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In attesa del processo, su Monte Stallonara anche lo spettro dei rifiuti

Ma ancora si attendono i carotaggi richiesti dalla Sindaca più di un anno fa

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Tratto da Urlo n.163 Dicembre 2018

MONTE STALLONARA – Sono molte le questioni aperte a Monte Stallonara, il Piano di Zona senza strade e servizi. Un’opera di edilizia agevolata, costruita con contributi pubblici (regionali), su suolo di proprietà del Comune di Roma, che ne ha viste tante: dal mancato completamento delle opere di urbanizzazione, fino a indagini per presunta truffa e il sospetto della presenza di rifiuti nel sottosuolo.

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ACCUSE DI TRUFFA – A gennaio 2017 tre palazzine di via Decimomannu vennero sequestrate (poi anche dissequestrate). L’accusa, sulla base della quale sono state svolte le indagini, è che in alcuni casi le abitazioni del PdZ siano state vendute a prezzi gonfiati, dai quali non sarebbe stato detratto il contributo pubblico. Le denunce sporte riguardavano l’utilizzo distorto dei finanziamenti pubblici e la presunta omessa vigilanza di Comune e Regione su vari aspetti riguardanti i PdZ. Ne abbiamo parlato con l’Avvocato Vincenzo Perticaro, che da anni segue Monte Stallonara e molti altri PdZ di Roma: “Le indagini sono concluse. Nel registro degli indagati compaiono 17 nomi. L’accusa è di truffa e truffa aggravata. Tra gli indagati ci sono anche due dirigenti capitolini: nei loro confronti il reato contestato è di abuso di ufficio. Stiamo aspettando il rinvio a giudizio”.

RIFIUTI NEL SOTTOSUOLO – Intanto lo scorso anno sono stati rinvenuti dei rifiuti durante uno scavo. Dove sorge il PdZ era presente una discarica, e questo è un fatto noto, ma, precisa l’Avvocato, “una delibera regionale, la n. 890 del 2007, stabiliva che prima di concedere il diritto a costruire nell’area (Comune) e di elargire fondi pubblici per la costruzione dei palazzi (Regione), questi enti avrebbero dovuto verificare che le ditte avessero provveduto a una bonifica del sottosuolo”. Dopo i ritrovamenti, il 17 giugno 2017, la Sindaca Virginia Raggi, in seguito a una lettera del Procuratore Pignatone indirizzata a lei e al Prefetto di Roma, ha emesso una direttiva in cui venivano disposti con urgenza una serie di controlli su tutto il PdZ, tra cui dei carotaggi, per verificare la presenza di eventuali rifiuti solidi urbani nel sottosuolo. È stata esaminata la radioattività ambientale, l’indagine ha dato esiti negativi. Si attende il risultato di alcuni rilevamenti dell’Arpa. I carotaggi invece non sono ancora stati fatti. Sappiamo che la Sindaca si è interessata della questione “ma questo non è abbastanza” secondo Perticaro: “Di fronte a un ufficio che non lavora, i provvedimenti dovrebbero essere esemplari. Informarsi non è né sufficiente né necessario. È invece obbligatorio per l’ufficio competente di fronte al pericolo di situazioni gravose, tra cui quello per l’incolumità e il rischio ambientale, che si proceda con le verifiche richieste”. In merito l’Avvocato aggiunge: “Ho ricevuto mandato dagli inquilini di Monte Stallonara, qualora non venissero effettuati i carotaggi entro tempi brevi, di depositare una denuncia alla Procura della Repubblica, per omissione di atti di ufficio, verso il Comune di Roma. Un anno e mezzo è più che sufficiente per effettuare dei carotaggi”. Questi dovranno fornire risposte sullo stato del sottosuolo. “In seguito – continua – se dovesse essere accertata la presenza di rifiuti, si dovranno individuare le responsabilità. La discarica era presente in varie aree del PdZ, ci sono le mappe a dimostrarlo. Alla luce di questa continua negligenza da parte del Comune, tengo a sottolineare che gli inquilini di Monte Stallonara seguitano a subire un danno che potrebbe crearne un altro irreparabile a qualunque dei soggetti che abitano nel PdZ. Qualsiasi cosa dovesse accadere, chi di dovere si assumerà tutte le responsabilità”. È importante sottolineare, conclude Perticaro, che “nell’atto relativo al rinvio al giudizio (per il processo sulle tre palazzine di via Decimomannu, ndr) contenente la chiusura delle indagini condotte dal PM, la Procura parla di rifiuti solidi urbani sotto ai palazzi”. Alla luce di questo, conclude, “è ancora più grave che gli uffici comunali preposti non abbiano ancora disposto le indagini indicate nella direttiva della Sindaca”.

ANDARE AVANTI – Monica Polidori, Presidente del Comitato di Quartiere Monte Stallonara, ringrazia comunque l’Amministrazione, “anche se l’iter è troppo lento. Si deve far chiarezza sui prezzi di cessione. Per i tre palazzi di via Decimomannu la Magistratura è stata veloce, ma tutte le altre denunce che fine hanno fatto?”, si chiede. “In sede di discussione dell’ultimo bilancio, sui PdZ non c’è stata presa in carico di responsabilità da parte delle Amministrazioni, comunale e municipale. E a Monte Stallonara la situazione è ancora in stallo. In merito ai carotaggi ad oggi non esiste un cronoprogramma di interventi nonostante sia noto che durante alcuni scavi sono stati ritrovati degli strati di rifiuti nel sottosuolo. In più mancano di opere di urbanizzazione, ma finché la giustizia non farà il suo corso la situazione rimarrà ferma”. Lo dicono Fabrizio Santori, direttivo Lega Regione Lazio (autore in passato di un esposto sul Piano di Zona), Daniele Catalano, Capogruppo Lega in Municipio XI e Davide Caretta, delegato ai Piani di Zona Lega Municipio XI. Intanto però, “piccoli accorgimenti, come un intervento sulle strade limitrofe al PdZ, potrebbero rendere più vivibile l’area, dando un segnale di presenza sul territorio. Invece non è previsto alcun investimento sul quadrante”. Non deve essere dimenticata la questione inerente alle vasche di laminazione (indicate come necessarie dal Consorzio di Bonifica del Tevere e Agro Romano per garantire l’invarianza idraulica, ndr), dice Mirko Marsella (Liberi e Uguali), Presidente della Commissione Lavori Pubblici in Municipio XI: “Il CbTar infatti ha accettato il progetto. Proporremo degli emendamenti per far sì che dal Comune sovvenzioni l’intero costo delle opere. In merito ai carotaggi, sui quali l’amministrazione non è stata celere, durante una Commissione il Simu (Dipartimento capitolino dell’Assessorato ai Lavori Pubblici) mi ha assicurato che verranno effettuati entro la fine dell’anno, al massimo all’inizio del 2019”, ha concluso Marsella.

Anna Paola Tortora