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L’associazione Anpet rischia lo sfratto

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Da 15 anni assiste decine di ragazzi disabili con l’ausilio della pet therapy

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L’ASSOCIAZIONE – La notizia rimbalza ormai da qualche giorno, ma oggi è arrivato l’ultimatum: “Se la risposta del Comune sarà ancora il silenzio totale siamo pronti già dalla prossima settimana a tenere, per protesta, le terapie in Piazza del Campidoglio dove porteremo anche cani, gatti, capre e pappagalli”. Ha dichiararlo è Enzo Cardogna, presidente dell’Associazione Anpet che, da 15 anni, pratica le terapie assistite dagli animali all’aperto, e che potrebbe essere sfrattata dal Comune di Roma

LO SFRATTO – Alcune decine di ragazzi disabili, soprattutto autistici, rischiano di non avere più una sede all’aperto dove svolgere quotidianamente le terapie assistite dagli animali, come succede da oltre 15 anni. È questo l’allarme lanciato dall’Anpet, associazione nazionale pet therapy, che il Comune di Roma vuole sfrattare dagli spazi che occupa in viale di Tor di Quinto 57/B. “Il problema vero – seguita il presidente Cardogna – è che il Comune non può sfrattarci, per il semplice fatto che il proprietario dei terreni dove i volontari seguono i ragazzi, che altrimenti non saprebbero dove andare, risulta essere di un privato. Quindi l’ordinanza di sgombero è viziata e dunque illegittima, ed abbiamo provveduto ad impugnarla al Tar”. La speranza dell’associazione sta nel ripensamento da parte del Comune: “Ci aspettiamo quindi che il Comune faccia chiarezza una volta per tutte e consenta ai terapisti e ai ragazzi di continuare il loro lavoro, senza ulteriori stress psicologici che questa triste vicenda ha comportato”.

LE REAZIONI – Intanto non sono mancate le prese di posizione sulla vicenda. In primis il Consigliere regionale Fabrizio Santori che, dopo un sopralluogo nelle aree di Viale Tor di Quinto ha dichiarato: “Dello scandalo affittopoli se ne sta occupando anche la Procura della Corte dei Conti del Lazio. Nonostante questo il sindaco Marino e l’assessore Cattoi non hanno vergogna ad accanirsi contro l’associazione Pet e Terapia, chiedendone l’allontanamento, tramite il Municipio XV, su di un terreno che non è neanche di proprietà dell’amministrazione”, ha dichiarato Santori. Che poi aggiunge: “Buttano milioni di euro però sanano le cooperative di Mafia Capitale e si prendono, per la fondazione che hanno costituito, locali a 200 euro al mese nei quartieri centrali della Capitale. Tutto questo è inaccettabile

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