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Piazza della Radio: partiti gli scavi archeologici per il Pup

Lavori previsti fino al 22 settembre. Dopo le proteste dei cittadini per l'assenza di informazioni, finalmente arriva la convocazione in Campidoglio. Intanto le opposizioni ricordano la mozione contraria al progetto votata all'unanimità in Municipio XI

PARTITI GLI SCAVI IN PIAZZA DELLA RADIO

Sono partiti il 22 luglio e dovrebbero terminare il 22 settembre i lavori di indagine archeologia su Piazza della Radio, necessari alla futura realizzazione di un PUP sotterraneo. I numeri del progetto, che per il momento ancora non prevede il futuro assetto della piazza, contano la realizzazione di 179 box auto privati e di 277 posti a rotazione, su di un parcheggio interrato di tre piani (come da delibera approvata nel 2013 dall’Amministrazione Alemanno). Un intervento che ha immediatamente scosso i cittadini e gli esponenti politici locali in un Municipio (l’undicesimo) al momento gestito direttamente dal Campidoglio con l’intermediazione di un Delegato: lo stesso ex minisindaco 5 Stelle Mario Torelli.

NESSUNA RISPOSTA AI CITTADINI

La preoccupazione dei cittadini della zona, come ben riportato dal Comitato di Quartiere Marconi, riguarda l’avvio di questi interventi in un’area particolarmente popolosa e che (probabilmente) nei prossimi mesi sarà interessata anche dai cantieri per la realizzazione della nuova corsia preferenziale. C’è timore per alcune decine di parcheggi, che la momento sono stati persi, ma soprattutto per il ‘metodo’ con cui gli scavi archeologici sono partiti: “Nel silenzio dell’amministrazione, che da noi interpellata non ha fornito nessuna risposta – ci ha spiegato il Presidente del CdQ Enrico Pasini – Nel febbraio scorso il Municipio XI ha votato all’unanimità una mozione di contrarietà a questo progetto, così a marzo abbiamo chiesto un incontro all’assessorato alla Mobilità. Ci è stato concesso un appuntamento per maggio che prima viene spostato e poi cancellato – seguita Pasini – solo ora, a lavori iniziati, siamo stati convocati per il 5 settembre”. I cittadini hanno lamentato una mancanza di informazioni, quindi di trasparenza, su una vicenda che potenzialmente rischia di scatenare un putiferio sul quadrante. “Soprattutto – seguitano dal CdQ – se farà il paio con la realizzazione della corsia preferenziale e con l’eliminazione dei posti auto nello square centrale”, che pur essendo irregolari risultano essenziali nel congestionatissimo viale Marconi.

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LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE

Critiche su più fronti arrivano dagli ex consiglieri municipali. “Saltata del tutto l’intermediazione con il Municipio XI, che peraltro aveva già espresso in Aula di Consiglio a maggioranza la propria contrarietà – affermano Federico Rocca, Valerio Garipoli e Marco Palma di Fdi insieme a Piergiorgio Benvenuti di EcoItaliaSolidale – Ribadiamo tutte le nostre perplessità per un’opera che potrebbe non risolvere i problemi di parcheggio nella zona. Siamo in attesa dei riscontri da parte della Sovrintendenza e, nel frattempo, chiediamo la convocazione di una Commissione Mobilità Roma Capitale per verificare tutte le condizioni contrattuali ed assicurative a salvaguardia delle abitazioni circostanti”. Dalla Lega sono gli esponenti locali Daniele Catalano e Flavia Cerquoni a parlare del progetto e delle posizioni assunte nel tempo dal M5s: “Il Pup secondo la logica dei grillini avrà un effetto placebo sulla perdita di posti auto in seguito alla sciagurata realizzazione della finta preferenziale su Via Guglielmo Marconi -seguitano – Il M5s aveva sempre predicato contro la realizzazione di opere dannose come queste. Alcuni degli ex consiglieri scesero in piazza contro il progetto dell’allora pup a Via Fermi, ma oggi – aggiungono – devono tacere davanti all’arroganza di qualche “consiglieruccio” comunale che non conoscendo il territorio e le peculiarità detta legge dal Campidoglio”.

LA RICHIESTA DI TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Naturalmente i cittadini chiederanno una maggiore partecipazione, soprattutto nel delineare il progetto per la piazza. Sembra infatti che nelle intenzioni del Campidoglio ci sia la volontà di avviare un processo partecipativo (forse sulla falsa riga di quanto proposto per la preferenziale) mentre già si procede alla realizzazione del PUP. Il tutto nonostante il diniego messo nero su bianco dall’allora penta-stellato Municipio XI.

Leonardo Mancini