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Matrimoni Gay: ancora incertezza sulle trascrizioni

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Marino, Pecoraro e Alfano rimangono sulle loro posizioni, mentre alcune coppie minacciano di rivolgersi a Strasburgo

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IL PRIMO CITTADINO – Continua il braccio di ferro tra la Prefettura di Roma ed il Campidoglio, con i due protagonisti della vicenda, Ignazio Marino e il Prefetto Giuseppe Pecoraro, che nella giornata di ieri si sono casualmente incontrati sulla soglia di Palazzo Valentini: “Ieri ci siamo semplicemente salutati perché io entravo a Palazzo Valentini per presiedere il primo consiglio della Città Metropolitana – ha spiegato il Sindaco Marino come riportato dall’Agenzia Omniroma – I rapporti con il prefetto sono assolutamente ottimi. Certamente io ho compiuto un atto che non è ‘rivoluzionario’ ma è una trascrizione di documenti che sono stati scritti in altri paesi della Comunità europea o nel Nord America. Il Prefetto risponde a un invito del ministro dell’Interno. È chiaro – continua il Sindaco – che in tutto questo ci sono gli aspetti di tipo amministrativo e poi ci sono gli aspetti reali che sono i bambini visti sabato in Campidoglio e che ritengo debbano avere la loro vita familiare riconosciuta perché per me sono esattamente come i bambini di questa scuola”. Rimane ancora in ballo la possibilità di fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell’Uomo, strada sembra già intrapresa da almeno sei delle coppie ‘trascritte’ sabato scorso: “Come sapete, parlo solo quando conosco le carte – chiude Marino – In questo momento l’Avvocatura del Campidoglio sta studiando gli aspetti giuridici ma per me quello che conta di più come sindaco sono gli aspetti della vita della mia comunità”.

IL PREFETTO – Anche Giuseppe Pecoraro durante un convegno in Campidoglio incalzato dai cronisti è tornato a parlare della vicenda, dopo le richieste di cancellazione delle trascrizioni fatte a più riprese nei giorni scorsi. Su quale possa essere il provvedimento da prendere qualora il Sindaco non volesse cedere, Pecoraro ha dichiarato: “Questo lo verifichiamo in relazione a quello che il sindaco mi propone. Vediamo cosa mi riferisce il sindaco e io mi regolerò di conseguenza”.

IL MINISTRO ALFANO – L’autore della circolare che impedirebbe la trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero delle coppie gay, è tornato sull’argomento durante un’interrogazione alla Camera dei Deputati, sottolineando le funzioni e gli obblighi delle prefetture: “Il Prefetto ha funzioni di vigilanza sull’ordinata tenuta dei registri di stato civile. I prefetti sono stati sensibilizzati a rivolgere formale invito ai sindaci sia per il ritiro di eventuali direttive emanate in materia di trascrizione delle unioni di persone dello stesso sesso celebrate all’estero, sia a provvedere alla cancellazione delle trascrizioni qualora effettuate”.