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L’INCUBO LOTTIZZAZIONE SUL FUTURO DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA

Appia Antica

L’Immobilismo della Giunta Marrazzo minaccia anche Colle delle Strega. Le Associazioni dei Cittadini scendono in piazza per la difesa dei valori del Parco.
APPIA ANTICA – Non è detta ancora l’ultima parola, ma ad essere scettici sulla realizzazione del progetto di ampliamento del Parco dell’Appia Antica sono in molti. L’ipotesi che un piano edificatorio ricada sulle aree incluse nel Piano di Gestione del Parco possa uscire fuori in qualunque momento, seppure non ci siano ad ora notizie di un accordo in tal senso fra costruttori e Comune, ha messo sul piede di guerra molte delle associazioni di cittadini a difesa degli interessi del territorio (da Italia Nostra, WWF all’Associazione Ottavo Colle e Colle della Strega).
La Regione Lazio, l’ente che avrà comunque l’ultima parola sulla questione, ha recepito  la proposta di ampliamento del Parco nel 2005 e ha trasmesso agli uffici competenti in materia il Piano di Gestione del Parco già nel 2003. Ma da allora le cose si sono fermate tanto che il Consiglio Regionale non ha ancora deliberato nulla in materia. Ossia quanto c’era di positivo in quel progetto di ampliamento, che dovrebbe riguardare 1500 ettari (zone di Porta San Sebastiano – Centro Storico, Campo Barbarico – Tor Fiscale – Acquedotti, Capannelle – Barbuta, Cornacchiole – Fiorano e infine Cecchignola – Colle della Strega e l’area del Divino Amore), potrebbe essere solo parzialmente realizzato pregiudicando i valori ambientali, naturalistici e storico-sociali delle zone interessate. Massimiliano di Gioia, Presidente dell’Associazione Colle della Strega, ricorda che “si tratta dell’ultima manovra ambientale possibile su Roma a tutela di aree come quella del Parco dell’Appia Antica che hanno un interesse addirittura internazionale data la rilevanza storica della Regina Viarum e dei valori naturalistici e idrogeologici che tutto il parco contiene”. Sin tanto che la proposta di legge accolta nel 2005 non verrà approvata dal Consiglio Regionale il capitolo non potrà considerarsi chiuso e in tanti hanno capito che il tempo, come si suol dire, gioca a favore di chi ha forti interessi (pur sempre leciti) a costruire nella zona. All’immobilismo della Giunta Marrazzo sul punto, fanno da riscontro le parole dell’Assessore Regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti che si dice “pronto a discutere il provvedimento di ampliamento del Parco anche domani mattina per tutelare zone di grande interesse naturalistico come il Fosso della Cecchignola, Colle della Strega e la zona di Mugilla a Marino”. A dirsi favorevole è anche il Presidente della Commissione Ambiente Claudio Bucci che ha espresso pieno favore sull’approvazione del Piano. L’importanza di un corridoio ecologico come quello del Fosso della Cecchignola e di Colle della Strega – torna a ribadire Di Gioia – sta nel fatto che verrebbero messe in comunicazione tre aree importantissime per la tutela dei valori paesaggistici e ambientali della città, ossia il Parco dell’Appia Antica e quello dell’Acqua Acetosa – Laurentino, collegato a sua volta al parco di Decima Malafede, tutti di interesse regionale, residenti all’interno del raccordo anulare di Roma”. A Colle della Strega sono state previste 72 mila metri cubi di cubature che se realizzate vanificherebbero tutto il progetto.  L’associazione Colle della Strega, per salvaguardare il perimetro del Parco, è entrata in contatto con il Ministero della Difesa ottenendo l’assenso alla proposta per l’apertura della Cecchignola al traffico civile.  Il 16 aprile scorso il Consiglio Comunale ha votato a favore di questa soluzione che allontanerebbe ulteriormente la possibilità di realizzare una strada di collegamento fra via Kobler e via Luca Gaurico che isolerebbe un’intera area naturalistica dal resto del Parco. Le associazioni dei cittadini e tutte quelle che si sono impegnate finora per  la tutela di questo importante ecosistema presenteranno un manifesto per sensibilizzare tutte le parti del mondo civile e politico per  indurre la Giunta a rispettare gli impegni presi nel 2005 facendo approvare al Consiglio la proposta di legge senza stralci, coscienti che a vincere la partita alla fine sarà uno solo.
Stefano Lippera
Urloweb.com

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