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Ottavo Colle: in mille per salvare il Parco del Tintoretto e Ortolino

Tratto da Urlo n.167 Aprile 2019

OTTAVO COLLE – Una partecipazione da “grandi occasioni” quella della manifestazione per la salvaguardia del Parco del Tintoretto di sabato 30 marzo. Una marcia che dalla parrocchia di San Vigilio ha attraversato il quartiere di Ottavo Colle portando un migliaio di persone fino all’orto urbano Ortolino su via del Tintoretto, in prossimità del punto in cui dovrebbe arrivare la nuova strada a quattro corsie contenuta nel Programma Urbanistico Vigna Murata. È contro questa infrastruttura, che porterebbe alla distruzione del Parco (con il taglio di 250 alberi) e alla realizzazione di una rotatoria all’interno degli spazi dell’orto, che i cittadini della zona stanno protestando. Con loro in marcia anche molte associazioni e comitati provenienti dai quartieri limitrofi, e dal vicino Municipio IX, assieme a consiglieri municipali e comunali di tutte le forze politiche.

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IL PROGETTO – La strada di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto, per la cui realizzazione si andrebbe a cancellare il parco, oltre a dover sbancare una collina per colmare i 15 metri di dislivello, fa parte del Programma Urbanistico Vigna Murata che prevede anche la costruzione di un centro commerciale (Esselunga), di alcuni edifici residenziali (13 e 14 piani), di un asilo e di una piccola area verde, il tutto sul terreno dove sorge il vecchio stabilimento di ceramiche Capolino. In particolare realizzare la strada a quattro corsie porta anche alla costruzione di ben tre rotatorie (due su Vigna Murata e una su Tintoretto), una delle quali inciderebbe fortemente sull’Orto Urbano Ortolino. Il 12 luglio, dopo la presentazione di oltre 1000 firme, l’Assemblea Capitolina votava una mozione che impegnava Sindaca e Giunta a cercare alternative alla viabilità. Ma alla fine dello stesso mese sono partite le indagini archeologiche e la ricerca di residuati bellici nell’area del parco. Nei mesi scorsi il progetto è stato al centro di alcune sedute di Commissione Urbanistica capitolina, ma tutte le proposte avanzate fino ad ora (quattro presentate dal Dipartimento comunale) sembrano essere state accantonate a causa del tempo necessario per una modifica del Piano Regolatore, o per la possibilità che si arrivi a un danno erariale se non si realizzasse più la strada.

UNA BATTAGLIA COMUNE – È il Consigliere capitolino di Fdi, Andrea De Priamo, a spiegare che al momento le opposizioni unite hanno protocollato una proposta di Risoluzione che chiede di rivedere la convenzione e di considerare decaduto l’interesse pubblico sulla strada. “Abbiamo messo da parte l’appartenenza politica e con il Capogruppo del Pd abbiamo redatto una Delibera – spiega De Priamo – Dalla maggioranza 5 Stelle hanno presentato invece una nuova mozione. Un documento che secondo noi non ha la forza di risolvere questa vicenda – seguita De Priamo – Quello che serve è una Delibera, uno strumento vincolante che porti a rivedere la convenzione”. Stessa richiesta avanzata fin qui dai cittadini. È infatti la stessa Associazione Ottavo Colle a ribadirlo: “La salvaguardia dell’ambiente non ha bandiere – affermano – Noi chiediamo una delibera che permetta di salvaguardare il Parco e Ortolino. Speriamo che dopo questa mozione seguano i fatti, con la convergenza anche sul documento presentato dalle opposizioni”. La mozione del M5S, votata positivamente il 2 aprile, prevede la revisione della viabilità prevista dal Prg nel Parco dell’Appia, con lo stralcio quindi del vecchio progetto di sottopasso; assieme alla possibilità di prevedere un prolungamento della futura linea D della metro fino a questo quadrante. In Aula il Consigliere del M5S Pietro Calabrese ha spiegato come attraverso la modifica di questo asse viario previsto nel Prg si possa incidere sull’interesse pubblico relativo alla strada a 4 corsie osteggiata dai cittadini, arrivando quindi alla modifica della convenzione. “Il contenuto della mozione è condivisibile – ha spiegato il Consigliere Pd, Pelonzi – ma chiediamo che anche la nostra Delibera abbia un voto unanime. Speriamo in un percorso condiviso, ma se le soluzioni che verranno trovate non saranno accettabili allora esso si dividerà”. Sulla vicenda potrebbe presto venire convocato anche un Consiglio comunale tematico, così come affermato dal Capogruppo della Lega Maurizio Politi: “Presenteremo la richiesta al più presto – afferma – anche in quella sede sarà centrale la presenza dei cittadini, così da bloccare questo scempio che non serve al quartiere”. La posizione di FI richiama alla prudenza e allo studio di tutte le alternative ancora possibili: “In questo momento è essenziale il confronto con la maggioranza in Comune e con gli uffici che hanno in mano le pratiche di questo progetto. Questo – spiega il Consigliere Foglio – per evitare di dare false speranze ai residenti. La manifestazione ha messo in moto tantissima energia, chiediamo solo che nessuno la utilizzi a mero fine propagandistico, giocando con le richieste dei cittadini”. Sempre dal Municipio VIII il M5S fa sapere di essere vicino alla posizione dei cittadini, pur attaccando l’amministrazione municipale: “Abbiamo votato due atti in Municipio – spiega il Consigliere Enrico Lupardini – ma bisogna tenere conto che alcuni diritti dei costruttori sono ormai acquisiti e difficilmente si potrà tornare indietro. Noi non vogliamo maggiore consumo di suolo – spiega il Capogruppo pentastellato – al contrario della sinistra che governa il Municipio e che dal 2004 ad oggi ha avallato questo progetto”.

PRONTI A TORNARE IN STRADA – Nelle prossime settimane se non si avranno notizie dal Campidoglio i residenti, le associazioni e i comitati sono pronti a scendere nuovamente in strada. “Non possiamo che essere al fianco dei cittadini in questa vicenda – ha fatto sapere il Consigliere Pd e Presidente della Commissione Urbanistica, Luca Gasperini – La distruzione dell’area verde del quartiere e dell’orto urbano non può passare inosservata. Se una modifica al progetto può essere fatta si deve lavorare tutti uniti per raggiungerla. In gioco c’è la tranquillità dei cittadini e le loro legittime aspettative. Il Comune voti una Delibera al fine di salvaguardare il Parco e Ortolino”. L’appuntamento non sarebbe tra le strade del quartiere, ma l’intento è quello di portare la protesta direttamente in Campidoglio. “Conosciamo il valore di questi luoghi, e quanto il buon senso stia venendo meno davanti alla minaccia di ferire il territorio e di mettere in crisi una comunità – ha sottolineato il Minisindaco del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri – L’obiettivo è quello di riuscire a portare la voce di questa protesta direttamente sotto il Campidoglio, sotto l’ufficio della Sindaca che deve mettere mano al progetto e salvare il Parco del Tintoretto e Ortolino”.

Leonardo Mancini