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Cinema chiusi: blitz degli attivisti in commissione Cultura

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Monta la protesta contro il bando sulle sale dismesse

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IL BLITZ – Durante la seduta di oggi della commissione Cultura Capitolina dedicata alle proposte dell’amministrazione per raggiungere il recupero di 42 sale cinematografiche in disuso a Roma, un gruppo di attivisti è riuscito a fermare i lavori. Sono entrati nella sala dove si teneva la seduta indossando delle magliette bianche con la scritta ‘la cultura non si vende’. Il gruppo è stato poi fatto uscire dalla sala e accompagnato fuori dalla sede dell’assessorato.

LE RAGIONI – Immediata la diffusione del volantino con cui gli attivisti spiegano le ragioni del gesto. “La riunione di oggi è parte dell’iter per la promulgazione del bando-vergogna sulle sale chiuse, che nelle intenzioni dell’amministrazione consentirebbe il cambio di destinazione d’uso anche totale agli edifici con aumenti di superficie e cubature, oltre che numerose ed imprecisate agevolazioni – seguitano – Un ‘iter che, al di là delle dichiarazioni della giunta, ha coinvolto finora solo i poteri forti di questa città”.

LE RICHIESTE – Il gesto di oggi ha come scopo l’interruzione dell’iter, per riaprire il confronto con i cittadini: “Per questo, pretendiamo che la promulgazione del bando sia sospesa, e che invece si avvii un processo reale di partecipazione ed attivazione nei territori affinchè questi spazi vengano restituiti ai quartieri come luoghi di aggregazione e socialità in tempi devastati dagli effetti anche relazionali della crisi.

I NUOVI APPUNTAMENTI – La protesta non si ferma. Gli attivisti hanno lanciato già altri appuntamenti per contrastare la promulgazione del bando: “Se, come immaginiamo, questa giunta sarà incapace ancora una volta di confrontarsi sul serio con i quartieri popolari di questa città, e ancora una volta si farà prestanome degli interessi di palazzinari e poteri forti su questo bando-vergogna, sappia fin da ora che troverà a fermarla la indignazione e la attivazione dei cittadini quartiere per quartiere, cinema per cinema – concludono – La mobilitazioni di questi giorni, sono che l’inizio”. Venerdì 13 è stata indetta un’assemblea pubblica al Cinema Preneste Occupato, mentre per sabato 21 è previsto un corteo degli attivisti del Pigneto e di Torpignattara.

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