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Via Innocenzo X, sul cantiere l’ombra di Mafia Capitale

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La palla passa alla Magistratura che dovrà far luce sulla vicenda

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Tratto da Urlo n.121 gennaio 2015

MONTEVERDE – Via Innocenzo X è una traversa di via Fonteiana, una strada che affaccia su Villa Pamphili con palazzi bassi ed eleganti a Monteverde Vecchio. Sulla via è in costruzione un palazzo che, da quanto emerso, sembrerebbe coinvolto nella vicenda di Mafia CapitaleLa storia del Residence Pamphili inizia a luglio 2011, ci racconta il CdQ Innocenzo X, quando apparvero le prime pubblicità del complesso. Il progetto (3 palazzine inizialmente) avrebbe preso il posto di edifici storici del quartiere che ospitavano attività educative (un asilo e una scuola di danza). Nel 2012 sono iniziate le demolizioni senza preavviso. I cittadini, presi alla sprovvista, avvisarono le autorità e le operazioni furono bloccate; a salvarsi dall’azione delle ruspe fu solo uno dei palazzi, una struttura di pregio degli anni ’30. In seguito allo stop ai lavori la questione passò alla Procura della Repubblica; la Soprintendenza valutò e bloccò il progetto e il cantiere venne lasciato abbandonato a se stesso per un anno. Passò del tempo e, dopo la presentazione di un piano ridimensionato (1 palazzina al posto di 3), venne rilasciata l’autorizzazione e concesso il cambio di destinazione d’uso per costruire nell’area gli appartamenti, previo il pagamento di oneri concessori. Dalle demolizioni venne risparmiata la palazzina degli anni ’30 sulla quale è in atto un’operazione di restauro conservativo dopo la quale l’edificio sarà pronto ad ospitare anch’esso appartamenti. 

In seguito a questi eventi, per chiedere chiarezza, il Comitato nel 2013 si rivolse all’Assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, ma l’opera risultò conforme al Prg. I lavori sono andati avanti senza problemi, fino al mese scorso quando è emerso che il progetto possa essere implicato nei fatti di cronaca di Mafia Capitale. Dall’analisi delle intercettazioni telefoniche, si legge sul verbale, sembrerebbe che l’organizzazione facente capo a Carminati abbia avuto un ruolo determinante nello sblocco amministrativo del cantiere.
“Il Comitato invita il Municipio XII, il Comune di Roma e tutte le autorità competenti a fare chiarezza nel più breve tempo possibile sulle questioni relative al cantiere”, si legge in un comunicato alla stampa del CdQ. Abbiamo parlato della questione con la Presidente del Municipio, Cristina Maltese, che all’indomani della notizia ha richiesto una relazione dettagliata all’Assessorato all’Urbanistica, agli uffici municipali competenti e ai Vigili, sia in merito al rilascio del permesso a costruire, sia per quanto riguarda l’azione di controllo che doveva essere svolta dal Municipio. Ciò che è emerso è che il permesso c’è, che l’opera è conforme, che gli oneri sono stati versati e le autorizzazioni ci sono; per quanto riguarda il Municipio all’epoca l’ente svolse il suo compito a dovere. “Se dovesse emergere che ci sono delle irregolarità, sarei addolorata, significherebbe che un pezzo pregiato di quartiere è stato deturpato. Attendo l’esito delle indagini per appurare eventuali illeciti e mi auguro che si svolgano nel minor tempo possibile”, conclude la Maltese. “Impressiona sapere che la vicenda di Mafia Capitale abbia toccato anche il nostro territorio, spero che si faccia chiarezza quanto prima”, dice Marco Giudici, Consigliere e Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio.
Non resta dunque che attendere la Magistratura che dovrà fare il suo corso e rilevare eventuali irregolarità.

Anna Paola Tortora