Home Notizie Cronaca Roma

Garbatella: in attesa di un bando arriva lo sfratto per Hàgape2000 Onlus

L’associazione lavora con 50 ragazzi disabili, avrebbe dovuto lasciare i locali in via Pullino il 28 giugno scorso

GARBATELLA – Sembra una situazione già vista, ma ancora una volta dobbiamo dare nota di uno sfratto di un’associazione. In questo caso a fare le spese della delibera di Tronca (la 140/2015) è la Hàgape2000 Onlus, l’associazione formata da genitori di ragazzi con handicap che dal 2004 opera nei locali di via Pullino 71 all’interno del parco Caduti del Mare. La richiesta di riconsegnare le chiavi è arrivata il 26 giugno scorso e la data fissata per l’uscita di operatori e ragazzi era quella del 28 giugno, ma l’Associazione resiste e non intende lasciare i locali.

I SERVIZI – La Hàgape2000 comprende circa 50 ragazzi che partecipano ogni giorno a 13 diversi laboratori tutti finanziati dagli stessi genitori, non andando quindi a gravare in nessun modo sul bilancio Comunale o Municipale. Le attività sono le più diverse si va dal teatro al laboratorio di lavoro sulle emozioni e la comunicazione, dalla pittura alla ceramica fino all’educazione psicomotoria. I fondi con cui l’Associazione si sostiene vengono dai contributi dei genitori, sempre presenti anche per assicurare il funzionamento delle attività. Quello che al momento dall’Associazione chiedono è molto semplice: una delibera comunale che conceda la proroga del comodato d’uso gratuito all’Associazione. “Le madri e i padri, alcuni ormai settantenni, di questi ragazzi che amano oltre ogni dire, non si arrenderanno a veder spazzato via tutto il loro lavoro e la sola possibilità di avere una vita gratificante per i loro figli – spiegano da Hàgape2000 – questo non è un problema solo di un’associazione ma di uno Stato che ha fallito la sua missione sociale e di solidarietà”.

Ads

LA STORIA – Due giorni per chiudere un’esperienza che va avanti dal 2004, così come ripercorre la stessa associazione. L’assegnazione viene via via rinnovata fino al 2016. Nel frattempo nei locali del Pullino prende posto anche il Polo della Disabilità del Municipio VIII, dove tre giorni a settimana il Servizio Sociale riceve i cittadini e fa riunioni di servizio. Nel giugno del 2016 si rinnova ulteriormente (ancora un anno) il comodato d’uso degli spazi “informando – spiegano da Hàgape2000 – che il locale sarà messo a reddito e sarebbe seguita comunicazione per quantificare affitto e rimborso utenze: di questo non si è mai ricevuta alcuna comunicazione in merito. Questa soluzione ci sembrava accettabile, importante era conservare la nostra sede storica, che si identifica con l’Associazione stessa”. Poi una nuova comunicazione, questa volta non ufficiale, arriva all’inizio del 2017: “Veniamo a sapere che i locali devono essere messi a bando e che c’è stata una memoria della Giunta che li destina alla disabilità”.

GLI ULTIMI SVILUPPI – Le attività dell’Associazione vanno avanti e ad aprile 2017 viene inviata la richiesta di proroga, alla quale però non viene dato alcun seguito. Alla fine del maggio scorso una nuova conferma arriva dal servizio sociale, che comunica ‘verbalmente’ che entro giugno si sarebbero dovute riconsegnare le chiavi. I componenti dell’Associazione prendono quindi contatti con l’assessorato capitolino alle Politiche Sociale, che dopo lo scioglimento del consiglio municipale si occupa di questi temi: “Giovedì 8 giugno veniamo ricevuti da un delegato dell’Assessore Laura Baldassarre che si dichiara sensibile alla nostra richiesta di proroga e a cercare una soluzione per assegnare definitivamente i locali secondo le prescrizioni di legge”. Nonostante questo “il 26 giugno arriva la richiesta scritta di consegna chiavi e si indica come data il giorno 28 giugno”.

LA MEMORIA DI GIUNTA – Vista l’importanza di questa vicenda, anche l’ex presidente del Municipio VIII, oggi esponente di Fdi, Paolo Pace, ha voluto sottolineare a cosa puntava la memoria di Giunta approvata dall’amministrazione pochi mesi prima delle sue dimissioni: “La Giunta dava mandato al Direttore del Municipio per indirizzare istituzionalmente i bandi riguardanti l’affidamento della struttura a fini sociali a quei progetti di Enti e Associazioni che avrebbero perseguito finalità di solidarietà e tutela dei diritti delle persone disabili, come l’Hagape2000”. Ma poi arrivano le dimissioni del minisindaco, lo scioglimento del Consiglio e la gestione passa agli assessorati capitolini che, di fatto, si occupano della gestione del Municipio VIII ognuno per la sua competenza: “Era compito della Commissaria Raggi sollecitare e coordinare gli uffici affinché non si interrompessero i servizi in essere. Ma nulla è stato fatto benché l’Associazione Hagape2000 abbia scritto e sollecitato il 17 giugno la Sindaca Virginia Raggi, l’Assessora alle Politiche sociali Laura Baldassarre – prosegue Pace – Ma nessuno si è attivato, nessuna risposta è giunta fino al 26 giugno 2017 nel quale una lettera chiedeva ad Hagape2000 l’immediato sgombero e la riconsegna delle chiavi della struttura”.

DALL’OPPOSIZIONE – Per le ex forze d’opposizione la colpa di quanto sta accadendo ricade completamente sulle spalle della ex maggioranza al governo del Municipio VIII, che dopo l’uscita di scena del minisindaco Pace ha lasciato il territorio senza alcuna giuda politica: “Con una lettera di quattro righe dell’amministrazione del Municipio VIII, commissariato a seguito dell’incapacità del M5s locale e dell’ex Presidente Pace, Hagape 2000 viene sfrattata dai locali municipali nel Parco Pullino, che da anni costituiscono un fondamentale aiuto e sono per di più utilizzati in modo non esclusivo, insieme al Polo della Disabilità”. Tutto questo, seguita l’ex consigliere d’opposizione e membro della Coalizione Civica del Municipio VIII, Andrea Catarci: “Per fare un bando che non è neanche pronto e che non si sa quando lo sarà. La Sindaca Raggi e l’Assessora alla Persona, alla Scuola e alla Comunità Solidale Laura Baldassarre, tanto per cambiare, non rispondono. Stanno facendo un deserto azzerando le migliori esperienze sociali e culturali della città, non permettiamolo”.

Leonardo Mancini