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Mondiali nuoto. Mollicone (PdL): “Posizione FIN debole. Bando pubblico tutelerebbe l’amministrazione”

Mondiali Nuoto 3

“Nel merito di quanto sta accadendo sull’impianto di Ostia, -dichiara Mollicone- la commissione Sport ha esaminato gli incartamenti dedicando all’argomento più di una seduta alla presenza degli uffici,

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chiedendo e ottenendo ben due pareri dall’avvocatura circa la delibera 85 del 2007 approvata dalla giunta Veltroni, e in generale sull’assegnazione diretta di ben tre impianti dei mondiali alla Federazione Italiana di Nuoto.

Da questo lavoro, ripreso anche dalla commissione Garanzia e Trasparenza, è emerso con chiarezza che la delibera 85/2007 identifica la Fin come finanziatore dei  tre impianti notatori, mentre alla analisi dei fatti si è appurato che la Federazione non ha partecipato economicamente. L’interpretazione dell’Avvocatura, per quanto precisa e puntuale, non risolve l’analisi del punto 5 della delibera 85, quello nel quale viene proprio definita la Fin come finanziatrice. L’Avvocatura  non si espressa su questo elemento e non ha chiarito se fosse conditio sine qua non per l’assegnazione diretta degli impianti, rimandando paradossalmente la decisione agli uffici del Comune di Roma.
In ogni caso, dall’analisi svolta, emerge con chiarezza che la Fin non ha ottemperato al finanziamento degli impianti come previsto dalla delibera e, a parere della Commissione, questo elemento inficerebbe l’assegnazione diretta e rimetterebbe in discussione gli atti firmati, comprensibilmente per la sua tutela, dall’amministrazione, ma troppo frettolosamente dall’Ufficio Sport a cui abbiamo chiesto di certificare l’effettiva valenza del punto 5 della delibera 85, senza ottenere ancora risposta .
In particolare, esisterebbe un verbale presso l’ufficio del Commissario dei Mondiali di nuoto che confermerebbe il ruolo di finanziatore diretto e l’impegno preso dalla Fin e poi non rispettato. A gennaio, dunque, convocherò la commissione Sport,  invitando la Fin e il Commissario dei Mondiali, al fine di tutelare l’amministrazione comunale da una assegnazione che rischia di essere impugnata da altre associazioni sportive e allo scopo di verificare la possibilità di una messa al bando degli impianti”.  
È quanto dichiara il presidente della commissione Sport del Comune di Roma, Federico Mollicone.

COCHI: «Per quel che concerne i mondiali di nuoto, la questione è stata già approfondita nelle sedi competenti. Prima di firmare e sottoscrivere determinati provvedimenti sono stati coinvolti tutti i vertici amministrativi competenti in materia: il direttore dell’Ufficio sport, il Segretariato generale e l’avvocatura del Comune, che ha espresso per ben due volte il parere favorevole rispetto all’operato dell’Ufficio Sport. Inoltre vorrei sottolineare che la parte sportiva del polo natatorio di Ostia è già terminata da tempo ed io ho partecipato per ben due volte alla Commissione Sport e alla Commissione di Garanzia e Trasparenza, spiegando dettagliatamente i provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale.
Ovviamente, rimaniamo spettatori interessati innanzitutto perché proprietari dell’area sulla quale è stato realizzato l’impianto, poi per quello che riguarda l’operato del commissario straordinario e ciò che è derivato dopo lo svolgimento della competizione sportiva. L’intento del Comune, e soprattutto dell’Ufficio Sport,  è sempre stato quello di rimanere parte attiva allo scopo di fare rispettare le regole che interessano gli impianti sportivi che ricadono sotto le sue competenze».

È quanto dichiara il delegato del Sindaco allo Sport, Alessandro Cochi.