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Anche l’ex deposito di San Paolo nel bando di Atac

Le strutture in concessione per mostre ed eventi in attesa della vendita

Tratto da Urlo n.160 Settembre 2018

SAN PAOLO – La riqualificazione dell’ex deposito Atac di San Paolo è stata uno dei temi ricorrenti nei programmi elettorali dei candidati alle ultime elezioni amministrative in Municipio VIII. Una vicenda, c’è da dirlo, che si trascina ormai da troppi anni e che in più occasioni è stata definita tra le ferite più gravi del tessuto urbano di questo territorio. Sulla valorizzazione degli ex depositi e delle aree dismesse di proprietà dell’Atac, oltre alle difficoltà economiche dell’azienda, si innesta anche la delibera 35 (promossa sotto l’amministrazione Alemanno) che prevedeva, già allora, l’inserimento delle strutture nel piano di valorizzazione per far fronte ai problemi di bilancio di Atac. In molti casi si tratta di aree dismesse adiacenti alle stazioni, ma in alcune occasioni parliamo di veri e proprio gioielli, come per il deposito di San Paolo in via Severo.

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LA STORIA DEL DEPOSITO – Da deposito periferico, con il crescere della città, la struttura di San Paolo è rimasta inutilizzata. Vuoto per anni, venne occupato per un breve periodo dagli attivisti dei Movimenti di lotta per la casa. L’occupazione, durata dal 21 giugno al 31 ottobre del 2011, è stata un’azione per protestare proprio contro la citata delibera 35 in discussione in quel periodo in Assemblea Capitolina. Conclusa questa prima esperienza di occupazione il deposito è tornato nelle disponibilità dell’azienda, che nell’estate del 2012 lo concesse all’Ama per lo stoccaggio, la riparazione e la pulizia dei cassonetti stradali. Non mancarono le proteste dei residenti, che lamentarono rumori in orari notturni, gas di scarico di mezzi pesanti e insalubrità ambientale. Terminata anche la concessione all’Ama, il deposito è rimasto inutilizzato fino al 21 maggio del 2014, quando divenne teatro dell’occupazione simbolica da parte degli attivisti di NeetBloc, sgomberati da via del Commercio il precedente 7 aprile. Da allora, dopo una prima ripresa del dibattito sulla struttura per arrivare ad una valorizzazione, assieme a una breve parentesi con la vicenda dello sgombero di Alexis (l’occupazione abitativa di via Ostiense), l’ex deposito è rimasto inutilizzato. In tutti questi anni l’Atac ha continuato a mantenere questa struttura in perdita, pagandone manutenzione e guardiania.

LA DELIBERA CAPITOLINA – Lo scorso 3 gennaio la Giunta Capitolina ha approvato una memoria che dà mandato al Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, assieme al Dipartimento Mobilità e Trasporti, di consentire la vendita di complessi immobiliari di proprietà di Atac Spa, mantenendo l’attuale destinazione urbanistica e privilegiandone la vocazione a servizi pubblici urbani. L’intento, spiegato in quell’occasione dal Campidoglio, è quello di proseguire con il risanamento dell’azienda, anche liberando risorse per effettuare maggiori investimenti. Si mette quindi in vendita il patrimonio immobiliare per far entrare liquidità nelle casse di Atac. I complessi inseriti nella memoria di Giunta, oltre al deposito San Paolo, sono: l’ex rimessa “Vittoria” (piazza Bainsizza) e “Piazza Ragusa”; assieme all’area edificabile “Garbatella” di via Libetta, l’area “Centro Carni” di via Severini; le rimesse “Portonaccio” di via di Portonaccio e “Trastevere” di viale delle Mura Portuensi.

IL BANDO DI ATAC – Nell’ultimo mese però la vicenda degli “ex depositi” si è arricchita di un nuovo tassello, con la pubblicazione, da parte di Atac, di un bando per valorizzare le rimesse non utilizzate, affittandole temporaneamente a operatori in grado di riqualificarne gli spazi organizzando mostre, eventi privati o aziendali, set cinematografici o fotografici, festival e manifestazioni. In attesa che la valorizzazione del patrimonio (prevista anche nella procedura di concordato preventivo) possa portare fondi ad Atac, l’azienda cerca quindi di fare cassa, anche per rientrare delle spese di manutenzione e guardiania delle strutture inutilizzate. Il bando riguarda tre delle strutture inserite nella memoria di Giunta del 3 gennaio scorso: piazza Bainsizza (rimessa Vittoria), piazza Ragusa (rimessa Ragusa) e via Alessandro Severo (rimessa San Paolo). L’utilizzo delle strutture sarà permesso a fronte di un’offerta economica e del versamento del 25% dei ricavi generali ottenuti con lo sfruttamento delle rimesse. In questo modo gli operatori interessati potranno utilizzare questi edifici per eventi temporanei. La durata della concessione sarà di 8 mesi, e servirà anche per migliorare la visibilità degli immobili nell’ottica della ricerca di acquirenti. Il bando prevede che gli immobili, al termine della concessione, vengano riconsegnati ad Atac, con ogni “trasformazione e miglioria” apportata.

Andrea Calandra