dell’Ordine operanti sul territorio”, dicono Giovanni Picone e Marco Giudici (Lega), Consiglieri al Municipio XII: “Ribadiamo la necessità di sfruttare al meglio l’osservatorio territoriale sulla sicurezza, unico tavolo dove è possibile creare importanti sinergie per accrescere la percezione di incolumità dei cittadini”. Sul tema dell’allarme immondizia concludono: “Nonostante le promesse, il ciclo dei rifiuti rimane fragile e in emergenza. È assurdo che i cittadini romani debbano convivere con la spazzatura per strada e con livelli di degrado inaccettabili, pur pagando la Tari più alta d’Italia”.

Anna Paola Tortora