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Porta Portese: si ragiona sulla riqualificazione del mercato

Il M5S ha presentato una bozza di progetto: nei primi mesi del 2019 il piano definitivo

Tratto da Urlo n.157 Maggio 2018

PORTA PORTESE – A fine aprile è stata presentata una bozza di progetto di riqualificazione dello storico mercato di Porta Portese che prevede un nuovo perimetro per l’area e una diversa sistemazione dei banchi.

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NUOVI CONFINI – “L’idea – ha spiegato Valerio Vacchini, Assessore al Commercio del Municipio XII – è quella di liberare via E. Rolli per restituire vivibilità ai residenti e far partire il mercato dall’incrocio con via Pascarella, farlo proseguire su via Portuense e su via delle Mura Portuensi. I banchi rimarranno poi su via Ippolito Nievo, fino alla piazza, su via Parboni e via Bargoni”. Previste postazioni larghe 4 metri e profonde 3, distanti 50 cm tra di loro (troppo pochi secondo i commercianti, ndr): “Dovremmo riuscire a sistemare nell’area circa mille banchi, il numero preciso si avrà nel progetto definitivo”. La nuova perimetrazione dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. “Sotto alle Mura Portuensi, protette dal decreto che tutela i beni storici, potranno essere ubicate solo attività che abbiano interesse o rilevanza storica. Passaggio fondamentale sarà avere le idee chiare su come andare incontro alle esigenze dei commercianti”, cosa che il Municipio conta di fare “durante una riunione che verrà convocata entro la fine del mese”, prosegue Vacchini. Ottenuta la nuova perimetrazione, “saremo a buon punto sul progetto definitivo di organizzazione interna che potrebbe arrivare a marzo 2019”.

LE CRITICHE – Critiche sono state mosse dalla Capogruppo Pd in Municipio XII, Cristina Maltese: “Si sta lavorando senza tenere conto dei reali problemi, per esempio non sono stati previsti i bagni”. Non si tratta di un progetto esecutivo, precisa Vacchini: “Quando verrà redatto il definitivo si inseriranno i servizi”. “Ma se non si parte dalle norme igienico sanitarie di che parliamo?”, controbatte la Consigliera: “Rientra nello stesso tema la questione dei rifiuti: si devono eliminare i cassonetti vicino ai banchi pensando al porta a porta. Gravissima – seguita – è l’assenza da due anni dell’ambulanza: per dieci anni il Municipio si è fatto carico di questa spesa. Il Pd ha presentato una mozione per richiedere il ripristino immediato di questa misura di emergenza: i cittadini del quadrante la domenica sono prigionieri dentro casa. Va bene pensare alla riorganizzazione, speriamo che avvenga presto, ma si deve garantire l’incolumità”.

IL VECCHIO PIANO – Secondo l’ultimo censimento di Porta Portese (2007), all’interno del mercato operano 714 commercianti con regolare licenza e circa 400 frequentatori abituali. Per la Maltese il nuovo piano non riuscirà ad accoglierli tutti. Forse, incalza, “si sarebbe dovuto ripartire dal lavoro che è stato già fatto”. Il riferimento è ad un piano di riqualificazione della passata Giunta redatto con fondi europei (progetto PLUS): “Dopo 2 anni di lavoro arrivammo a questa pianificazione che è depositata all’Ufficio Commercio da dicembre 2015”. Il piano prevedeva banchi di 4 metri per 3 (più piccoli per alcune categorie merceologiche) e 1 metro di distanza tra un banco e l’atro: “I 50 cm previsti oggi non garantiscono la sicurezza. Avevamo ridisegnato l’aspetto interno in modo che entrassero tutti i banchi; i frequentatori abituali erano stati collocati sotto alle Mura Portuensi”. Il progetto presentato sotto la Giunta Maltese, risponde Vacchini “tralasciava le peculiarità del mercato delle pulci più grande d’Europa e non teneva conto della sua storicità e del suo valore”.

BOLKESTEIN – Una volta definito il progetto esecutivo e il numero di banchi si passerà all’assegnazione dei posteggi: “Dal 2020 entrerà in vigore la direttiva europea Bolkestein. Se questo non avverrà – spiega Vacchini – ci atterremo alle leggi esistenti: chi è già in possesso di licenza la terrà e verranno messe a bando le postazioni in più. Se entrerà in vigore la direttiva, tutti i posteggi saranno soggetti a nuova gara. Questa ipotesi suscita l’ira dei commercianti, come Municipio però non abbiamo possibilità di intervento”. Porta Portese potrebbe non rientrare nella Bolkestein, dice la Maltese: “È un mercato saltuario. Può essere quindi previsto un regime diverso. Il Pd sta lavorando nelle sedi parlamentari, con la collaborazione delle altre forze politiche, per valutare l’uscita del commercio su strada dalla direttiva. La filosofia di quest’ultima non era quella, come sottolineato dallo stesso Bolkestein in una riunione al Palazzo dei Deputati. Serve comunque un riordino dei mercati attraverso un regolamento che prescinda dalla direttiva”.

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE – Il progetto per il mercato, hanno commentato i Consiglieri municipali Marco Giudici e Giovanni Picone (Fdi), “interviene a due anni dall’inizio della consiliatura senza una concertazione con i residenti. Non prevede inoltre servizi che dovrebbero essere garantiti. Chiediamo una maggiore trasparenza e partecipazione e che il mercato venga realmente valorizzato, anche attraverso la suddivisione in categorie merceologiche. Porta Portese – concludono – è stato abbandonato a sé stesso: ben venga l’aggiunta di elementi di decoro che possano migliorarne l’aspetto, ma l’immagine non è tutto, servono i servizi”.

Anna Paola Tortora