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Navigatori: vendita del palazzo a vetri e “possibile” nuova Convenzione

Si riapre la complicata vicenda urbanistica partita alla fine degli anni ‘90

PIAZZA DEI NAVIGATORI – La giunta comunale nel marzo scorso aveva iniziato a occuparsi della difficile vicenda di piazza dei Navigatori, una questione urbanistica molto complessa che dalla fine degli anni ’90 incombe sul quadrante della ex Fiera di Roma nel Municipio VIII. A ricapitolarne i punti cruciali sono gli ex Consiglieri d’opposizione in Municipio VIII, Andrea Catarci e Amedeo Ciaccheri, che parlano di una vera e propria “truffa Capitale”. L’accordo iniziale, che viene definito “già squilibrato”, arrivava alla fine degli anni ’90, con la giunta Rutelli che concesse diritti edificatori e aree comunali a una cordata di imprenditori, composta da Acqua Marcia Caltagirone, Mezzaroma e Confcommercio. Nel 2004 la Giunta Veltroni, spinta dall’Assessore Minelli ai Progetti Speciali, siglava la convenzione urbanistica. In quel momento ai 150.000 metri cubi previsti su piazza dei Navigatori si aggiungevano gli altri 34.000 metri cubi dell’albergo di via Costantino. Il tutto in cambio di opere per la collettività nel quadrante per circa 21 milioni. “Passano gli anni e il compromesso iniziale – affermano Catarci e Ciaccheri – peggiora sempre di più: prendono forma due dei tre palazzi che insistono su piazza dei Navigatori e quello su via Costantino, più o meno i 2/3 del totale privato, senza che sia realizzata una sola delle 16 opere pubbliche dovute alla collettività”.

GLI ULTIMI SVILUPPI – Nel marzo scorso la giunta capitolina, a ridosso della scadenza della convenzione, ha puntato sulla possibilità di sottoscrivere con i privati un nuovo documento entro sei mesi. “Da un lato – si leggeva nella nota diramata allora – si garantisce la realizzazione di una parte delle opere previste nel quadrante (per circa 14 milioni di euro) e, dall’altro, il pagamento in denaro della parte di opere che non saranno realizzate (i restanti 16 milioni di euro). Inoltre la delibera dà mandato agli uffici competenti di avviare il procedimento per la progettazione delle opere di urbanizzazione ineludibili per la sostenibilità urbanistica dell’intero ambito convenzionale”. Per gli esponenti dell’allora opposizione municipale questa decisione risultava essere assolutamente fuori luogo: “L’Assessore Montuori e la Giunta M5S guidata dalla Sindaca Raggi optano per il colpo di spugna – aggiungono Ciaccheri e Catarci – danno 6 mesi di tempo alla cordata imprenditoriale per rinnovare la Convenzione in scadenza, ignorando le responsabilità enormi del passato, rinunciando a procedere in danno e aprendo persino alla realizzazione del terzo palazzo, il tutto in cambio di (improbabili) opere pubbliche e soldi”.

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IL PALAZZO IN VENDITA – I tempi per la nuova Convenzione sarebbero dovuti scadere a fine settembre, ma intanto sul palazzo a vetri di piazza dei Navigatori campeggia uno striscione per la vendita. Sarebbe questa l’operazione capace di riaprire i giochi sulle altre componenti della convenzione, persino sull’ultimo palazzo ancora da edificare. Infatti, dopo il fallimento di Acqua Marcia Immobiliare Srl, cioè una parte integrante dei privati che compongono la convenzione, è un liquidatore giudiziale a occuparsi di questi beni. E nelle scorse settimane sono apparsi su alcuni giornali gli avvisi per la messa all’asta del palazzo a vetri. Una superficie di 6.800 mq per i quali sarebbe già arrivata una proposta d’acquisto del valore di circa 27 milioni, una parte consistente dei quali (sembrerebbe poco meno di 17 milioni) entrerebbe nelle casse comunali. Un processo, questo, che presenta comunque delle criticità. Se un palazzo di questo tipo, a pochi passi dalla Cristoforo Colombo, risulta estremamente appetibile, per l’acquisto restano indispensabili le autorizzazioni amministrative e i certificati di agibilità, bloccati per l’inottemperanza nella realizzazione delle opere pubbliche che erano previste. Inoltre, con la vendita si renderebbe necessaria una nuova Convenzione urbanistica con il Comune, che slegherebbe i vecchi attori privati della vicenda, lasciando così campo libero alle nuove edificazioni. “Questo significa che gli imprenditori rimasti, possono andare avanti a costruire un nuovo edificio – sottolinea Andrea Catarci – che sarà praticamente il gemello di quello ora posto in vendita. E pazienza se fino ad oggi non è stato realizzato neppure un euro delle opere pubbliche promesse”. Una situazione, questa, stigmatizzata anche dall’Associazione Italia Nostra e dai comitati dei cittadini che hanno indetto per fine settembre una conferenza stampa: “Una nuova delibera è pronta ad andare in aula, per approvare la costruzione di un terzo e più grande palazzo a piazza dei Navigatori – scrive in una nota Italia Nostra – ulteriore regalo del Piano casa regionale ai costruttori romani, da un decennio e più scandalosamente inadempienti degli obblighi dovuti, con danno erariale verso il Comune e i cittadini che hanno atteso invano la realizzazione dei servizi pubblici promessi qui e altrove”.

LE VECCHIE RICHIESTE – Nella passata consiliatura il Municipio VIII è arrivato a presentare due denunce, alla Procura e alla Corte dei Conti, firmate dall’ex Minisindaco Catarci e dall’ex Assessore all’Urbanistica Miglio. Le richieste avanzate dall’ente di prossimità, assieme ai comitati dei cittadini, riguardavano il blocco delle costruzioni private “in parte abbandonate al degrado e in parte utilizzate abusivamente dagli imprenditori, in violazione di una sentenza del Consiglio di Stato che ha vietato la commercializzazione degli edifici – spiegano Catarci e Ciaccheri – e l’azzeramento del terzo palazzo previsto e non realizzato a piazza dei Navigatori”. Inoltre è stata richiesta la risoluzione in danno della Convenzione e il risarcimento per le opere mai realizzate. Ma con questi ultimi sviluppi le proposte avanzate allora sembrano essere state del tutto superate. In contrasto alle decisioni del Campidoglio, il prossimo 20 ottobre, tornerà in campo il Consiglio popolare del Municipio VIII, l’assemblea plebiscitaria formatasi dopo lo scioglimento del parlamentino di via Benedetto Croce. L’appuntamento è previsto proprio in piazza dei Navigatori, insieme ai comitati dei cittadini, a Italia Nostra e alle altre associazioni impegnate in questa battaglia.

Leonardo Mancini