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In Municipio VIII c’è preoccupazione per le opere finite nell’inchiesta su De Vito

La reazione del Pd: “Abbiamo paura che le opere finite nell'indagine possano subire ritardi”

MUNICIPIO VIII – Anche il Pd in Municipio VIII punta a chiedere le dimissioni della Sindaca dopo l’arresto del presidente del Consiglio Comunale, Marcello De Vito. Su questo territorio si sarebbero consumate alcune delle vicende urbanistiche che hanno portato la procura ad aprire l’indagine ‘congiunzione astrale‘ che questa mattina ha fatto scattare le prime misure di custodia. In particolare l’indagine si focalizzerebbe su presunte tangenti in relazione all’intervento di riqualificazione urbana degli ex Mercati Generali nel quartiere Ostiense, oltre ad alcuni interessi sulla ex Fiera di Roma.

I RICHIAMI AL MUNICIPIO VIII – Sono il capogruppo e il segretario Locale del Pd, Claudio Mannarino e Flavio Conia, a commentare i fatti di questa giornata: “Dalle prime informazioni che apprendiamo quelle sotto la lente dei magistrati sono somme provenienti da opere urbanistiche che ricadono nel Municipio VIII. Abbiamo paura che le opere previste possano subire ulteriori ritardi – affermano Conia e Mannarino – questo a discapito dei cittadini”.

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L’EX FIERA DI ROMA – Per quanto riguarda l’intervento urbanistico relativo ai vecchi capannoni fieristici su via Colombo, l’indagine della Procura parla di un incontro (che sarebbe anche stato registrato) avvenuto il 31 maggio 2018 tra Marcello De Vito, l’avvocato Camillo Mezzacapo e il costruttore Luca Parnasi durante il quale i tre discutono della realizzazione del progetto. In quell’occasione si sarebbe parlato della possibilità di entrare all’interno dell’affare. “In sostanza- scrive il gip così come riportato dall’Agenzia Dire – emerge chiaramente come l’accordo riguardi da un lato l’impegno di De Vito a far superare la delibera dell’Assemblea capitolina numero 10 del 9 agosto 2016 sulla riqualificazione dell’area dell’ex Fiera di Roma approvata su proposta dell’allora assessore Berdini ad inizio agosto 2016 dall’Assemblea capitolina che (come più volte emerso la delibera aveva ridotto sensibilmente le cubature da realizzare per la riqualificazione dell’area); dall’altro il conferimento di numerosi incarichi allo studio Mezzacapo, il quale unitamente a De Vito è in qualche modo lasciato libero di scegliere le modalità concrete in cui entrare negli affari per ottenere le remunerazioni oggetto dell’accordo”.

LE DIMISSIONI – Naturalmente la linea dettata dai dem è quella del garantismo, e di lasciare ai magistrati campo libero per svolgere il loro lavoro, “questo però – aggiungono i due consiglieri del Pd – ha inevitabili ripercussioni sul lavoro della sindaca Raggi che oramai non è più in grado di governare questa città così come abbiamo visto in questi mesi”. Naturalmente la richiesta che arriva dal Pd del Municipio VIII è la stessa richiamata a gran voce in queste ore dagli esponenti comunali dei dem: le dimissioni della prima cittadina.

LeMa