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Derby Roma-Lazio: quando quello che divide unisce le curve

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Resta alto il rischio che le tifoserie disertino gli spalti in contrasto con le misure di sicurezza previste da Gabrielli

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LA PROTESTA DELLE CURVE – Con le curve in protesta contro le barriere divisorie dell’Olimpico decise dal Prefetto Gabrielli, resta incerta la partecipazione dei tifosi al derby. Una cosa è certa, qualora le due tifoserie decidessero di disertare gli spalti manifesterebbero il loro dissenso fuori dell’Olimpico. Proprio per far fronte a questa evenienza, quello che si vedrà in campo nella giornata di domenica, sarà un dispiegamento di forze non indifferente

LE PAROLE DEL PREFETTO – È lo stesso Prefetto Gabrielli, ospite a Radio Radio, a commentare la situazione: “Il tema delle curve per me è principalmente di incolumità, lo stadio è un luogo pubblico e anche nelle curve esiste la legge, qualora in queste dovesse tornare un modo corretto di stare allo stadio allora le cose potrebbero anche cambiare”. La preoccupazione del Prefetto è tutta nei confronti dei disordini: “Non posso essere serenissimo per domenica, purtroppo anche nell’ultimo derby ci sono stati incidenti, accoltellamenti e diverse cariche nonostante un ingente utilizzo di 1700 forze dell’ordine. Speriamo prevalga il buon senso, noi ci siamo attrezzati e cercheremo di operare al meglio delle nostre capacità, dopo tireremo le somme”. Queste dichiarazioni arrivano dopo quelle rilasciate durante la trasmissione ‘Il Processo del lunedì’ del 2 novembre scorso. In quell’occasione, in risposta alla possibilità di utilizzare i sistemi di videosorveglianza al posto dei divisori, il Prefetto ha dichiarato: “I due settori, in particolare la Curva Sud romanista, avevano una capienza abnorme. Da quella ipotetica e già sovrastimata di 8.700 si arrivava a 11-12.000 spettatori”, senza però sottolineare quali possano essere i motivi di questo ‘sovrappopolamento’ o quali possano essere, oltre ai divisori, le misure per disincentivarlo.

IL FUTURO DEI DIVISORI – Il Prefetto in relazione alla possibilità di superare la misura dei vetri divisori ha poi aggiunto: “Più il confronto si radicalizza meno spazi ci saranno per una gestione diversa. Queste manifestazioni – in riferimento allo ‘sciopero delle curve’ Ndr – mi convincono ancora di più della necessità di regole un po’ più dure. Se invece la gente ritornerà nelle curve e dimostrerà con i comportamenti che la sicurezza può essere garantita anche in altro modo, nessuno sarà così ottuso da non rivedere le proprie posizioni. Se si tratta di un braccio di ferro è chiaro che per loro sarà perdente. Ne va della credibilità dello Stato”. È difficile immaginare che una misura indicata come migliorativa della sicurezza possa essere dimenticata grazie al solo buon comportamento delle persone; così come che si possa tornare sui propri passi quando si è convinti che la strada intrapresa sia giusta.

L’ORDINE PUBBLICO – Intanto si preparano tutte le misure per garantire l’ordine pubblico. Dalla Questura sono stati predisposti quattro turni durante i quali saranno dislocati attorno all’Olimpico altre 1000 agenti. Come in altre occasioni si procederà sin dalle 19 di sabato alla bonifica delle aree intorno allo Stadio. Operazione che in passato ha portato al sequestro di molti materiali pericolosi. Il traffico verrà bloccato a partire dalle 13 tra Ponte Milvio e il Ponte della Musica. C’è preoccupazione anche per alcuni tifosi stranieri in trasferta. Potrebbero infatti essere una quarantina i supporters del West Ham ospiti della tifoseria laziale.

Leonardo Mancini