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Il Municipio XI indaga sulle condizioni dei suoi ponti

Previsti per il prossimo anno interventi su Ponte Magliana e Ponte Marconi

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Tratto da Urlo n.161 Ottobre 2018

MUNICIPIO XI – La carica emozionale di quanto accaduto ad agosto a Genova non si affievolirà facilmente. Così nelle ultime settimane anche la politica locale ha dovuto affrontare le più che giustificate preoccupazioni dei cittadini. È per ottenere delle risposte sullo stato di ponti e viadotti del territorio, che il Capogruppo di Fdi in Municipio XI, Valerio Garipoli, ha richiesto la convocazione di un’apposita Commissione alla presenza degli enti che li hanno in carico. “Questa Commissione si è svolta il 6 settembre scorso e ha permesso di delineare quale sia lo stato dell’arte di queste infrastrutture sul territorio municipale – ha commentato Garipoli – con questa iniziativa abbiamo portato maggiore attenzione sul territorio e speriamo di rassicurare i cittadini”.

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IL PONTE MORANDI – Naturalmente i commissari hanno chiesto informazioni in merito allo stato di salute del Ponte Morandi, il portale d’accesso alla città sull’A91 progettato dallo stesso Architetto dell’omonimo ponte di Genova. Su questa infrastruttura, stando a quanto dichiarato da Anas in sede di Commissione, vengono effettuati controlli ogni tre mesi e durante lo scorso anno ci sono stati degli interventi di manutenzione che proseguiranno nel 2018. Questi lavori, ci è stato spiegato dall’Assessorato municipale, riguarderebbero un restauro conservativo, in quanto questo ponte è un bene tutelato e periodicamente controllato da Anas.

LE CHIUSURE – Dalla Commissione arrivano però alcune notizie meno entusiasmanti, che potrebbero creare non pochi disagi alla mobilità in alcuni quadranti del Municipio XI. Il Comune di Roma infatti in occasione del lancio degli interventi (ancora in corso e prolungati fino al 30 ottobre) per il ripristino delle barriere di sicurezza sul Viadotto della Magliana, aveva parlato di un ingente stanziamento di fondi per il Ponte Magliana. Alla fine dello scorso anno, infatti, uno studio dell’Università La Sapienza, condotto dal Prof. Ing. Franco Braga, aveva evidenziato la necessità di alcuni interventi prioritari da eseguire. È stato il Campidoglio a sottolineare che “durante la primavera 2018 sono stati già eseguiti lavori di manutenzione sui marciapiedi adibiti a pista ciclo-pedonale e sulle passerelle interne di ispezione. Nel Bilancio 2018 sono stati stanziati 2 milioni per gli altri interventi di manutenzione straordinaria che avranno a oggetto i giunti e gli appoggi del ponte e che sono in fase di progettazione esecutiva. Il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana (SIMU) il 24 aprile ha informato circa questi lavori con una nota la Prefettura e i Vigili del Fuoco”. Al momento questo intervento di manutenzione straordinaria è ancora in fase di progettazione, ma realisticamente potrebbe prendere il via nei primi mesi del 2019. Il problema è che questa manutenzione straordinaria potrebbe portare alla chiusura del Ponte Magliana (e conseguentemente del Viadotto) per un tempo che sfiorerebbe le tre settimane. Un vero e proprio incubo per tutti quegli automobilisti che contano su questa infrastruttura per i loro spostamenti quotidiani. Altro intervento, meno impattante ma di sicuro disagio, riguarda la parziale chiusura di Ponte Marconi. In questo caso la viabilità non verrà completamente interrotta in quanto i lavori, come confermato dall’Assessorato municipale, incideranno sulle parti pedonali e su poche altre sezioni.

LE PREOCCUPAZIONI – “Questi interventi previsti nel prossimo anno, per il Ponte Magliana e per il Ponte Marconi, devono essere affrontate per tempo – ha commentato il Consigliere Garipoli – abbiamo visto cosa è significato sperimentare anche solo un restringimento di carreggiata sul Viadotto: senza un piano ben strutturato di mobilità alternativa il rischio è il collasso delle zone limitrofe al Ponte Magliana e la congestione di tutte le altre arterie in ingresso e in uscita”. La necessità che si valuti per tempo un piano di mobilità alternativa viene condivisa anche dall’Assessore Giujusa: “Si dovrà lavorare sulla mobilità alternativa, ma dobbiamo ancora vedere il progetto di questo intervento e il cronoprogramma; sicuramente alcuni interventi potranno essere fatti in orario notturno e vedremo come le lavorazioni saranno compatibili con il traffico – aggiunge Giujusa – Resta il fatto che questo è un nodo strategico e che proprio per tale motivo ha bisogno di interventi”. Preoccupazione viene espressa anche dal Consigliere dem Maurizio Veloccia, che parla della necessità di contingentare gli interventi: “Sono preoccupato perché non si è tempestivi nel fare i lavori nei periodi migliori come quello estivo. Inoltre non ci sono studi in materia di mobilità alternativa – seguita Veloccia – Chiediamo di programmare per tempo i lavori durante l’estate e su turni di 24 ore. Il tutto con una viabilità alternativa della zona, magari anche con percorsi dedicati al trasporto pubblico. Serve uno studio, altrimenti sul quadrante sarà un disastro”.

Leonardo Mancini