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Aggiudicata la gara per la gestione dei canili romani

Nonostante il bando la vicenda è ancora lontana da una conclusione

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Il canile di Muratella e quello di Ponte Marconi verranno gestiti per 12 mesi dal Rifugio Agro Aversano, una società campana aggiudicataria del bando di gara indetto dalla precedente Amministrazione Tronca e la cui decorrenza è a partire da 1 gennaio di quest’anno. La vincitrice è stata decretata il 20 dicembre scorso con la determinazione dirigenziale 891. Nei termini previsti erano pervenute due proposte. Il secondo classificato è un raggruppamento d’impresa costituito da Mapia srl e Dog Park scrl.

L’importo complessivo a base di gara era di 1.555.550 euro, di cui 1.543.738 soggetti a ribasso e 11.812 relativi a oneri della sicurezza. La società Rifugio Agro Aversano ha fatto un’offerta a ribasso del 5% e dunque Roma Capitale le corrisponderà per la gestione dei due canili 1.466.551,10 euro, oltre ai succitati oneri di sicurezza.

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Il canile di Muratella negli ultimi mesi è stato autogestito, in modo volontario e gratuito, dalla Avccp, associazione che da anni lavorava all’interno della struttura, mentre quello di Ponte Marconi è stato appannaggio, fino ad oggi, dell’associazione L’Impronta Onlus. In particolare il canile di Muratella ospita al suo interno 600 cani e 80 gatti, mentre a Marconi sono circa 100 i cani. Un bell’impegno per la nuova società che si troverà ad amministrare le due strutture.

I canili di Roma da parecchio tempo sono al centro delle cronache per continue lotte tra associazioni e una cattiva gestione delle assegnazioni da parte delle precedenti Amministrazioni di Roma Capitale. Ciò che ora si dovrà risolvere è la questione occupazionale dei lavoratori che hanno operato nelle strutture fino ad oggi. Inoltre l’Anac, già intervenuta in aprile sulla questione, ha inviato nuovi fascicoli alla Procura, alla Corte dei Conti e al nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza. Bisognerà attendere anche l’esito di tali approfondimenti per comprendere pienamente l’evolversi della situazione.

Serena Savelli

Tratto da Urlo n.142 gennaio 2017