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Ottavo Colle: il tavolo tecnico non salvaguarda il Parco del Tintoretto

Non soddisfano i risultati del tavolo, che bocciano qualsiasi ipotesi di stralcio della strada di collegamento tra Vigna Murata e Tintoretto, mettendo a rischio il Parco e l'orto urbano Ortolino

SI GUARDA AD UNA SOLUZIONE POLITICA

“La soluzione da ricercare ormai è politica, non più amministrativa”, è così che il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri, ha esordito nella commissione municipale Urbanistica convocata quest’oggi sulla costruzione di una strada che rischia di distruggere il Parco del Tintoretto. L’area verde è situata nel quartiere di Ottavo Colle e potrebbe essere presto attraversata da un’arteria che distruggerebbe per sempre il parco e il vicino orto urbano Ortolino. Questa infrastruttura, datata e inserita nel Piano Regolatore come parte dell’asse che da via Kobler sarebbe arrivata fino ad un tunnel sotto il Parco dell’Appia (opera via via abbandonata, ma della quale restano in piedi questa porzione e la tangenziale di via Kobler), collegherebbe via di Vigna Murata con viale del Tintoretto. I motivi che imporrebbero la sua costruzione sarebbero di natura trasportistica, a fronte della realizzazione (legata da una Convenzione Urbanistica firmata nel 2017) di un Supermercato Esselunga e di una porzione residenziale lungo via di Vigna Murata, oltre che alle altre edificazioni realizzate e previste nell’intero quadrante, da Cecchignola fino all’I-60.

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GLI ATTI IN COMUNE E MUNICIPIO VIII

Dalla scorsa estate, quanto state recintate le aree interessate, la mobilitazione dei cittadini non si è mai fermata, portando addirittura in piazza un folto corteo che ha attraversato le vie del quartiere. La speranza per una soluzione che salvaguardasse il verde era arrivata sia con l’approvazione in Municipio VIII di due atti (volti proprio a raggiungere questo scopo) che con la convergenza di tutte le forze politiche verso una soluzione che non impattasse sull’ambiente. Il Consiglio Comunale ha votato una mozione del M5s (un atto di indirizzo politico non vincolante per l’amministrazione), mentre si è in attesa della discussione di una Delibera presentata da Pd e Fdi (atto di natura politica e vincolate), che sarebbe stata inserita nel prossimo ordine del Giorno in Assemblea Capitolina. Dopo una serie di incontri e sedute delle commissioni capitoline Urbanistica e Mobilità, si è dato il via ad un tavolo tecnico che, nelle speranze dei cittadini e dell’ente di prossimità, avrebbe finalmente messo la parola fine a questa devastazione ambientale modificando il progetto e la Convenzione.

NESSUNA SOLUZIONE DAL TAVOLO TECNICO

Purtroppo queste speranze si sono infrante sui termini secondo i quali il tavolo era stato convocato. I tecnici presenti infatti, seguendo alla lettera le disposizioni del Campidoglio, hanno verificato le alternative progettuali proposte (tutte legate alla costruzione perlomeno di una strada a due corsie) tralasciando la progettazione di una alternativa senza infrastruttura stradale, allontanata definitivamente per motivi legati ai flussi di traffico. “Dei risultati che non ci soddisfano affatto – ha commentato il presidente della commissione, il consigliere Pd, Luca Gasperini – la nostra posizione è sempre la stessa e guarda alla salvaguardia totale del Parco e dell’orto urbano, stralciando la costruzione della strada”. “Quello che si tralascia – ha poi proseguito il minisindaco Ciaccheri – è che questa arteria è considerata da tutti inutile, soprattutto perchè non fa più parte di un asse, che via via sta per essere completamente stralciato”.

LE POSIZIONI IN MUNICIPIO VIII

Una reminiscenza del passato, una strada che poteva avere un senso quando è stata pensata e inserita nel Prg, ma che ora minerebbe solo la stabilità del quadrante. Tanto che la consigliera del Pd, Antonella Melito ha rilevato nella vicenda una “chiara responsabilità politica del M5s capitolino di non voler rimettere mano alla convenzione – seguita la presidente del Consiglio Municipale – ci vuole volontà politica e coraggio per stare dalla parte delle richieste dei residenti cosa che è mancata a chi amministra la città”. Responsabilità respinta completamente dal M5s locale, con il capogruppo, Enrico Lupardini che ha sottolineato come la posizione del suo gruppo resta di netta contrarietà alla strada, “come ribadito anche nella votazione degli atti varati dal Municipio”. Naturalmente non sono mancate le critiche, è il centrodestra con il consigliere Simone Foglio ad attaccare la gestione della vicenda da parte della maggioranza municipale: “Ancora una volta sulle vicende urbanistiche non ci si discosta dalla propaganda fatta sulla pelle dei cittadini – ha commentato a margine dell’incontro – Basta ingannare i residenti in incontri che hanno il sapore di conferenze stampa più che di sedute di commissione. Il potere del Municipio in questo caso è limitato, e le soluzioni vanno cercate nella volontà politica dell’amministrazione capitolina. Il problema è che oggi come ieri nessuno sembra volersi prendere la responsabilità di una decisione”. Da Fdi, con il consigliere Maurizio Buonincontro, le critiche vanno alla possibilità che i consiglieri dem presentino una interrogazione alla Sindaca Raggi: “Questo tipo di azioni non servono a risolvere la vicenda. Quello che bisogna fare invece è porre attenzione all’iter della Delibera proposta da Fdi e dal Pd, che va accelerato, senza abusare della buona fede dei cittadini”.

I PROSSIMI PASSI IN ATTESA DELLA DELIBERA

Per la Lega è invece Franco Federici ad aver proposto la mobilitazione dei residenti con una nuova manifestazione. Una necessità richiamata anche dal Presidente Ciaccheri e che i cittadini, nonostante i mesi estivi, sembrano aver accolto. È infatti probabile che già nelle prossime settimane si tornerà a manifestare, mentre una nuova assemblea pubblica è prevista per i primi giorni di settembre. L’attesa resta comunque alta per la discussione in aula della Delibera per la salvaguardia del Parco presentata dalle forze di opposizione. L’atto è stato inserito nell’ordine del giorno n.41 (legato alle prossime sedute in Aula Giulio Cesare fissate per i giorni 26, 29, 30 e 31 luglio) ma deve ancora passare in commissione Urbanistica per un parere, mentre la discussione in Aula potrebbe slittare addirittura a settembre. Dal lato opposto a far stringere i tempi sembra essere la volontà dei privati di far partire gli interventi. Al momento la Esselunga sta verificando i requisiti dei vincitori dell’appalto e dopo questi passaggi potrebbe far partire i cantieri. Anche perchè il PAU e il Dipartimento Commercio avrebbero bloccato temporaneamente le autorizzazioni commerciali, in attesa proprio della realizzazione delle opere collegate all’intervento. La realizzazione della strada quindi, senza l’intervento politico, potrebbe essere il passaggio obbligato per i privati per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie: il proverbiale ‘gatto che si morde la coda’.

Leonardo Mancini