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ARRIVA IL MENU QUARESIMALE NELLE SCUOLE ROMANE

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E dopo l’abolizione dei menù etnici ecco l’ultima novità del Comune: i menù quaresimali
Ma non siamo uno stato laico? La domanda è sorta alle mamme che hanno fatto esplodere la polemica in merito a una novità proveniente dal Dipartimento per le politiche educative del Comune di Roma: l’introduzione del menù quaresimale. Cosa significa?
Ebbene, i bambini non mangeranno carne nei giorni previsti dalla dottrina. In realtà si tratta di un semplice spostamento di giorni, ovvero la carne si mangerà il giovedì invece del venerdì, quindi la dieta dei bambini rimarrà inalterata. Ma per molti genitori è una questione di principio, una limitazione della loro libertà di scelta e un’imposizione dall’alto sulla religione.
“La scelta, fatta con un fax urgente, di cambiare la composizione dei pasti dei venerdì quaresimali per i bambini dai 5 ai 13 anni – dichiara il segretario dei Radicali di Roma Demetrio Bacaro – è un omaggio sfacciato ed evidente alla prossima visita in Campidoglio del “capo di Stato” del Vaticano. Il nostro assessore – aggiunge Bacaro – non e’ nuovo a queste “perle” di sensibilità sociologica e culturale, ma le ricordiamo sommessamente che la dottrina cattolica esenta i minori di 14 anni dall’osservanza del precetto sull’astensione dalla carne”. Infatti ricordiamo che proprio qualche mese fa nacque, a proposito del cibo nelle mense scolastiche, la polemica sui menù etnici (serviti una volta al mese come incontro culinario – culturale per i bambini) conclusasi con la loro abolizione. Anche in quell’occasione il Comune giustificò la sua azione perché l’iniziativa secondo le statistiche aveva trovato l’opposizione di molte famiglie. Anche in questo caso i menù quaresimali dovrebbero tutelare le famiglie cattoliche che trovano disagio a dover richiedere espressamente nelle scuole una differenziazione del menù per i propri figli. A tal proposito i consiglieri del centro-destra del Municipio IV, che insieme al II, III e V sono stati i primi ad essere coinvolti, difendono la decisione presa dall’Assessore alle Politiche scolastiche Laura Marsilio. “La decisione dell’Assessore e’ decisamente opportuna, viste le numerose richieste da parte delle famiglie”, dichiara in una nota l’Assessore alle Politiche educative e scolastiche del IV Municipio Francesco Filini, mentre per il Presidente della Commissione Scuola Emiliano Bono, “in una citta’ a stragrande maggioranza cristiano-cattolica, e’ giusto e lecito tutelare la nostra cultura e le nostre tradizioni”, e “le polemiche innescate strumentalmente dagli esponenti della sinistra, non fanno che confermare come questi non siano più capaci di interpretare i bisogni e le richieste dei cittadini romani”. L’iniziativa si concluderà il 5 aprile.

Serena Savelli

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